sabato 6 agosto 2011

Il consiglio comunale di Racalmuto non ragiona più

Il consiglio comunale di Racalmuto non ragiona più. Milioto, presidente del consiglio dice in modo chiaro che lui e il suo gruppo si dimetteranno dalla funzione di consigliere dopo l'approvazione del bilancio. Il consigliere Scibetta capogruppo "udeur-socialisti" "congela" le dimissioni. Proprio ieri la notizia che il gruppo "socialisti-udeur" si spacca. Scibetta e Mara Adile, del gruppo dove faceva parte anche Milioto, aderiscono all'API. Anche Sergio Pagliaro fa la scelta di aderire all'API abbandonando l'UDC.
Nel prossimo consiglio del 9 agosto assisteremo alla formazione del gruppo API con tre consiglieri.  L'UDC ha perso nel corso di questa legislatura i due consiglieri eletti: Giuseppe Licata e Sergio Pagliaro. La politica dei tradimenti e del cambio di casacca non ha colore politico. Ad attendere i tre consiglieri dell'API, Giuseppe Guagliano fondatore del partito di Rutelli a Racalmuto. In vista altri movimenti di consiglieri comunali.

12 commenti:

  1. caro sergio hai dementicato che anche tu hai tradito cambiando casacca ????? alle ultime amministrative nn eri condidato nelle liste di forza italia o sbaglio !!! anche se l'elettorato di ha bocciato e nn sei pututo approdare al consiglio comunale cio' nn significa che tu sei autorizzato a cambiare colore passando nell' UDC di Firetto , Buongiono e il coordinatore (provvisorio) Mule'....forse per te e lecito cambiare casacca visto che nn sei consigliere comunale....o forse ti sei ravveduto..... pensando che nell' UDC avresti trovato piu' spazio x la tua cantidatura a Sindaco ????? E no caro Sergio lascia che sia la gente a giudicare...cosi' facendo nn porti certo acqua al tuo mulino..prova a parlare di programmi x il futuro di Racalmuto..nn sto offendendo nessuno quindi nn ci sono motivi x nn pubblicare questo commento......

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  2. Un amico di Regalpetra liberasabato, 06 agosto, 2011

    La colpa di tutto questo bord.....
    è dei seguenti personaggi, che a loro dire si sentono dei lider:
    Milioto,Bongiorno,Gueli e Guagliano.
    Infatti dicono bene i vecchi detti:
    " quando il gatto manca, i sorci ballano, oppure l'occhio del padrone ingrassa il cavallo".
    Sergio,traducili tu in siciliano, purtroppo io non sono bravo!

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  3. Caro anonimo sai pur leggere e di come parli sei molto afferrato alla politica ripeto "il cambio di casacca non ha colore politico". IO non ho mai nascosto la mia attività politica, assolutamente, mi meravigliano molto quelli che cercano ogni giorno di fare la morale ad altri e poi si ritrovano con il culo per terra. Ricordate l'apisodio di Michelangelio Pitruzzella segretario del PD che criticava l'opertato del ex sindaco ma poi ce lo ritroviamo assessore adesso Sergio Pagliaro che ha rappresentato sino a ieri il partito dell'UDC adesso di punto e bianco passa nell'API partito molto in sintonia con l'UDC, sappaimo tutti che Rutelli e Casini lavorano insieme a Fini e Lombardo per un progetto comune di Terzo Polo. Riguardo la mia aspirazione a candidarmi a sindaco credo che sia legittimo, ne parleremo al momento opportuno all'interno del partito e con i gruppi politici. In questa fase della politica racalmutese bisogna credere che il cambiamento è possibile ma ognuno deve mettere la sua parte di buon senso. Io sono molto ottimista.

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  4. Solo gli imbecilli non cambiano idea.
    Sciascia diceva che nella vita ha contradetto e si è contradetto ovvero è stato vivo in mezzo a tante anime morte.
    Ognuno è libero di andare dove vuole, ci mancherebbe!
    Quello che manca è il rispetto nei confronti degli elettori e della propria onestà intellettuale.
    Se si è eletti con i voti di tanti candidati condividendo un impegno se si cambia idea ci si dimette e si può andare dove si crede.
    La verità è che il transfugo fa commercio della propria carica alle spalle dei "fessi" che hanno fatto la lista.
    Del progetto politico o degli ideali a costoro non gliene frega niente.
    Troppo spesso dietro il cambiamento di casacca del consigliere c'è un baratto.
    Un trasferimento all'inps o in altro ufficio, un posto di lavoro piuttosto che un incarico.
    Sergio Scimè non mi sembra che abbia di questi impedimenti.
    Ha scelto di andare via da un partito (il pdl) che non riesce a darsi un'identità credibile, forse perchè credibili non sono gli stessi componenti; per aderire ad un'altro (l'udc) che un'identità sta cercando seriamente di darsela (Firetto Docet). Prof. Scimè vai avanti è sicuramente la strada giusta.

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  5. Giuseppe Guaglianosabato, 06 agosto, 2011

    Ringrazio l'anonimo per avermi posto alla pari di politici importanti quali Milioto,Gueli,Bongiorno.
    Ma è un posizionamento che non posso accettare.
    Non per demeriti di questi, ma per i miei.
    Un accostamento generoso con persone che anno condizionato la vita di questo paese per tanti decenni e che aspirano a continuare a fare.
    Poi non ho capito chi è il gatto?
    Di certo io non mi sento un topo che balla.
    Comungue come si diceva in precedenza alla fine sarà il popolo a decidere.

