giovedì 10 gennaio 2013

Racalmuto. Cartelle della spazzatura "pazze". Le responsabilità della vecchia politica cuffariana e le (non) ragioni dei commissari

Dobbiamo avere il coraggio di dire la verità. Quello che sta succedendo nel paese della ragione è da striscia la notizia. Dopo la super tassa dei rifiuti del 2012, applicata per la prima casa dalla commissione prefettizia, adesso arriva la stangata per le case di campagna e per il garage.
Molte delle cartelle arrivano dalle nuvole, ci sono racalmutesi che si vedono recapitare delle cartelle per delle proprietà che non hanno, altri che invece ricevono cartelle per delle case che erano in costruzione. Ma c'è da dire di più, anche se il consiglio comunale del 1995 ha votato un regolamento che prevede il calcolo della tassa per la casa di campagna, di fatto non è stato garantito nessun servizio di raccolta per le campagne.
L'Ato Gesa 2 e il Comune di Racalmuto dovevano verificare, prima di inviare le cartelle "ad  muzzum" la realizzazione del servizio. Per intenderci, signori dirigenti e commissari, si paga per un non servizio: questa è truffa.

I commissari dovrebbero:

  1. far verificare ai propri dipendenti la reale gestione e raccolta della spazzatura. Incontrare i cittadini che subiscono queste ingiustizie. 
  2. Spiegare alla città con un comunicato dove andranno questi "DENARI". 
  3. Istituire un servizio per aiutare la gente in difficoltà.

Nelle contrade di campagne (tranne qualche isolato caso) non esistono cassonetti.  Nessun in questi 18 anni ha evidenziato il problema. I politici e i partiti, di maggioranza e di opposizione sono stati molto distratti. Ma un'altra cosa è importante dire, la responsabilità centrale di tutto questo è nel governo regionale cuffariano che ha tolto la gestione ai comuni per centralizzare tutto nelle mani di pochi e fidati dirigenti. Sappiamo tutti i privilegi degli amici politici di Cuffaro, senza voler fare nome e cognome, al momento. Racalmuto e la Sicilia sta pagando anni di malgoverno  cuffariano e lombardiano. Si spera nel cambiamento di Crocetta e del Movimento cinque Stelle', riportando la gestione ai comuni.

Regalpetra blog

14 commenti:

  1. Il regolamento tarsu del 1995 prevede un abbattimento al 30% o al 20% se il punto di raccolta più vicino si trova, rispettivamente, ad una distanza tra 500 e 1000 metri o superiore di 1000 metri. Spero che in queste cartelle se ne tenga conto...

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  2. ma nel frattempo noi racalmutesi cosa facciamo! non sarebbe utile raccogliere tutte queste cartelle e consegnarle ad un avvocato.

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  3. perchè non facciamo una raccolta cittadina per dare mandato ad un avvocato
    per difendere la cittadinanza contro i Commissari e Ato Gesa 2 per questa truffa?
    Visto che siamo soli?

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  4. Smettiamola di ironizzare e velatamente minacciare a proposito del "chi", "quando" e "perche', relativamente alla monnezza sulle seconde case....Allora bisognerebbe chiedere conto, senza bisogno di chiedere chi, quando e perche', di tutte le delibere comunale folli, dissennate, riguardanti prebende, consulenze, contributi; di tutte le decisioni contro natura prese sulla pelle dei cittadini di Racalmuto e contro ogni logica e riguardanti la realizzazione di opere senza senso ne' utilita' alcuna; e, ancora, bisognerebbe chiedere la pubblicazione dei nominativi facenti parte delle commissioni di concorso che per decenni ha sistemato generazioni intere appartenenti sempre alle stesse famiglie....Dove era, a quel tempo, la legittima indignazione del popolo racalmutese? Dove era la rabbia che sarebbe stata naturale verso quel genere di soprusi ed angherie, alla faccia degli onesti e dell' art.3 della Costituzione che recita che i cittadini sono tutti uguali? La mentalita' vile ha sempre fatto si' che il popolo se ne stesse in silenzio, ad aspettare il turno favorevole per se' e per i propri interessi. Era la totale assenza del concetto di bene comune, era la logica delle spartizioni, dell' oggi a te e domani a me.
    Dove erano gli uomini degni di questo nome? Ora che il bubbone e' scoppiato e la peste si diffonde, tutti a chiederci come mai il nostro paese sia il piu' tartassato d' Italia....E' semplice: forse e' anche stato il paese peggio amministrato d' Italia, il piu' saccheggiato, il piu' mortificato.
    Per questo dobbiamo ringraziare tutti coloro che si sono avvicendati sugli scranni del Palazzo di Citta' , salvo sparute eccezioni ch per questo non hanno avuto vita politica facile ne' lunga.
    Grazie, grazie a tutti.

