Provate a passare dalla piazza di Racalmuto dopo le otto di sera, in questo periodo estivo si contano una decina di persone.
Nessun programma per l’estate racalmutese. I gestori di pizzerie, ristoranti e bar stanno vivendo una stagione di grave crisi. Il sindaco deve parlare un po’ di più con i cittadini. Ascoltare i bisogni dei giovani. Creare nuovi servizi.
Il sindaco s-governa attualmente da solo. Non ha un gruppo consiliare che si rifà a lui. Non ha un partito di riferimento. Ieri con Di Pietro, oggi non si sa dov’è. Un giorno simpatizza per Raffaele Lombardo. Un altro con Michele Cimino.
In due anni ha solo pensato ad azzerare assessori. Questa la verità. Spiega quando vuole i veri motivi dell’azzeramento. Perché ha cambiato così tanti assessori e così tanti dirigenti. Dirigenti che entrano ed escono senza un manifesto perchè.
Parla di ingressi in giunta di uomini di cultura per volare alto, lo scrittore Matteo Collura e il giornalista di Rai Tre Vincenzo Morgante, affermando lui stesso il volo basso di questi due anni di amministrazione. Persone che difficilmente daranno la loro disponibilità, forse l'arch. Olindo Terrana. A giorni verrà fuori la terza giunta.
I cittadini sanno, gli atti raccontano.
Poi diciamo la verità sino in fondo. Piazza Castello è stata progettata dalla passata amministrazione. Il nuovo impianto sportivo in viale Hamilton è un progetto di prima repubblica. Il canale di gronda di via Filippo Villa è un progetto non di oggi. Il restauro della chiesa Madre un impegno portato a termine da padre Puma. Il Castello è stato completato nella passata amministrazione.
Non vedo nelle sue parole le cose fatte in questi due anni. Soltanto una grande confusione. Lo dicono quelli che stavano con lui. Basta leggere la lettera di dimissione dell'ex assessore Luigi Penzillo, l'ha detto Piero Carbone ex assessore alla cultura, lo dicono quanti hanno amministrato con lui in questi due anni e mezzo. Ma lo pensano quanti dicono di sostenerlo, prova la mancata presa di posizione da parte della "grande folla" che lui dice - a parole - di avere accanto. Certo quei pochi consiglieri che lo sostengono stanno a guardare. Ma questo non produce niente per il paese. Di questo "lassismo" amministrativo ne sono corresponsabili.
Non deve prendersela con me, io sostenevo un altro programma politico: trasparente, democratico, libero e leale. Questa la vera differenza.
Nessun programma per l’estate racalmutese. I gestori di pizzerie, ristoranti e bar stanno vivendo una stagione di grave crisi. Il sindaco deve parlare un po’ di più con i cittadini. Ascoltare i bisogni dei giovani. Creare nuovi servizi.
Il sindaco s-governa attualmente da solo. Non ha un gruppo consiliare che si rifà a lui. Non ha un partito di riferimento. Ieri con Di Pietro, oggi non si sa dov’è. Un giorno simpatizza per Raffaele Lombardo. Un altro con Michele Cimino.
In due anni ha solo pensato ad azzerare assessori. Questa la verità. Spiega quando vuole i veri motivi dell’azzeramento. Perché ha cambiato così tanti assessori e così tanti dirigenti. Dirigenti che entrano ed escono senza un manifesto perchè.
Parla di ingressi in giunta di uomini di cultura per volare alto, lo scrittore Matteo Collura e il giornalista di Rai Tre Vincenzo Morgante, affermando lui stesso il volo basso di questi due anni di amministrazione. Persone che difficilmente daranno la loro disponibilità, forse l'arch. Olindo Terrana. A giorni verrà fuori la terza giunta.
I cittadini sanno, gli atti raccontano.
Poi diciamo la verità sino in fondo. Piazza Castello è stata progettata dalla passata amministrazione. Il nuovo impianto sportivo in viale Hamilton è un progetto di prima repubblica. Il canale di gronda di via Filippo Villa è un progetto non di oggi. Il restauro della chiesa Madre un impegno portato a termine da padre Puma. Il Castello è stato completato nella passata amministrazione.
Non vedo nelle sue parole le cose fatte in questi due anni. Soltanto una grande confusione. Lo dicono quelli che stavano con lui. Basta leggere la lettera di dimissione dell'ex assessore Luigi Penzillo, l'ha detto Piero Carbone ex assessore alla cultura, lo dicono quanti hanno amministrato con lui in questi due anni e mezzo. Ma lo pensano quanti dicono di sostenerlo, prova la mancata presa di posizione da parte della "grande folla" che lui dice - a parole - di avere accanto. Certo quei pochi consiglieri che lo sostengono stanno a guardare. Ma questo non produce niente per il paese. Di questo "lassismo" amministrativo ne sono corresponsabili.
Non deve prendersela con me, io sostenevo un altro programma politico: trasparente, democratico, libero e leale. Questa la vera differenza.
Nessun commento:
Posta un commento