Si è
riunito ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Leonardo
Sciascia, presieduto dal sindaco di Racalmuto Emilio Messana. Presenti
l’Assessore alla Cultura Salvatore Picone, i generi dello scrittore Nino
Catalano e Salvatore Fodale, Felice Cavallaro e Aldo Scimè.
All’ordine
del giorno le annunciate dimissioni del prof. Antonio Di Grado dagli organi
della Fondazione, l’approvazione del bilancio preventivo, la definizione delle
iniziative per il sessantesimo anniversario delle “Parrocchie di Regalpetra”.
Il CdA
ha espresso apprezzamento e gratitudine per l'opera svolta dal prof. Antonio Di
Grado in tutti questi anni e, davanti a una ipotesi non formalizzata di
dimissioni, gli chiede di desistere dall'idea di lasciare l'incarico finora
ricoperto e di assicurare la sua partecipazione ad un rilancio delle attività
culturali della Fondazione anche in vista delle iniziative legate al
sessantesimo dalla pubblicazione delle “Parrocchie di Regalpetra”, che si
terranno a fine maggio.
Il
dibattito innescato dalle dichiarazioni di Di Grado, in alcun modo mette in
discussione l'impegno del Comune di Racalmuto e degli eredi di Leonardo
Sciascia a sostenere e a rilanciare la Fondazione.
Al di là
dei commenti e delle dichiarazioni contano i fatti.
Gli
eredi di Leonardo Sciascia, come testimoniano i risultati conseguiti dalla
Fondazione Sciascia - tra le istituzioni culturali più prestigiose del panorama
culturale - sono fermi a sostegno della Fondazione, profondamente legati a
Racalmuto, ai suoi luoghi, alle sue tradizioni.
Lo
stesso Fabrizio Catalano, nipote dello scrittore, è stato apprezzato Direttore
Artistico del Teatro Regina Margherita di Racalmuto. La sua preoccupazione
sulla tutela e sulla necessità di una continua fruizione del prezioso
patrimonio donato dal nonno e dai familiari dello scrittore è condivisa
dall’intero CdA, nella convinzione di dovere sempre più radicare le iniziative
della Fondazione allo sviluppo del territorio e della stessa Racalmuto.
Il
Comune di Racalmuto, nonostante sia in riequilibrio finanziario, ha deliberato
un contributo di diecimila euro, ha appaltato i lavori di rifacimento del
prospetto della sede della Fondazione, ha sollecitato e ottenuto il
finanziamento per la messa in sicurezza del costone sottostante, ha stanziato
le somme per la sistemazione della strada che conduce alla sede Fondazione.
La
preoccupazione per la contingente crisi finanziaria è condivisa dagli eredi di
Leonardo Sciascia e dal Comune di Racalmuto.
Per
farvi fronte il CdA valuterà il coinvolgimento di sostenitori pubblici e
privati.
Infine, è stato approvato il bilancio di previsione del
corrente anno.
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