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    1. Scusa, qui la cosa è diversa. I cittadini vogliono sapere per quale motivo devono pagare una tassa per un servizio non erogato, quindi è giusto sapere chi l'ha voluta e perché. Non vorremmo protestare assieme a coloro che magari questa tassa l'hanno creata. Le delibere sono pubbliche e in un modo o in un altro sapremo chi sono, per il blog una occasione persa di fare servizio pubblico come ha sempre asserito.

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  5. Nel frattempo le cataste di monnezza agli angoli delle strade crescono a vista d' occhio, i cassonetti traboccano di rifiuti pseudo- differenziati, i cani randagi famelici insidiano coloro che, ignari, si accostano imperterriti e turandosi il naso per depositare i loro sacchi sugli altri sacchi....a testimoniare l' inefficienza, l' assenza, la stoltezza di un servizio che non c' e', nel paese della ragione che non c' e'.

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  6. IO CONDIVIDO LIDEA DI RIUNIRCI TUTTI E DARE TUTTO IN MANO AD UN AVVOCATO PER IL NON SERVIZIO EFFETTUATO ( SE UNO VA AL RISTORANTE PRIMA MANGIA E POI PAGA A RACALMUTO E COMU IRI ALU CIMEMA PRIMA PAGHI E POI TI VIDI LU FILM MA SI SI RUMPI LA PELLICOLA LI SORDI NUN TI LI TORNANU INDIETRU ) A RACALMUTU AVI ANNI CHI SA CATASTA LA MUNNIZZA E TUTTI BSIEMMU CUNTENTI PARLAMMU PARLAMMU MA NUN NARRIMINAMMU
    SE NON PAGO LA BOLLETTA MI SANZIONANO SE NON RACCOLGONO LA MUNNIZZA NON VIENE SANZIONATO NESSUNO

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    1. concordo diamo queste benedette cartelle a un legale

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  7. Dal succedersi dei precedenti pregevoli interventi mi pare però che non sia ancora molta chiaro questo disastro tassaiolo per l’INDEBITO recupero di un’imposta che impropriamente si chiama TARSU. Quando il Comune trasla – perché sotto minaccia di commissariamento – il SERVIZIO ad un’azionaria cui potrà partecipare magari come socio con prospettive di incarichi remunerati, esce dalle strette regole dell’ordinamento tributario della finanza locale per potere operare con le ampie libertà di una normale società di capitale di natura PRIVATISTICA. Quando l’avvenente signora concedeva un’intervista ad un valido giornalista locale poteva far scattare il suo cache a tanti zeri, per le godurie accordate nel 2002 dalla riforma del diritto societario regalataci dal duo Berlusconi- Castelli; già era bello potere avere scranni nel CdA con le modifiche del 2389 c.c. e dato un calcio al culo ad un comma del 2630 c.c. Se ero io ad intervistarla, quell’avvenente signora, le avrei chiesto a quanto ascendeva il suo EMOLUMENTO e perché mai dovevo sostenerlo io che avevo magari ereditato un bagliu a li Pantaeddi e a richiesta (potrei provarlo) di chiarimenti all’ufficio tributi di Racalmuto – ammesso che riuscivo a farmi ricevere in alto loco – mi si rassicurava che case di campagna e piani terra non erano soggetti a tassa sulla monnezza (per ovvie ragioni oltre che per pronunciamenti unanimi dei nostri baldi amministratori comunali) così come le ubertose terre della Menta o della Noce erano esenti da imposte per avere carpito una certa estensione di un provvedimento voluto da un tale Bonomi della Coldiretti a solo vantaggio delle terre montane.
    Io tranquillo me ne tornavo a Roma. Povero me! Oggi vengo dichiarato EVASORE dal Dirigente dell’Ufficio Tributi di Racalmuto; non avrei diritto alle decurtazioni pur previste dal regolamento del 1995 (che soggiungo non c’entra più un cavolo) e attesa la mia malafede debbo sopportare anche le penalità di legge (quale legge, bohh!: ma, intanto paga). Per giunta sarei un evasore dal 1995 secondo questo loro dire, ma l’ufficio dormiva; si sveglia il 31 dicembre del 2012 e non avendo più tempo non fa alcun contraddittorio di legge, semplicemente afferma di avere operato un ACCERTAMENTO (quando, come on chi? Omissione di atti di ufficio? Abuso di potere? Boh!) e scarica sull’ufficio postale per farsi timbrare in fretta e furia sotto la data del 31 dicembre del 2012 pare tremila cartelle esattoriali. Ora quell’ufficio ha un anno di tempo per ripetere l’operazione per il 2007, due per il 2008, tre per il 2009, quattro per il 2010, cinque per il 2011 e sei per il 2012.
    Qui non si tratta di cercare un avvocato – in questo campo non li trovi manco se li cerchi con il lanternino. Parola di Calogero Taverna, già super ispettore del SECIT di Franco Reviglio, quello buono!
    Qui si tratta di fare una valida ed efficace DIFESA CIVICA. I partiti? buoni quelli!: in questo momento tremano per paura che i loro eletti al Comune possano subire le mannaie della Corte dei Conti; noi poveri blogger non abbiamo né competenza, né autorevolezza; quelli del Web debbono tenersi buone le fonti governative: diversamente non avrebbero più interviste autorevoli in esclusiva. Allora? Di proposte ne faccio in un mio blog. Potremmo una volta tanto stare uniti, senza baruffe chiazzotte?
    Calogero Taverna

