Donna anziana che piange |
Si era detto che il Comune di Racalmuto, quindi i Racalmutesi, non avevano nessun debito verso l'ATO Gesa 2; come mai si apre il nuovo anno e iniziano ad arrivare nuove bollette sui rifiuti (anno 2006) per le case di campagna e garage?
La gente piange.
E' una vergogna.
Non si può giocare quando si mette ancora mano nelle tasche delle persone per pagare la munnizza. E' opinione comune che dietro il ciclo dei rifiuti c'è un sistema affaristico poco chiaro, che strozza la povera gente.
Tante ombre e poche luci.
Dopo la supertassa dei rifiuti del 2012 (la tassa più alta d'Italia) adesso l'ATO in liquidazione e (?) ritorna a colpire la comunità Racalmutese, un paese lasciato completamente solo. Chiediamo alla commissione ad essere presente per affrontare questioni molto serie, che affossano ancora di più un paese in serie difficoltà.
Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera
Scrive Giuseppe su facebook:
a
me è arrivato da pagare per la mia casa di residenza che però nel 2006 era
ancora di mio padre e mia madre (e quindi già pagata) e per un'altra casa (non
di residenza) quella si mia, solo 1064€ e per un disoccupato sono impossibili da pagare... a mia
zia, portatrice di handicap, e con una pensione di 1400, una tassa di 1390€
quindi dovrebbe campare per il mese di gennaio con soli 10€ i poco più quindi
niente medicine, mangiare, luce e riscaldamento.... evviva l'italia (l'ho
scritto con la minuscola perchè questa non è l'Italia del diritto e della
giustizia, almeno credo)... Putin!!! aspettami che forse cambio
cittadinanza.....
Se la commissione resta indifferente al problema sarebbe opportuno chiedere le dimissioni. Tanti silenzi ingiustificati, con affetto.
RispondiEliminail problema é che la prima volta che era arrivata questa tassa nessuno la doveva pagare ,dico nessuno ,una volta che i cittadini la pagano ora cercano dell'atro e chi ci va d'imezzo .....la povera gente ,ma é veramente una GRANDE VERGOGNA RACALMUTESI SVEGLIATEVI
RispondiEliminaIl Comitato Art. 1 si sta già muovendo per capirci qualcosa su queste nuove bollette.
RispondiEliminaSi evincono facilmente diverse cose che non vanno da una prima occhiata.
Possiamo anticipare con buona approssimazione che queste ultime bollette dovrebbero essere in realtà già prescritte, e quindi impugnabili.
Abbiamo interessato l'Associazione dei Consumatori, con cui collaboriamo e che a giorni aprirà uno sportello a Racalmuto, per saperne di più.
Coloro che ricevono la bolletta e hanno la necessità di ricevere informazioni possono recarsi presso la sede del Comitato ogni giorno di mattina.
O tel. al 3345360129
G. Guagliano
Se i commissari non sono in grado di darci delle spiegazioni e meglio che rinuncino al loro incarico, i cittadini di racalmuto hanno l'incubo delle tasse basta!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaLuca
RispondiEliminacazzo invece di piangerci a dosso xk non guardiamo quello che c'è da fare??? una rivoluzione ad esempio!!! sai xk non la facciamo?? xk siamo dei rincoglioniti vegetali!! xk dobbiamo essere guidati come un gregge di pecore!!!
Cristian
un popolo di pecore guidato da un branco di lupi?
Davide
no cristian un popolo di pecore guida da coglioni
Nino
Fatemi capire. Chi ha già pagato per la casa in paese deve pagare la tarsu pure per la casa in campagna? Non credo.
Regalpetra Libera Racalmuto
...è così, non si capisce come.
Nino
Un nucleo familiare che paga due volte la tassa sui rifiuti nello stesso Comune? Non ci voglio credere. Sarebbe un'istigazione alla violenza!
