martedì 28 settembre 2010

Grazie amici della rete ...

Grazie amici della rete, per gli auguri. Vivo i miei primi quarant’anni con emozione e serenità. Mi aspettavo di peggio, ma è andata bene. Molti criticano il mondo della rete, in modo particolare face book e i social network in generale. Io assolutamente no. Grazie al social network ho ritrovato molti amici dell’infanzia e della prima gioventù. Ho nuovi cari amici e amiche. Per chi come me vive a Racalmuto, piccolo delizioso paese siciliano, sente il bisogno di uscire fuori dall’isolamento e confrontarsi con gli altri. Oggi si vive il mondo. La rete è un ottimo strumento di socializzazione e di confronto di idee, emozioni, sofferenze.
Si sta rafforzando quel senso di appartenenza al paese di origine ma nello stesso tempo ci sentiamo cittadini del mondo. Questo richiede necessariamente maggiore partecipazione ed attenzione verso i problemi del proprio paese e del mondo intero. L’acqua, l’inquinamento, l’energia, la povertà nel mondo sono problemi di tutti che vanno attenzionati alla stessa stregua dei problemi legati al nostro territorio di residenza. Non siamo solo dei consumatori del mondo ma dobbiamo riconquistare quella energia creativa che stiamo lentamente recuperando, per dare qualcosa a questa Terra che ci ospita ed è molto generosa con noi. Diamoci da fare.
La rete ha tante facce ma sono molto ottimista, il cambiamento parte da noi. Lo scambio di informazione è da sempre stato indispensabile per la crescita dell’umanità. Oggi abbiamo uno strumento rivoluzionario che è internet che ci offre il sapere a costi limitati, una grande fortuna per tutti noi.

Bisogna farne un uso responsabile, è chiaro.

Nella rete con tanti amici stiamo cercando di dare qualche piccolo contributo. Un piccola goccia. Un blog. Regalpetra Libera Racalmuto. Ed è a tutti voi e ai tanti che ci seguono dedico questo giorno molto importante della mia vita. 27 settembre 2010. Un giorno che segna l’arrivo di tante cose stupende: amore, figli, lavoro, casa. Ma, come sempre, si riparte . Ciao e grazie ancora.

Sergio Scimè

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