domenica 13 novembre 2016

Racalmuto, Ivana Mantione spiega le ragioni della mozione di sfiducia al sindaco Emilio Messana


Venerdì 18 novembre il Consiglio Comunale di Racalmuto discuterà la mozione di sfiducia al sindaco Emilio Messana, presentata da otto consiglieri di maggioranza. Pubblichiamo l'intervista di Sergio Rizzo  al Presidente del Consiglio Comunale Ivana Mantione, firmataria della mozione di sfiducia al sindaco, andata in onda su TG98 il 12 novembre 2016.

"Si è giunti a questa sfiducia - dichiara Ivana Mantione  - dopo numerose proposte avanzate dalle forze politiche di maggioranza e dei consiglieri comunali firmatari della mozione di sfiducia, con le quali si chiedeva al sindaco un rilancio dell'azione amministrativa, alle quali non c'è stata un seguito positivo da parte del sindaco. Noi consiglieri comunali abbiamo presentato diversi atti di indirizzo: mozioni, interrogazioni, interpellanze ed è strano che i consiglieri di maggioranza presentino  questi documenti, perché solitamente a priori già  la maggioranza dovrebbe dialogare con il sindaco, in essi comunque chiedevamo il rilancio dell'azione amministrativa e chiedevamo anche un'azione del sindaco concreta e diretta a far fronte alle numerose emergenze del paese, però il sindaco non ha tenuto in considerazione nulla di tutto questo. 
Oggi noi ci ritroviamo con molte problematiche che non sono state risolte, molti punti del programma elettorale sebbene siano trascorsi due anni e mezzo dall'inizio del mandato non sono stati affrontate e tutto questo noi lo denunciamo nella mozione di sfiducia che è stata adeguatamente motivata e dalla quale si evince una inefficienza e una inadeguatezza amministrativa ed un ritardo ed una lentezza amministrativa  che da sempre abbiamo denunciato al sindaco, glielo abbiamo ribadito in tutte le riunioni, negli incontri e nonostante tutto il sindaco non ha voluto tenere in considerazione nulla di tutto questo. 
Ed ecco, quindi,  che noi oggi ci ritroviamo in un paese dove c'è  un Piano Regolatore che è fermo, degli Alloggi Popolari che non sono stati assegnati, l'allargamento del cimitero anch'esso ancora fermo, il Teatro Regina Margherita  non è stato riaperto, i costi per le utenze comunali che non sono state ridotte e molte tante altre problematiche che in realtà non sono state affrontate e risolte. Per noi consiglieri di maggioranza firmare la mozione di sfiducia ha significato prendere atto di un fallimento, ed è un fallimento che coinvolge tutti. 
Per questo noi siamo delusi amareggiati e chiediamo scusa ai cittadini però ci siamo sentiti in dovere di fare tutto questo per il senso di responsabilità che abbiamo nei confronti dei cittadini che hanno riposto in noi la loro fiducia". 

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