lunedì 8 aprile 2019

CARI ELETTORI DI RACALMUTO


Le evidenti incongruenze esplicative che stanno accomunando i candidati sindaci in questi primi momenti di campagna elettorale non devono trarre in inganno. Ciascuno si muove come meglio crede, in naturale simbiosi con il proprio carattere, senza avere – allo stato – minimamente a cuore gli elettori.
C’è chi, con voce poco suadente e il volto tirato, tenta improbabili opere di convincimento, inalberandosi in elucubrazioni in cui neanche lui sembra credere. Altri salgono su impossibili palcoscenici come se un fausto scenario potesse capovolgere ben altre temibili intenzioni. C’è perfino chi forgia e ostenta, comunque vada, sorprendenti capacità di intrattenimento.
Si guarda con eleganza al proprio percorso politico – esibendone con straordinaria generosità gli infiniti meriti, distribuendo a piene mani smisurate quantità di autocompiacimento – e soprattutto a quello degli altri, badando bene di minarne le già precarie connotazioni di coerenza ed onestà (non solo quella intellettuale).
Consiglierei ai cari racalmutesi di restare tranquilli. Non è il momento giusto per scegliere. Verrà il tempo in cui il probabile sindaco si rivolgerà ai cari elettori e, con fare paternalistico, quasi compassionevole,  dirà di votarlo perché è il migliore di tutti mentre gli altri sono il peggio che la storia del paese potrà mai ricordare.
E questa volta parlerà guardando negli occhi, elargendo un primo piano accattivante e persuasivo per nulla aggressivo, anzi docile e premuroso.
Pallottoliere saggio

                                                                                                               

Nessun commento:

Posta un commento