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  6. sergio scime e andato via dal pdl perche chi lo rappresenta oggi hanno gia dei contrasti interni , i consiglieri vicini al pdl sono ed erano picone ,falco , mattina , corrente fontana,collura corrente alfano sberna milioto corrente cimino, con tutte queste correnti qualcuno rischia di prendere un raffreddore e Sergio lo ha capito giusto in tempo per uscirsene e fare almeno lui bella figura, perche ad oggi chi e nel pdl o nel pd si e fatto e continua a fare i propri interessi.........

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  7. sergio ha il fiuto politico: vedi che naso !!! affettuosissimamente ;-)

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  8. tinturia spunnatadomenica, 07 agosto, 2011

    caro guagliano questi ti faranno fuori dall'API, adesso è l'api di gueli e di bongiorno. Fin quando sostieni la candidatura di scimè nessuno ti risparmia nulla, se sei con petrotto ti tirano le pietre, se sei con scime ti tirano le pietre, se sei con sardo lo scrittore ti tirano le pietre, se sei con giglia ti tirano le pietre, se sei soolo ti tirano le pietre: non hai scelta o ti mangi sta minestra o ti ietti di la finestra. i politici vecchi hanno il senso della famiglia, lasciano l'eredità ai figli anche politica figli d'arte, speriamo che i figli su chiu bravi di li patri. tu guaglia si campagnuolo e la tua eredità è quella la trebbia, la politica è di gueli, milioto bongiorno, mulè e vecchia compagnia. miegliu li tinti pruvati ca lu buonu a pruvari. si parli chiu piccareddra ti lassanu la pro locu a lu macellu tanto a la funtanu nuddru ci voli stari. Iddri stannu in zona residenziali.

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  9. Caro tinturia ,non sono daccordo con te ,solo xchè Peppe Guagliano era un VIDDANO non può fare politica.Il problema e un'altro in verità,che la vecchia classe politica ha perso fiducia del suo elettorato,e quindi oggi chiunque può essere un politico,come (INGILINU SE! E IDDU NO)almeno PEPPE parla l'ITALIANO ,e può interloquire.FORZA PEPPI FACCI ABBIDIRI CA SI PO LASSARI LU MATACUNI ,E ACCHIANARI A LU PUTIRI.

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  10. ma spiegatemi un po in questo paese esiste solo Guagliano? ma tutti gli altri che fine hanno fatto? Alfredo Mattina, Renato Volpe, Giovanni Barravecchia, Lillo Bongiorno, Giuseppe Licata, Vincenzo Milioto, Lillo Sardo, Federico Martorana, l'ex sen. Lauricella. Questi hanno responsabiltà politiche vere, sono al governo ma si nascondono. Alcuni di loro riempiono di promesse un intero paese promettendo ai giovani un lavoro ma alla fine pensano ai loro figli o a loro stessi.

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  11. Giuseppe Guaglianolunedì, 08 agosto, 2011

    Senza voler fare nessuna polemica voglio dire ai miei tanti detrattori e ai pochi estimatori? che tutti proveniamo dalla terra.
    Ho deciso di lavorarci e viverci, consapevole delle difficoltà che questo avrebbe comportato, rinunciando alla comoda poltrona dietro una scrivania come invece tanti altri hanno preferito fare.
    Ci sarebbe tanto da dire su questo argomento, ma non mi sembra il caso.
    Ma vi posso garantire che la cultura e l'apertura mentale sono strettamente soggettivi.
    Si può essere onesti, tolleranti e propositivi facendo "lu viddranu", come stando seduti in poltrona e viceversa naturalmente.
    Forse la natura con l'alternarsi delle stagioni, e l'esperienza, incredibile, di raccogliere direttamente il frutto del proprio lavoro contribuiscono a renderci più sensibili.
    Le persone vanno valutate per quello che sono.
    E ognuno di noi è quello che è stato, che ha prodotto, che ha detto o che non ha avuto il coraggio di dire o fare.
    Io, pur riconoscendo di aver fatto tanti errori nella vita, non mi sono mai nascosto.
    Poi ci sono quelli con il vestito, la cravatta,la puzza sotto il naso e la presunzione di sapere tutto di tutti.
    E sono proprio questi che hanno rovinato Racalmuto.
    Ho sempre detto e ribadisco di non aver mai avuto nessun timore reverenziale verso nessuno, e sono sempre disponibile al ragionamento al confronto (se necessario anche allo scontro) con chiunque,in ogni sede e su qualunque argomento.
    Spero che tutti possano riacquistare
    l'orgoglio di essere cittadini Racalmutesi di serie A, e dimostrarlo diventando attori protagonisti del proprio destino.

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  12. caro amico anonimo,nn sono x nulla daccordo con te,e sul tuo modo colorito d'esprimerti nei confronti di GUAGLIANO.secondo me è una persona capace e può fare tanto x una parte del paese ,lui non e viddano x come dici tu , ma un disoccupato che con onestà cerca di sbarcare il lunario con difficoltà come tutta la gente comune.magari ce ne fossero come lui che pur non avendo un lavoro,si occupa di politica e del sociale per il bene del paese.non è facile trovare una pesona come lui pur essendo nella politica non pensa x una sua occupazione ,tanti lo farebbero,lui no ,e se permettete questo e sinonimo di onestà.alcuni provocatori diranno pigrizia ,ma non è così.PEPPE continua così,prima o poi l'onestà PAGA,se non la già fatto.

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