domenica 24 maggio 2009

Dopo Napolitano a Racalmuto ... di Sergio Scimè

Un giorno speciale per Racalmuto. La visita del Presidente arricchisce la storia della nostra comunità.
È vero un Presidente non salva un paese. Ma da grinta. Nei giorni che hanno preceduto la visita un grande dibattito si è aperto nelle discussioni delle due piazze (quella reale e quella di facebook) nel rivedere impiegati ed assessori attivi per rendere accogliente il paese.
Una pulizia delle strade e degli spazi attraversati dal Presidente che ricordano la precedente visita di Ciampi. Dal falegname al panettiere, dal barbiere al salumiere, dal circolo al bar si ripete la stessa frase: un Presidenti lu misi ci voli ni stu paisi.E’ proprio così.
Un ingresso del cimitero così bello non l’abbiamo mai visto neanche nei primi di novembre.
I vasi del teatro hanno rifatto miracolosamente i frutti… da dopo Ciampi. Con la variante da ulivi a limoni.
Rivedere dopo alcuni anni alcuni vigili di Racalmuto in uniforme. Anche se non è stato bello vedere i giovani precari ancora senza divisa.
Rivedere le facce di chi si ricorda del paese soltanto nelle cerimonie.
Rivedere una fondazione premurosa quando è essa stessa in scena.
Rivedere un paese vestito per l’occasione.
Calato il sipario.
I racalmutesi discuteranno : delle scuole poco sicure, del centro storico abbandonato, dei negozi in crisi, dei giovani senza lavoro, della campagna che non rende più, dell’edilizia in crisi, della fabbrica chiusa. Continueranno a parlare di quei politici di sempre che promettono sviluppo, lavoro per i giovani, aiuti alle famiglie bisognose, assistenza agli anziani, progetti ludici per i bambini, finanziamenti per la creazione di nuove strutture turistiche, commerciali ed industriali.
Ancora i racalmutesi seguiranno: quei politici che erano di sinistra passati a destra, poi ritornati a sinistra per essere oggi a destra, quelle amicizie interrotte dalla politica dell’arraffare, quegli annunci di manovre in giunta: il totoassessori… bisognerà accontentare tutti.!!!
La giunta è aperta a tutti … c’è chi entra e chi esce … un giro in giunta a chi s'è impegnato alle elezioni è d’obbligo. Se è così, il cambio deve essere più veloce.
Non trovano comunque una logica le manovre sui dirigenti. Ad inizio legislatura tutti fuori. Dopo due anni tutti dentro. Dovevano forse pagare una penale?
Non si comprende la sfiducia ad un presidente del consiglio per poi essere rieletto.
Non si comprende il cambio di casacca tra congiunti.
La delusione del popolo racalmutese è d’obbligo. Dopo due anni nessun punto del programma è stato realizzato.
Sicuramente, con tutti questi cambiamenti, il programma ha subito dei tagli ... o nella confusione è stato cestinato. Due anni di niente. Di silenzio. Di silenzio consiliare. Per questo la televisione è rimasta fuori, per non trasmettere uno spettacolo muto.

1 commento:

  1. Non si capisce perchè questo soggetto deve affermare sistematicamente cose false.
    Un paese che in due anni è rinato, celebrando momenti di grande coesine sociale attorno a delle grandi realizzazioni e restituzione alla realtà fattuale della chiesa Madre, di un meraviglioso convento del '600, quello dei Carmelitani, recuperato dopo decenni di abbandono.
    650 metri di canali di gronda, per scongiurare il pericolo di alluvioni sono stati realizzati in meno di un anno.
    La piazza principale del paese, piazza Umberto, delle dimensioni di un campo di calcio, in meno di tre mesi è stata interamente rifatta con grande stile ed eleganza.
    un grosso impianto sportivo, la cui costruzione è iniziata quest'anno, in autunno verrà completato e prevede anche giardino, belvedere, parcheggi e magazzini.
    Una villetta è stata realizzata in contrada Confine.
    Sei milioni di opere sono state appaltate, tra le quali, oltre che la strada di contrada Malati, quella di contrada Scaccia, anche 10 alloggi popolari comunali.
    Una miriade di servizi sociali per tutte le categorie, svantaggiate e non, sono stati attivati. Compresi il servizio civico esteso a qualche centinaio di famiglie, assistite anche da contributi economici, il cui ammontare è il triplo rispetto a quanto erogato dal sindaco che mi ha preceduto.
    Una stagione teatrale con Paola Pitagora, Mario Scaccia, Debora Caprioglio, Gianfranco D'Angelo, Giobbe Covatta e numerosi altri grandi attori italiani, ha avuto un enorme successo, assieme agli spettacoli amatoriali e quelli delle scuole. Abbiamo ricevuto persino le congratulazioni ufficiali, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rivolto a quel paese che amministriamo anche per te, in occasione della sua visita a Racalmuto, quella del 24 maggio 2009.
    Area di Sviluppo industriale ed area artigianale,i cui adempimenti urbanistici, assieme al piano di recupero del centro storico sono stati approvati dal Consiglio Comunale di Racalmuto, saranno urbanizzate con i relativi lotti assegnati.
    Questo è un fatto storico per Racalmuto.
    Non sto qua ad elencare gli innumerevoli interventi di manutenzione del patrimonio edilizio comunale, vedi scuole, strade, teatro, palazzo municipale.
    Ed ancora qualche imbecille si ostina a dire che non si è fatto niente?
    Basta con le falsità!
    Perchè non dici la verità?
    Le tue valutazioni rasentano la denigrazione e soprattutto sono passibbili di denuncia.
    Che hai capito?
    Mi riferisco alla denuncia riguardante la tua miopia.
    'Ma chi ssì uorbu?'.
    E, soprattutto: 'unni stà?'
    Non ti sei accorto che mentre tu cunti, scusatemi la parola grossa, 'minchiati', stiamo lavorando anche per te che da sempre hai sputato veleno?
    Pace e Bene dal tuo sindaco
    Salvatore Petrotto

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