sabato 12 febbraio 2011

Fermatelo !!! Petrotto conferisce a Berlusconi il Primo Premio Leonardo Sciascia PER UNA GIUSTIZIA GIUSTA. Una ciofeca

Il paese cade sempre più in basso: fermatelo! Petrotto scrive una lettera al grande traditore Scilipoti per sottoporre all'attenzione di Silvio Berlusconi l'idea di istituire un Premio in Memoria di Leonardo Sciascia. Nell'ultimo periodo della lettera l'idea si concretizza e viene conferito il Primo Premio Leonardo Sciascia PER UNA GIUSTIZIA GIUSTA a Silvio Berlusconi.
Sapevamo delle somiglianze tra Petrotto e Berlusconi per le diverse vicende giudiziarie in cui sono coinvolti, per le condanne ricevute, per i fatti legati alla cocaina ma oggi scopriamo il Petrusconismo. Non sappiamo che ruolo ha in questo premio l'assessore alla cultura Calogero Morgante del PD, sicuramente il tutto nasce nelle stanze berlusconane presenti nel palazzo municipale. Non sappiamo cosa pensa di questo premio Fabrizio Catalano nipote di Sciascia direttore artistico del teatro "Regina Margherita", cosa pensa la Fondazione Sciascia, Antonio Di Grado, Aldo Scimè, le figlie di Sciascia, cosa pensa lo stesso Berlusconi. Racalmuto sta mostrando con questo sindaco e con questa maggioranza che continua a sostenerlo il peggio del peggio: una schifezza. Fate una pausa, state un po' di più con le vostre famiglie e lasciate in pace il paese.
Segue la lettera (CIOFECA) di Petrotto
Caro Onorevole Domenico Scilipoti,


considerati i nostri trascorsi, le vicissitudini, le passioni e gli entusiasmi che hanno da sempre caratterizzato il nostro impegno politico, mi permetto di sottoporre alla Sua Attenzione ed a quella del Nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, l’Idea di istituire un Premio in memoria di uno dei più Grandi Intellettuali del Novecento, il mio Illustre Concittadino Leonardo Sciascia.
Il sottoscritto, come Lei ben sa, da quasi tredici anni è sindaco di Racalmuto, paese che ha dato i natali al Grande Polemista Civile e Strenuo Assertore del più Nobile Garantismo Giudiziario, lo scrittore Leonardo Sciascia.
Rievocare Sciascia significa volgere lo sguardo alle sue battaglie garantiste, condotte con i Radicali di Pannella, quando sollevò, anche da Parlamentare Nazionale ed Europeo, il famoso Caso Tortora.
Ma vuol dire anche scandagliare le sue forme artistico-letterarie geniali, in opere quali IL CONSIGLIO D’EGITTO, IL CONTESTO o UNA STORIA SEMPLICE, quando, diffusamente, condannava, da Intellettuale Scomodo qual’era, ogni forma di dogmatismo o fanatismo ideologico, esatta conseguenza di micidiali imposture, vere trappole della Civiltà Giuridica.
Sono tra l’altro Presidente della Fondazione dedicata a Sciascia ed allocata in una prestigiosa sede, visitata, nel 2009, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dal Ministro della Giustizia, il NostroConterraneo, On. Angelino Alfano, in occasione del Ventesimo Anniversario della morte dello Scrittore di Racalmuto.
Una lunga serie di eventi, coincidenze, avvenimenti politici e culturali, mi hanno fatto seriamente meditare, sulla lunghissima Battaglia per la Libertà, condotta dal Nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, in un paese come l’Italia che, senza la sua, quasi Ventennale Resistenza, contro ogni forma di potere cieco ed inquisitorio, sarebbe rimasto preda dei furori giustizialisti di personaggi che ben conosciamo.
In nome degli Ideali e dei Valori espressi dalla nostra millenaria scienza giuridica, a partire dalla codificazione del Diritto Romano, l’Italia, considerata da sempre la Culla del Diritto, quello vero ed autentico, non può ripiombare nel bel mezzo di quell’Oscurantismo, risalente ai tempi della secentesca Storia della Colonna Infame, di Manzoniana Memoria, periodo buio della nostra storia, più volte ricordato da Leonardo Sciascia, anche quando scrisse il suo MORTE DELL’INQUISITORE.
I richiami storici non mancano.
Possiamo esordire con DEI DELITTI E DELLE PENE di Cesare Beccaria per passare all’intera Opera Manzoniana che in Leonardo Sciascia diventa un ineludibile riferimento riguardante i giusti rapporti tra l’Uomo, il Cittadino e la Sana e Giusta Amministrazione della Giustizia, per onorare , appunto, quella che, lo ribadiamo, per lo scrittore di Racalmuto era ed è la cosiddetta GIUSTIZIA GIUSTA.
Ecco spiegate, caro Onorevole Scilipoti, alcune delle Ragioni che mi hanno indotto ad istituire un premio in onore di Leonardo Sciascia, per continuare a rendere viva la Figura, anche a Futura Memoria, di Chi avrebbe, dal mio punto di vista, da Uomo Libero e Controcorrente, apprezzato il suo gesto di responsabilità verso l’Italia, in un momento molto delicato.
Cosicché Lei assieme al cosiddetto Gruppo Politico e Parlamentare dei cosiddetti Responsabili ed ovviamente il Presidente del Consiglio dei Ministri, credo che abbiate salvato, con buona pace della solita orda di giustizialisti, non tanto e non solo un Governo, ma un Uomo che ha combattuto per difendere tutte quante le nostre libertà, di cittadini, di una Nazione che non merita assolutamente le barbariche derive inquisitorie e golpiste, proprie dei regimi dittatoriali.
All’On. Silvio Berlusconi, pertanto , nella doppia veste di sindaco del paese di Leonardo Sciascia e di Presidente della Fondazione a Lui dedicata, vorrei con immenso piacere conferire il Primo Premio Leonardo Sciascia PER UNA GIUSTIZIA GIUSTA.


Salvatore Petrotto
Sindaco di Racalmuto – Presidente della Fondazione Leonardo Sciascia

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