lunedì 8 agosto 2011

Le soddisfazioni del coordinatore dell'API dopo l'ingresso dei tre consiglieri comunali: Pagliaro, Adile, Scibetta

Giuseppe Guagliano, coordinatore cittadino API (Alleanza per l'Italia)

Un anno e mezzo è un tempo quasi biblico per il divenire della politica Racalmutese, in continua e confusa evoluzione.
Era il gennaio del 2010 quando i componenti del Comitato F. Diego la Matina e il sottoscritto in qualità di presidente abbiamo deciso di aderire all’API di Rutelli e Tabacci, di Mario Bonomo,
Egidio Ortisi e Totò Sanzeri.
La posizione politica di alternativa ad un bipolarismo non del tutto funzionale rappresenta un importante segnale di discontinuità, unitamente alla richiesta di modifica della legge elettorale che chiuda la fase dei Parlamentari nominati dal padrone, che noi abbiamo subito condiviso.

A Racalmuto l’API ha assunto da subito una linea di opposizione all’Amministrazione in carica.
Spesso abbiamo criticato l’atteggiamento svogliato e confusionario dei Consiglieri Comunali.
Tuttavia abbiamo sempre sollecitato l’apertura di un ragionamento per superare le difficoltà politiche e amministrative di questo anomalo periodo storico.
Le dimissioni del Sindaco potevano e possono rappresentare la fine di una stagione politica ormai priva di energia propulsiva, e allo stesso tempo l’inizio di una nuova esperienza, foriera di un clima sociale e politico più costruttivo, portatore di nuovo entusiasmo.
E’ questo il motivo per cui l’Api ha ufficialmente chiesto le dimissioni all’intero Consiglio Comunale e in subordine quelle del Presidente e del suo Vice.
Ci sembrava e ci sembra necessario che il Consiglio potesse procedere, quanto meno, all’elezione di due nuove figure rappresentative dell’intero organo.
Prendiamo atto,e rispettiamo pur non condividendo, che la volontà unanime dei Consiglieri è quella di non fare passi indietro.
Continuiamo a ritenere che, la loro permanenza e subordinata alla capacità di recuperare il ruolo e la fiducia con i cittadini ri – legittimando l’organo che rappresentano.
L’annunciato passaggio nell’Api dei consiglieri comunali Sergio Pagliaro, Mara Adile e Giovanni Scibetta viene salutato dal gruppo di Racalmuto con molto favore e soddisfazione.
Questo significa che la linea intrapresa dall’API di Racalmuto ,dalla sua costituzione, trova il consenso dei tre consiglieri e dei gruppi che essi rappresentano.
Colgo l’occasione per invitare quanti condividono le nostre posizioni ad aderire al Partito ribadendo ancora una volta che la politica ha un senso solo nella misura in cui riesce ad aggregare persone con o senza le cariche, ed a esprimere proposte di ampio respiro.
E’ importante che nei prossimi giorni il Partito possa sedersi attorno ad un tavolo e sintetizzare, alla luce delle nuove adesioni, una linea comune di proposta politica, e amministrativa all’interno del Consiglio Comunale.
I consigli Pagliaro, Adile e Scibetta hanno dimostrato una buona sensibilità e maturità politica;
per tanto siamo sicuri che si instaurerà un proficuo rapporto di collaborazione da subito.

07/08/2011
Il Coordinatore Cittadino di Alleanza per l’Italia
(Giuseppe Guagliano)

4 commenti:

  1. CITTADINO SICURO CHE NON LO PUBBLICHIlunedì, 08 agosto, 2011

    Vergognia e sdegno provo alle dichiarazioni di Guagliano.Fino a pochi giorni fa si batteva e si contorceva x fare si che il consiglio si dimettesse,ora invece e cambiato tutto, dopo l'adesione all'API dei consiglieri citati sopra.Giustamente ora si chiedono solole dimissioni del presidente e del vice presidente,bravo tu si che sai fare politica ,cambi idea sulle stesse persone in un modo fulminio,a si passando all'API ora tu hai tra virgolette 3 consiglieri,(SECUNNU TIA ,IU DICU CA TI FANNU LI SCARPI),Guaglia t'immagini se il presidente e il suo vice aderiscono al tuopartito,
    proporrai sempre le dimissioni,o farai cadere tutto nel dimenticatoio come hai fatto con i tuoi consiglieri.Questi siete tu e tutti i politici ,remate contro a chi non sta con voi ,no a chi amministra male.L'ultima cosa vorrei sapere ,ma ora SERGIO SCIME',andrà in collisione con te ,o farà marcia indietro sul fatto delle dimissioni del consiglio comunale?Giustamente con delle bellisssime frasi da oratori girerete l'ostacolo e saprete dare delle spiegazioni ,ma la sostanza è ,è rimane la stessa .VERGOGNA.

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  2. un Amico di Regalpetra liberalunedì, 08 agosto, 2011

    Caro Guagliano, senza giri di parole inutili.
    Tu che "vivi" in piazza,parli e ascolti, gli umori e le dicerie dei Racalmutesi,sia di politici che,gente comune, che ne pensi dei tre consiglieri? (come politici, non altro)
    "Voce di popolo voce di Dio"
    Per cortesia,devi essere sincero al massimo, visto che ho molta stima di te e della tua intelligenza.

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  3. Si tratta di corruzione politica.

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  4. Giuseppa Guaglianosabato, 13 agosto, 2011

    Ribadisco ancora una volta di non voler fare polemica.
    Il CITTADINO SICURO.... considerato il tono e l'anonimato non meriterebbe alcuna risposta.
    Tuttavia ritengo di essere migliore di lui rispondendogli pacatamente.
    Intanto lo invito a rileggere la nota di cui parla e tentare di comprenderne il senso.
    Non si capisce di cosa dovrei vergognarmi.
    Nella mia esperienza politica pur di rimanere coerente alle mie idee ho rinunciato alla carica di assessore e relativa indennità.
    Dopo aver vinto le ultime elezioni elegendo nelle mie liste ben 5 consiglieri, sempre per coerenza con le mie idee ho preso le distanze dai vincenti e sono passato all'opposizione.
    Vi posso garantire che avrei potuto farmi i fatti miei alla grande visto il rapporto col Sindaco.
    La differenza tra me e certa gente sta nel fatto che io ho vinto le elezioni per ben due volte e per coerenza ho deciso di passare all'opposizione (per d'avvero)
    altri le hanno perse e vendendo la dignità sono passati con chi le ha vinte.Una bella differenza.
    All'amico di Regalpetra voglio ribadire il mio giudizio negativo sul Consiglio e sulla maggioranza dei consiglieri.
    Resto sempre dell'idea che la scelta giusta sono le dimissioni.
    L'Api non ha padroni ognuno è libero di aderire condividendone la linea politica.
    Ad ognuno però si chiede chiarezza davanti alla gente.
    Mi sembra che i tre consiglieri la debbano ancora fare. (se lo vogliono)

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