mercoledì 4 maggio 2016

Consiglieri Lista Borsellino, APPELLO AI RACALMUTESI un popolo che non si indigna non ha diritto a lamentarsi!


A due anni dalle elezioni lanciamo ai cittadini  lo stesso identico invito della campagna elettorale. Racalmutesi, giovani e adulti, bambini e anziani, abbiate il coraggio di indignarvi di fronte a tutto ciò che non va. Un  popolo che non si indigna è un popolo morto, e noi ci rifiutiamo di pensare che il popolo racalmutese sia morto.  Perché di fatto non lo è, e lo dimostra quando partecipa attivamente agli eventi locali, o quando ahimè fa il proprio dovere, pagando le esose tasse che gravano pesantemente sulle tasche di tutti.
Un popolo morto che non si indigna e non denuncia, non ha purtroppo il diritto di lamentarsi. Allora, non abbiate timore  di esprimere il vostro dissenso e di denunciare tutto ciò che ritenete errato e ingiusto, dalle piccole cose, che sembrano non avere peso ma che in realtà sono quasi sempre il principio di un fallimento, a quelle più importanti. La politica ha sempre deluso le aspettative del cittadino e purtroppo continua a farlo,  ma non siate stanchi, la vostra pacifica ribellione porterà solo beneficio a tutti. Se i cittadini stanno zitti, sindaco e amministrazione si convincono di fare bene, ma purtroppo sappiamo che non è così,  e la sofferenza aumenta. Denunciate, gridate il vostro disappunto e persino il sindaco ve ne sarà grato, nessuna ritorsione tranquilli! In questi giorni in cui provocatoriamente abbiamo pubblicato foto e denunciato mancanze dell'amministrazione, a parte qualche cittadino, che non avendo timore ha espresso il proprio pensiero pubblicamente, a cui va tutta la nostra ammirazione,  quante telefonate  e messaggi in privato! Grazie per il sostegno, ma quello che chiediamo non sono manifestazioni di consenso alla nostra modesta azione politica, ma il risveglio delle coscienze dei racalmutesi.  Questo in nome di quei CAMBIA-MENTI a cui crediamo ancora. Oggi più di prima.


I Consiglieri della Lista Borsellino 


1 commento:

  1. La sicurezza del potere si fonda sull’insicurezza dei cittadini.

    Leonardo Sciascia

    Ginu...

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