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  8. Una cosa positiva di tutta questa vicenda è che a ricevere le cartella di accertamento ci sono tanti che non hanno mai pagato la tarsu anche per la prima casa dove abitano e producono la spazzatura e che hanno usufruito di un servizio scadente o meno grazie a chi ha pagato una tassa sui rifiuti molto alta.

    La tarsu sulle seconde case, anche c'è un regolamento che la prevede, a mio avviso sempra più una patrimoniale.

    Comunque, per quanto riguarda le seconde case, o meglio sulle case di campagne il regolamento dice che si deve pagare in misura tra il 40% e il 20% della tariffa, se sono situate in zone non servite.

    e quindi si deve misurare la distanza tra la casa di campagna e il primo punto di raccolta, più è distante meno si paga.

    fino a 500 metri il 40%
    da 500 fino a 1000 metri il 30%
    oltre 1000 metri il 20%

    della tariffa.

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  9. Finché rimarrà qualche euro in tasca per sfamare i figlioli allora si potrà (forse) ragionare con la testa, ma a chi con questo/i atto/i, gli verrà negato il diritto alla "sopravvivenza" per la sola colpa di esser nato e cresciuto nel "caro" paese della ragione oggi dilaniato da tante teste di .... che hanno fatto di tutto e di più, che farà? che succederà?

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  10. ho trovato la soluzione al problema così da prendere due piccioni con una fava. basta non pagare le bollette.
    attivandosi quindi la procedura di recupero creditizio, non poagando nemmeno a quel punto, bisognerà attivare il recupero coattivo, quindi ipoteca e messa all'asta di immobili e beni mobili registrati. ma a quel punto nessuno potrà o vorrà comprare, tantomeno enti e/o banche.... risultato??? la bolla immobiliare che ha fatto fallire enti e banche negli stati uniti.... ma, ahimè, come disse la littizzetto, questo succede in un paese normale e l'Italia e tantomeno racalmuto sono paesi normali (CI TENGO A DIRE CHE QUESTO è UN PARADOSSO E NON è ASSOLUTAMENTE LA GIUSTA LINEA DA SEGUIRE...ai cittadini è rismasto soltanto "lu ponti Canali", ma visto che ormai è troppo pieno di sterpi, consiglio quello di lu "pizzu di Don ELia" che è più alto e garantisce un suicidio più sicuro)... che Dio ci aiuti!!!

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  11. Spero tanto che non finisca a chiacchiere ed in breve tempo ,qualcuno si faccia avanti come promotore per portare questa insidiosa situazione, prima che ognuno di noi faccia di sua iniziativa ed alla fine non e' sicuro al buon fine, mentre l'unione farebbe e fa la forza-

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