Le lettere che hanno portato alla
firma del contratto, nell'aprile del 1955. La corrispondenza per la scelta del
titolo: dagli ipotizzati "Il sale sulla piaga" e "Un paese in
Sicilia" fra il settembre e l'ottobre dello stesso anno fino ad arrivare a
"Le parrocchie di Regalpetra" del gennaio 1956. Ma anche la missiva
di Leonardo Sciascia, quella del 15 aprile del 1956, che racchiude gioia e
dispiacere: "Le parrocchie" erano il libro del mese, alcune
recensioni parlavano di "snobismo letterario" e "distacco".
Tutto l'epistolario fra lo scrittore di Racalmuto, Leonardo Sciascia, e
l'editore Vito Laterza comporrà un libro dal titolo: "L'invenzione di
Regalpetra", che verrà pubblicato ad ottobre, con un prezioso contributo
di Tullio De Mauro. Ad annunciarlo, durante il convegno "Caro Vito, caro
Leonardo ..." che si è svolto sabato sera alla Fondazione Sciascia di Racalmuto,
è stato Giuseppe Laterza, figlio di Vito. Le 36 lettere originali, tutte
dattiloscritte ad eccezione di alcune manoscritte, - che sono conservate alla
Fondazione Sciascia - e le 62 missive in riproduzione anastatica - fornite
dalla casa editrice Laterza - saranno inoltre esposte a Roma e a Bari. Si
creerà così, concretamente, un parallelo fra la capitale, Bari e Racalmuto.
"Questo luogo (riferendosi a Racalmuto ndr.) mi ha ispirato curiosità - ha
detto Giuseppe Laterza - . L'intelligenza nasce in ogni luogo, anche in luogo
difficile come questo! Racalmuto raccoglie una eredità: è luogo di memoria e
porta con se un messaggio universale". "L'idea di realizzare il libro
- ha spiegato Gaetano Savatteri - è nata la scorsa estate quando Giuseppe
Laterza è venuto a Racalmuto ed ha visto le lettere di suo padre custodite
dalla Fondazione". "Vito Laterza ha dato una sferzata fondamentale
all'opera di Sciascia - ha spiegato Salvatore Silvano Nigro - . "Le
parrocchie di Regalpetra" sono nate da una collaborazione sistematica fra
i due, un affiancamento che è durato per tutta la vita di Sciascia che ha
considerato Vito Laterza coautore del libro". "Il rilancio della
Fondazione è il rilancio dell'intero territorio. Abbiamo delle grandi risorse
da sfruttare - ha detto Felice Cavallaro, componente del Cda della Fondazione
Sciascia - e mi riferisco alle miniere di sale che, sul modello portato avanti
da Cracovia, potrebbero diventare un punto di riferimento turistico". Al
convegno è intervenuta anche Monica Morgante dell'Italkali. Proprio il
contributo finanziario dell'Italkali è stato determinate per organizzare la
"Festa della cultura", in occasione del sessantesimo anniversario de
"Le parrocchie di Regalpetra", a Racalmuto. "Rientra fra i
dovere di una impresa - ha detto - dare sostegno culturale ai Comuni. In
Sicilia si parla però poco, si collabora poco, ci si muove poco". Fra gli
sponsor anche il Trame festival di cui è direttore artistico Gaetano Savatteri.
Il sottosegretario di Stato del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della
Ricerca, Davide Faraone, ha garantito "l'attenzione da parte del governo
nazionale per Racalmuto e per l'esperienza di memoria che deve diventare
prospettiva. Chi ha avuto la fortuna e la possibilità di visitare la scuola
dove insegnò Sciascia, questa Fondazione e questo Comune debba essere una
fortuna estesa il più possibile. Questa fortuna va sfruttata anche per
costruire un percorso economico attorno alla figura internazionale di Sciascia.
Io sono a disposizione per costruire un protocollo fra il Ministero, il Comune
e la Fondazione per far venire tutte le scuole d'Italia a visitare
Racalmuto". Racalmuto, oggi, si è, inoltre, trasformato in un grande
teatro a cielo aperto. Per "Racalmuto legge Regalpetra", con la
direzione artistica di Mario Incudine, cento lettori hanno ridato voce, nei
luoghi di Sciascia, allo scrittore. Un'iniziativa per resuscitare l'abitudine
alla lettura. Hanno partecipato anche la banda "Verdi", diretta dal
maestro Francesco Carrara", il coro filarmonico "Terzo
Millennio" diretto dal maestro Domenico Mannella, Lello Analfino, David
Coco, Francesca Incudine, Moni Ovadia e Kaballà. "Questi tre giorni sono
la rinascita della Fondazione Sciascia. Tornano, dopo anni, i grandi convegni
su Sciascia e sulla sua opera, sull'editore nazionale che ha pubblicato
"Le parrocchie di Regalpetra", che gli ha dato il titolo - ha detto
il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana -. La Fondazione torna, dunque a
riprendersi la scena che gli è propria, quella di istituzione culturale in grado
di parlare alla Sicilia e all'Italia". "Mancava un festival legato
alla lettura. Seguendo l'insegnamento di Gesualdo Bufalino che diceva che:
"La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari", a
Racalmuto ecco il primo festival di lettura - ha detto l'assessore alla
Cultura, Salvatore Picone - che diventerà un appuntamento annuale. Sarebbe
entusiasmante, ogni anno, a Racalmuto, rileggere un libro di Sciascia e poi,
magari, associarvi anche una fiera di libri. Ma è comunque dalla lettura che
dobbiamo ripartire".
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