Carmelo
direi ke adesso dovremmo smetterla di piamgere noi, ma di scendere al comune e far piangere ki a la colpa, gran pezzi di MERDA ke nn sn altro!
Cristian
Probabilmente è la solita tassa truffa mandata per rubare qualche soldo a chi non ha la possibilità di sbrigarsi le faccende da solo.
ci hanno rotto i cosidetti con tutte queste tasse. e ora che qlc si svegli perchè non se ne puo più!!!!!!!....
RispondiEliminaIl tributo dovrebbe essere caduto in prescrizione visto che sono passati cinque anni.
RispondiEliminaIl Comune può notificare l’accertamento dei tributi evasi entro la fine del «quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati» (articolo 1, comma 161, legge 27 dicembre 2006, n. 296).
Quindi il tributo richiesto dal Comune di Racalmuto e dall'ATO dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere caduto in prescrizione.
Credo che una richiesta (raccomandata A/R) all'ufficio Tributi del Comune o all'ATO GESA 2 al fine di ottenere lo sgravio totale per intervenuta prescrizione sarebbe un buon passo iniziale. Dovrebbero accettarlo in autotutela. Comunque ti devono rispondere ai sensi dell'art. 10 bis della legge 241/90 (preavviso di rigetto) entro dieci giorni se è stato emesso un provvedimento negativo.
Saluti
Ma la commissione non può istituire un servizio legale in difesa dei cittadini di Racalmuto, nessuno in questo Comune sa dire nulla, i commissari non si vedono più. Ma veramente siamo nello schifo, ma che Stato è, non abbiamo soldi, in che lingua dobbiamo parlare. Avete salvato il comune ma avete messo al lastrico noi poveracci senza lavoro. Grazie Ministro Cancellieri.
RispondiEliminaCircumnavigando in Internet alla ricerca di informazioni sul perchè si debba pagare la Tarsu per le seconde case ecco cosa ho trovato vedi nel link: http://www.reges-spa.it/FAQTassaSmaltimentoRifiutiSolidiUrbani.htm
RispondiEliminae cioè:
Le abitazioni tenute a disposizione, che non sono utilizzate come abitazione principale, sono soggette alla tassa? Le abitazioni tenute a disposizione, che non sono utilizzate come abitazione principale, sono assoggettate alla TARSU. Sono escluse solo le unità immobiliari prive di utenze (acqua, luce, gas).
Per le stesse è prevista una riduzione a condizione che la destinazione sia specificata nella denuncia originaria o di variazione, indicando l’abitazione di residenza e l’abitazione principale e dichiarando di non voler cedere l’alloggio in locazione o in comodato.
Quindi cari compaesani racalmutesi facciamoci furbi tagliamo l'utenza Luce nelle nostre seconde case e compensiamo l'assenza di fornitura di energia elettrica attraverso l'uso (per i due tre mesi che si soggiorna nelle seconde case estive) di un gruppo elettrogeno. Ed ancora possiamo associarci e creare l'elettrogenic sharing (derivazione della car sharing) cioè un servizio che permette di utilizzare un gruppo elettrogeno su prenotazione, pagando in ragione dell'utilizzo fatto. Questo sarebbe un modo "silenzioso" per FOTTERE questi carrozzoni degli ATO!! Poveri noi!!
purtroppo i commissari se ne fottono si vedono due volte la settimana per fottersi lo stipendio e noi racalmutesi la prendiamo sempre in culo come sempre, tasse da pagare in continuazione,strade scassate, lavoro per i nostri giovani niente, ma che cazzo facciamo noi niente quardiamo dove il sole sorge, perche non ci uniamo e facciamo sentire ai commissari la nostra voce?
RispondiEliminaLa Tarsu sulle “Seconde Case” non utilizzate o utilizzate per un breve periodo stagionale, con la possibilità di riduzione del 30% della tariffa, lo prevede il regolamento del Comune sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti approvato dal Consiglio Comunale nel lontano 1995.
RispondiEliminaQuindi si dovrà pagare.
