giovedì 9 dicembre 2010

Firmare o non firmare questo è il dilemma?

Questi sono ad oggi i componenti della G. C. di Racalmuto con i relativi riferimenti consiliari:
Frof.  Morgante Calogero 
 Consi.   Dott.   Sardo             Salvatore        P.D.

Dott.  Todaro Franca    
 Consi.   Avv.   Bruccoleri        Carmelo          P.D.

Sig.    Barravecchia  Giacomo  
 Consi.   Sig.    Barravecchia    Giovanni        ind/te
Consi.   Sig.    Guagliano  Angelo           G. R.

Avv.  Mattina Giovanni 
 Consi.    Sig.    Campanella      Calogero        m.p.a

Sig.    Cardillo Alfonso 
Consi.   Sig.     Spalanca          Eduardo         m.p.a.
Consi.   Sig.     Morgante         Gioacchino     Podisti

Sig.    Scibetta Luigi   
Consi.   Dott.   Falco Carmelo         p.d.l.

Avv.  Mulè Gioacchino 
Consi.   Sig.     Mattina  Alfredo          p.d.l.
Consi.   Sig.     Picone  Lidia               p.d.l.

Sono gli stessi, tranne il cons. Spalanca, che hanno confermato la fiducia al Sindaco Petrotto.
Costoro nella seduta di Giunta di lunedì 9 c.m. sono chiamati, rispettivamente, a votare e ad avallare politicamente, tre  proposte di deliberazione relative al rimborso spese legali in favore del sindaco Petrotto difeso a suo tempo dall’Avv. nonché dimissionario pre/te.  del Tre Sorgenti Calogero Mattina, per circa 40.000 €  sentenza del 2008; dell’ex dipendente comunale Giovanni Bruccoleri  ( padre del consigliere Carmelo) per circa 8.000 € sentenza del 2006;
e della dipendente Campanella Pietra per circa 8.000 €.
Tre i punti che, maggiormente, saltano agli occhi:
- la differenza degli importi;
- lo spazio temporale con cui le istanze vengono proposte;
- e il fatto che pur essendo, a nostro parere, la liquidazione materia di competenza della segretaria e dei dirigenti, viene sottoposta alla Giunta (come a voler scaricare il peso di qualcosa di imbarazzante sulla politica).
La questione tuttavia da impaccio  anche all’esecutivo per varie ragioni.
Nessuno ha mai chiarito (anche se ripetutamente sollecitato in consiglio comunale) se le carte relative alla difesa dell’Avv. Mattina in favore del Sindaco sono regolari. ( anzi si vocifera in ambienti comunali che ci sono molte cose che non vanno).
E’ evidente che il Sindaco non potrà firmare un atto in suo favore.
Per motivi di opportunità non potrebbe essere neanche presente alla seduta, lo stesso motivo varrebbe per l’ass. Todaro essendo referente del cons. Bruccoleri.
Quindi dovrebbero essere i restanti 6 assessori ad assumersi la responsabilità.
A nostro parere, conoscendo Petrotto, l’unico motivo che oggi tiene in vita questa giunta è la necessità di votare questa delibera.
Il ragionamento è semplice:    (Mors tua vita mea) ( In questo caso vostra)
Il Sindaco ha l’esigenza di rinnovare la giunta per cercare di rilanciare politicamente. (legittimo)
Ha altresì l’esigenza di togliersi di dosso la figura, ingombrante, dell’avvocato ( che ormai staziona al comune stabilmente in attesa dell’ agognato bottino).
Sa benissimo, il Sindaco, che questo è un atto che può avere conseguenze di varia natura. (non per lui che non firmerà)
Sa, altrettanto, bene che con i nuovi componenti della prossima Giunta non potrà fare una simile forzatura.
Sembra una strada senza uscita.
Gli assessori se non firmano vanno fuori ( e sarebbe il male minore).
Se firmano guadagnano qualche mese ma vanno fuori lo stesso ( possibilmente accompagnati da un bel provvedimento giudiziario).
E i consiglieri che fanno?
Cercheranno di convincere i loro assessori a gettarsi nel tritacarne del Sindaco e dell’Avvocato?

O li lasceranno liberi di decidere di che morte morire?  ( forse anche ai consiglieri può tornare utile tutto questo)
Una cosa è certa; il paese non tollererebbe, in questo momento,  la liquidazione di 40.000 € per una parcella legale ( molto dubbia ) dopo che l’amministrazione a deciso di tagliare risorse per servizi quali la mensa scolastica, i contributi a famiglie bisognose, il natale, le piccole manutenzioni alla viabilità, che tanto danno arrecano ai cittadini, e tante altre cose di utilità collettiva.
Tutto questo verrebbe visto come un atto di estrema prevaricazione, di cui vergognarsi.
E le scuse fatte pubblicamente da Mattina (con dimissioni al seguito) e di Petrotto avrebbero il sapore del danno dopo la beffa. 
Comitato "Fra' Diego La Matina"

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