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di Gigi Scimè
Caro Emilio, con tutto l'affetto che ci lega, purtroppo non tollero il soverchio che diventa soverchieria. Dovreste sforzarvi, se ancora vi è possibile, di pensare che ancora c'è qualche mente pensante a Racalmuto. Basta con questo continuo dire che siete i più bravi e gli unici capaci, anche perché da persone intelligenti dovreste sapere che chi lo dice spesso non ha l'assoluta certezza di esserlo. Salverete il paese da chi? finiamola! Come tanti racalmutesi, non accetto di essere considerato un coglione. Salvarlo da voi stessi che lo avete distrutto? Ma siamo veramente impazziti in questo paese? Credi che basti prendere una calcolatrice per sommare 1.500 voti, senza tener conto delle storie di chi ti starà vicino, a farti assumere i toni di chi non ha avuto gravi responsabilità nel passato? continui ad interpretare questa visione padronale della politica, di chi sceglie il vincere facile sommando i voti dei soliti furbi. Di chi se ne strafotte del paese, di chi utilizzerà quei voti per farsi sistemare qualche parente dal deputato di turno. Nella precedente amministrazione, quando il decoro e la sicurezza civile nelle nostre strade andavano a puttane, il tuo partito ERA LI' al governo della paese. Lo avete strangolato fino allo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Quando i genitori temevano per la droga che girava ovunque, anche davanti le scuole, ERA IL TUO PARTITO AL GOVERNO e da segretario provinciale del PD te ne stavi nelle fresche stanze del potere senza mai dire nulla. Tra le tante strade hai scelto la peggiore. Lo so che non vi turbano le intemerate di Guagliano. Non vi turbavano gli assalti alla dignità delle persone figuriamoci le pretese di Giuseppe Guagliano.
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