Quello che preoccupa e infastidisce è che solo adesso la cittadinanza viene a sapere tutto questo.
Come mai non c’è stato mai un controllo da parte dell’ufficio tributi o mai una comunicazione a tutta la cittadinanza su tale regolamento.
Anche perché non si parla di uno due case ma di tante. Anche in questo caso la responsabilità non è del dirigente o degli amministratori che si sono susseguiti ma e sempre colpa del cittadino. Che deve paga.
A DISTANZA DI TUTTI QUESTI ANNI SENZA CHE, COME AL SOLITO, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI RESO PUBBLICO E SPIEGATO AI CITTADINI CHE ANCHE LE CASE DI CAMPAGNA, PER LA MAGGIOR PARTE DELL'ANNO DISABITATE, ERANO SOGGETTE ALLA TARSU, IN MANCANZA OLTRETUTTO DI UN EFFETTIVO ED EFFICIENTE SERVIZIO DI RACCOLTA, MI CHIEDO COME MAI DEBBANO ESSERE SEMPRE I CITTADINI A PAGARE E NON PAGA MAI NESSUN FUNZIONARIO COMUNALE ADDETTO ALLA QUESTIONE CHE PER ANNI HANNO LASCIATO SCIVOLARE SULL'OLIO UNA "NORMA CHE ORA SI DICE VIGENTE FIN DAL 1995". MI CHIEDO DOVE STAVA GLI ANNI SCORSI LA DIRIGENTE CONCETTA MENDOLA? E SOPRATTUTTO DOVE STAVANO GLI STORICI COMPETENTI FUNZIONARI COMUNALI? E GLI STORICI POLITICI LOCALI? ANCHE QUESTO E' DA CONSIDERARE UN LORO REGALO DI SAGGIA ED OCULATA AMMINISTRAZIONE DEL PASSATO?
RispondiEliminaRACALMUTESI LE FRITTATE CHE HANNO COMBINATO IN PASSATO SONO TANTE E IL DAZIO DA PAGARE HO L'IMPRESSIONE CHE SIA APPENA COMNINCIATO.
Qualcuno ci vuol spiegare come mai tra i vari Regolamenti comunali non risulta pubblicato sul sito quello relativo alla TARSU? Così tanto per dare un po di trasparenza visto lo scempio in atto?
RispondiEliminaSarebbe opportuno altresì accertare quanto segue: " ..... per le case site fuori dal perimetro in cui è svolto il servizio di raccolta (articolo 59, comma 2, Dlgs 15 novembre 1993, n. 507: «nelle zone in cui non è effettuata la raccolta …, la tassa è dovuta in misura non superiore al 40% della tariffa da determinare in relazione alla distanza dal più vicino punto di raccolta rientrante nella zona perimetrata o di fatto servita»...".
infatti leggendo la gazzetta ufficiale che istituiva la TARSU mi è sembrato di capire che se il comune avesse voluto applicare la tassa per le seconde case, avrebbe dovuto applicarla nella misura massima del 40% di quella ordinaria... per cui dico: se il comune parla di uno sconto del 30% è fuorilegge in quanto sarebbe la tassazione al 70% in evidente difformità alla legge nazionale... IL REGOLAMENTO COMUNALE è PERCIò VALIDO O NO????
EliminaGrazie ai politici che ci hanno rovinato
RispondiEliminaGrazie ai consiglieri comunali sciolti
Grazie a tutti sindaci
Grazie ai commissari
per aver rovinato il paese
ma dico se la tassa dobrebbere coprire il servizio di raccolta e smaltimento, non si deve ricalcolare l'importo del servizio con le nuove case censite,e quelli gia esistenti in modo di abbbassare la tariffa iniziale.
RispondiEliminaperche in questo modo i metri quadrati sono aumentati.
