Aurora è la
testimonianza che la forza sta nel cuore e non nei muscoli, che la voce non
esce solamente dalle labbra bensì dall’anima.
Aurora è la bellezza
pura del sole che sorge e la bellezza del cielo che si rispecchia nei suoi
occhioni azzurri che regalano, ogni giorno, amore a chi le sta accanto.
Non è la SMA
(atrofia muscolare spinale, patologia neurodegenerativa, caratterizzata dalla
perdita di motoneuroni inferiori, i cui soma risiedono nelle corna anteriori
del midollo spinale e che si divide in quattro forme: SMA 1, la più severa, il
caso di Aurora; SMA 2, intermedia; SMA 3, lieve e SMA 4 è la forma che sorge in
età adulta) ad impedirle di vivere, di giocare, di studiare, di leggere.
La Principessa
Aurora (così vuol esser chiamata) vive ad Aragona ed è circondata da una
famiglia che la ama tanto, la segue e la sostiene da sempre insieme a tanti
cari amici.
Alfonso e
Antonella, i genitori, hanno seguito il PAPG (Programma di Abilitazione Precoce
dei Genitori) ovvero un protocollo mirato al benessere dei bambini affetti da
SMA, riguardante le problematiche di tipo alimentare, ortopedico, psicologico,
educativo, respiratorio, infettivo -critico, nonché i metodi preparatori atti a conoscere la NIV (ventilazione non invasiva) tecnica
recente applicata ai bambini con malattia neuromuscolare tipo SMA 1, come
Aurora, insieme alla macchina della tosse.
I bambini affetti
da SMA, vanno trattati a pari merito degli altri. E’ giusto precisare che la
loro intelligenza li spinge a raggiungere “l’oltre di ogni cosa e il perché” e
per questo motivo il loro percorso scolastico, ludico, deve affiancarsi, passo
dopo passo, a quello dei compagnetti.
LA SMA TOGLIE LA
FORZA AI MUSCOLI MA NON ALL’INTELLETTO.
Aurora all’età di
due mesiseguiva, con curiosità, i cartoni animati. All’età di due anni, le
prime paroline/simbolo adoperate furono: si, no, ancora e basta. La piccola iniziò
a percepire, giorno dopo giorno, il senso dei simboli PCS, ricavati dal
programma Board Maker (ovvero parole sostituite da figure/simbolo, elaborate
con minuzia dalla mamma Antonella su consiglio di esperti) ed infine, le prime
parole memorizzate tornarono utili tanto da essere inserite al termine di ogni
libro per indicare il prosieguo della lettura o viceversa.
L’impegno di
Antonella maturò fino alla creazione di veri e propri libri di fiabe e favole
tramite l’utilizzo della C.A.A. (acronimo di Comunicazione Aumentativa
Alternativa, un’area della pratica clinica, nata nel Nord America negli anni
’60 e diffusasi ben presto nei Paesi anglosassoni e nel Nord Europa, capace di
compensare la disabilità temporanea o permanente di persone con difficoltà di
comunicazione, tramite l’ausilio di simboli o immagini).
Successivamente
venne etichettata casa con questi simboli e la comunicazione della piccola
principessa migliorò, giorno per giorno.
La prima
comunicazione di Aurora si ebbe a due
anni e mezzo. Una notte, fissando il corridoio, iniziò ad emettere dei suoni…
continuò per due settimane circa, tutte le notti. La madre pensava, volesse
vedere i cartoni ma il motivo non fu tale.
Una sera, mentre
Antonella allietava Aurora con la lettura di una fiaba, quest’ultima iniziò ad
indicare con gli occhi la porta d’ingresso e il buio. La madre non riusciva a
comprenderla e cercò una risposta tramite l’ausilio del carpettone rosso
(raccoglitore di tutti i simboli) che iniziò a sfogliare fino a quando la
piccola sgranò gli occhi sul simbolo del lupo: Aurora voleva dire alla sua
mamma che aveva paura del lupo.
Oggi, tramite la
C.A.A., Aurora riesce a leggere, a comporre le parole e adesso anche le frasi.
Ama la matematica e sa eseguire le divisioni. Ha terminato la seconda
elementare con successo, svolgendo regolarmente le lezioni, le ripetizioni, le
letture e le esercitazioni, sia in classe che a casa attraverso Skype
(specialmente durante i periodi virali perché la patologia non le permette di
frequentare ambienti a rischio influenze) maturando in pieno le sue capacità
comunicative, a pari passo dei compagni.
Questo articolo,
vuole essere un supporto per tutte le famiglie SMA e non: non bisogna
scoraggiarsi, bensì trasmettere sicurezza, forza, dolcezza ad ognuno di loro,
da trattare senza nessun tipo di inferiorità o discriminazione ma con semplice
normalità e tanto amore.
Antonella, mamma
SMA, consiglia di iniziare quanto prima la C.A.A.
Diverse famiglie,
con delle situazioni economiche degradanti, purtroppo non possono permettersi
di seguire i loro figli nei dettagli e ciò non provoca altro che un
indietreggiamento evidente.
Un altro consiglio
è quello di consultarele famiglieche vivono questa realtà ed entrare
nell’Associazione Famiglie SMA o sul gruppo facebook Famiglie SMA,consultare la
pagina “Mamme degli angeli” e cercare un confronto col Presidente Famiglie SMA
Onlus, Daniela Lauro,perché tanto materiale può essere inoltrato e tanti
consigli possono esser preziosi per affrontare tale quotidianità.
Fino a pochi anni
fa, era impensabile che un bambino affetto da SMA 1, potesse superare il primo
anno di vita, ma la speranza, il nostro Dio è più forte di ogni cosa, i
sacrifici dei genitori non sono vani e tanti bambini, come Aurora, grazie a tanti
angeli, vivono ancora oggi.
Valeria Salvo
Emozione infinita.. <3
RispondiEliminaCarissima Valeria Salvo,
RispondiEliminaGrazie per quello che ci dici e per come ce lo dici. di fronte un caso così grave, ci insegni con chiarezza e conoscenza, come dobbiamo comportarci: con dolcezza, con delicatezza, con impegno, con amore, con passione e, soprattutto, con conoscenza del fenomeno.
Ci insegni che AURORA, come tutte le persone che fanno parte della nostra comunità, è una di noi e, pertanto, va guardata come una di noi, con le sue esigenze, le sue affezioni, la sua crescita e i suoi rapporti con altri bambini della sua età.
I genitori Alfonso e Antonella sono ammirevoli per tutto quello che hanno fatto e che fanno per Aurora.
Grazie Valeria. Persone come te sono un esempio per la nostra comunità.
PREV.
Conosco personalmente Antonella e Alfonso e garantisco che sono genitori fantastici. Amano immensamente Aurora che io vidi piccina piccina ma con tanta forza.Aurora ha una forza che da ammirare. E la sua forza è la forza dei suoi genitori. Grande Aurora un bacione
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