Giovanni Salvo:
Lodevole l'iniziativa culturale delle tre giornate
racalmutesi dedicate alla lettura delle Parrocchie di Regalpetra. Anche se
spesso, secondo il mio modesto parere, da noi il "desumere"
servirebbe piu' della lettura in scala industriale. "l'Italiano non è
l'italiano, bensi' il ragionare". Stringendo: e' giusto chiedersi a che
serva tutto cio' se poi, in generale, non troviamo corrispondenza
con i nostri comportamenti, conseguenti al grado culturale perseguito.
Utopie?
Dunque serve leggere, anche per strada, se poi l'unico teatro
comunale rimane chiuso? Se il futuro della Fondazione Sciascia viene assegnato
ad un destino altezzoso, miseranente autoreferenziale, che puzza
molto di accentramento e potere. Se leggiamo Sciascia e poi agiamo, in antitesi
rispetto a certi valori , in virtu' della nostra convenienza, anche
economica. La cultura obbliga a dei risultati di coerenza se non vuole apparire
strumento. Pertanto ritengo, al di là del successo o dell'insuccesso di talune
manifestazioni, se non ci si interroga, qualsiasi kermesse rischia
di essere ricordata come una "masturbazione" di massa. Dunque tra un
festival ed un altro serve chiedersi se i risultati sono corrispondenti
alla goduria del momento, fuori dall'atmosfera classico celebrativa dei
circoli, caliginosamente intellettuale, che ritraendoci con un libro o un
giornale in mano ci fa apparire al centro del mondo, illudendo.
Sarebbe certamente utile sviluppare anche questo tema, tale ragionamento, se
vogliamo che la cultura "strapaesana" sia ancora sinonimo di
crescita, di miglioramento, di plus valore, e non si riduca ancora, in
avvenire , esclusivamente esibizione, ostentazione e dunque sfoggio. P.s.
mi scuso, chiedo venia per questa mia entrata a gamba tesa
Rispetto la tua analisi, ma la manifestazione culturale appena conclusa ha portato dei risultati importanti, sul palcoscenico del teatro i ragazzi di Racalmuto, alla fondazione gli alunni spettatori del monologo di Moni Ovadia, il coinvolgimento degli studenti nell'organizzazione La strada della cultura fa sempre bene alla comunità, si deve continuare così. Senza retorica. Un'altra cosa è il dovere di chi occupa ruoli di responsabilità che deve sempre cercare di perseguire quei valori di uguaglianza e giustizia sociale che ritroviamo nel pensiero e nei libri di Sciascia. Ma conoscere e studiare lo scrittore di Regalpetra fa bene ai giovani per crescere liberi nel giudizio, senza dogmi. Sono convinto che più si parla di Sciascia meglio è.
RispondiEliminaE' stata una delle più belle iniziative culturali degli ultimi dieci anni, complimenti agli organizzatori. Speriamo che si ripeta una seconda edizione.
RispondiEliminaIniziativa promozionale di marketing culturale per stimolare l'acquisto e la lettura di libri di Leonardo Sciascia e visitarne il paese di origine e dove ha sede la fondazione a lui dedicata etc etc. Questo è stato lo scopo, almeno spero.
RispondiEliminaCondivido che sia stata una bella iniziativa. Ma pure i complimenti in anonimo?
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