O serve solo a fare cassa?
innanzitutto siamo al 9 gennaio e già gli operai dell'ATO, sono in sciopero da almeno tre giorni.... perchè non ci restituiscono 1/12 della tassa del 2012 visto che tra scioperi e mancata raccolta abbiamo lo scorso anno "accucchiato" almeno un mese di scioperi e quindi disservizi??? il comune dovrebbe quindi pagare all'ato per il 2012 non più un € 1.400.000, ma €1.280.000€. perchè, che io sappia, gli operai quando scioperano non devono essere pagati, in quanto non si presentano al posto di lavoro: se uno non va a lavorare non viene pagato. Ma gli operai scioperano perchè non vengono pagati... per cui mi domando "unni si perdi l'acqua????"o in questo caso "la munnizza"??? visto che noi le bollette le paghiamo????
RispondiEliminafabio
per onestà intellettuale devo precisare che stavolta l'interruzione della raccolta dei rifiuti non è imputabile agli operai, ma ancor peggio dai possessori della discarica di siculiana che fanno il bello e il cattivo tempo.... mi scuso con gli operai che , almeno stavolta non c'entrano nulla
Eliminaquesta "cartellopoli" per certi tratti mi ricorda la storia del conte Ugolino.
RispondiEliminail quale, rinchiuso in prigione insieme ai figli, non potendo dar loro da mangiare, aspettò che morissero per mangiarseli. Ugolino (COMUNE) ebbe, sì, la pancia (casse) piena, ma mangiando i figli (i racalmutesi strangolati da certi cravattari delle tasse) non ebbero futuro... RACALMUTO+RACALMUTESI SENZA UN CENTESIMO= RAHAL MAUTH (PAESE MORTO) ... guarda un po' che forse era scritto nel DNA della nostra cittadina??? forse se cambiamo il nome al paese, ritornerà il sole???.
Avevano visto giusto coloro che inventarono lo stemma della città: un uomo nudo e solo davanti alla torre arroccata su se stessa....corsi e ricorsi storici...
fabio
Il giorno di Santa Barbara durante la messa all'italkali, alla richiesta dell'Arciprete durante la preghiera dei fedeli: che cosa chiedete alla santa per Racalmuto? il canuto (dalla chioma bianca) commissario esclama poco più che timidamante: "Un po di serenità..." Se non sbaglio, a quella data, la richiesta di accertamenti era stata fatta e quindi sapeva cosa bolliva in pentola. Che abbia voluto essere sarcastico??? Spero di no!, perchè se questa è la serenità che ci augurava, allora manco i santi ci ascoltano più!!!
RispondiEliminaVengo a Racalmuto da Roma e cerco di capirci qualcosa su questo assurdo di volere recuperare una marea di tasse sulla munnizza relative addirittura al 2006. Ho presente quello che fu l'angoscia dell'allora Direzione delle imposte dirette per un articoletto nella legge delega secondo cui o il signor ministro recuperava entro il 31 dicembre dell'anno successivo o perdeva ogni diritto. Si è costruita tutta una teorica tra l'ordinatorio ed il cogente e non bastò; si ricorse ad un artcoletto intrufolato in una anodina Finanziaria per aggirare l'ostacolo e farla franca con la Corte dei Conti (quella romana di certo molto rigida e poco propensa alle benevolenze dell'analoga istituzione regionale).
RispondiEliminaSaltando tante cose, una faccenda mi impressionò, l'uscita dell'avvenente signora: agisco così a richiesta del Comune di Racalmuto! Non ci ho capito molto. Ora però qualcuno mi spiega che la faccenda risale ad una cinquina di anni fa quando i nostri amministratori (o il nostro madssimo cittadino) presi da rivincita e convinti che a Racalmuto gli avvesari politici evadessero la Tarsu diedero l'incarico a codesta azionaria per "accertamenti" e pare che abbiano pure pagato il servizio ispettivo. Si dormì; ma ora a scadenza di termini si stanno dando da fare creando tutto questo bailamme, trasformando un incrocio col catasto (e il catasto agrigentino molto preciso non è) per inoppugnabile accertamento. Quando leggo poemi omerici, mi dico ma a Racalmuto sono tutti smemorati? Solo così si può spegare tanta serafica tranquillità di coscienza. Già, perché diceva un certo GBS una tranquilla coscienza è figlia di cattiva memoria.
(ho dovuto amputare il post perché troppo lungo per questo blog. Se lo ritenete interessante, potete leggero completo nel mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO)
RispondiElimina(Commento le acute osservazioni dell'ex sindaco Petrotto sulle perimetrazioni.
Mi chiedo: se manca la perimetrazione quale normativa si applica? Mi vien fatto di dire: nessuna. Nulla pena sine lege , se è tassa ... se è altro (come è altro) appurino i Commissari e provvedano con senso di giustizia e soprattutto con il rispetto della legalità. Se non vi è perimetrazione, di chi la colpa? I cittadini non possono subire danni così vistosi per colpa altrui, specie se l'omissione, l'indolenza, la negligenza promanano da pubbliche autorità. Credo di avere additato in tanti miei post illegalità varie. Perché i Commissari sinora fanno finta di ignorare? E' loro consentito l'atteggiamento dello struzzo?
E la magistratura dorme? Non impedisce gli abusi di potere? O al limite le truffe di incaricati di pubblici servizi? Forse il reato di peculato?
Una cosa è certa: scrive Petrotto – ed io gli credo – quando la monnezza era affare solo del comune di Racalmuto il costo non superava le 450 mila euro. E non ci riferiamo a dati preistorici. A dire dell’ISTAT, l’inflazione non ha superato l’1% annuo. Quest’anno il riparto dell’onere della monnezza credo che superi nel complesso i tre milioni di euro (o giù o su di lì). Per esagerare un po’ dico che abbiamo avuto una dilatazione di spesa pubblica per dieci volte. Gatta ci cova; c’è del marcio in Danimarca. Vigilare non compete ai cittadini, punire non compete ai cittadini. Vi è il secondo potere dello Stato (che ci costa un occhio della testa) che deve provvedere. Se sento Petrotto, pare che l’incompatibilità ambientale è mistero per il Consiglio Superiore della Magistratura, per quel palazzaccio brutto di Piazza Indipendenza a Roma, per intenderci.
Tutti colpevoli, nessuno colpevole,dunque. E no! Cara Ministra! Le sue propaggini provinciali non sanno? Non informano? O Lei tra un riconoscimento onorifico di via Rapisardi o un bel chiasso da parte di una insopportabile voce chioccia di una televisioncina agrigentina, o tra un elogio degli eredi di Sciascia non ha tempo per siffatte bazzecole di organi amministrativi – in un certo qual senso sotto la sua giurisdizione – che fanno o non sanno impedire questa plateale trasformazione di una tariffa su una raccolta effettiva di rifiuti differenziati in una intollerabile IMPOSTA PATRIMONIALE (non debbo fare qui un trattato di scienza delle finanze per spiegare il concetto o l’obbrobrio).
Che fare?
- Un invito pressante ai signori Commissari – che reputo, tutto sommato,uomini di onore e competenti – un provvedimento di AUTUTELA a iniziativa della pubblica amministrazione che riconosce l’indebito operato dell’azionaria agrigentina. In un qualche senso, così si è comportato Emiliano a Bari;
- Riformi l’ufficio tributi del Comune di Racalmuto dotandolo di professionalità adeguate (è possibile)
- Rimoduli l’imposizione ex TARSU anche con regolamento a la page;
- Proceda ad una transazione bonaria con i cittadini per quanto attiene ai precorsi impositivi, invero molto claudicanti quanto ad efficienza, verità e giustizia.
Associazioni, professionalità, esperienze d’alto rango a Racalmuto non mancano. Offrirebbero le loro consulenze GRATIS per solo amore per questa loro terra natìa che amano più di coloro che vi dimorano