PROPOSTA
DI DELIBERAZIONE REDATTA AI SENSI DELL’ART.53 DELLA L. 142/90
COME RECEPITA DALLA
R.S. CON L.R. 48/91.
PROPONENTI: Consiglieri Comunali di Maggioranza.
Oggetto:
Rinuncia gettoni di presenza dei
consiglieri comunali, indennità di funzione del presidente del consiglio e
rimborsi ai datori di lavoro.
PREMESSO:
Che in data 25 maggio 2014, si sono svolte
nel Comune di Racalmuto le consultazioni elettorali per l’elezione del Sindaco
e del Consiglio Comunale, i quali si sono regolarmente insediati nella seduta
del Consiglio Comunale dell’ 08 giugno 2014;
Che con
L.R. n. 30/2000 e S.M.I sono
stati individuati i criteri con cui determinare le indennità di funzione del
presidente del consiglio e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali
nonché il rimborso ai datori di lavoro pubblici e privati per le assenze dal
servizio dei lavoratori da parte
dell’ente presso cui svolgono funzioni pubbliche;
Che con
decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 19 del 18 ottobre 2001 sono
state determinate le misure minime delle indennità di funzione e dei gettoni di
presenza degli amministratori locali;
Visto l’art. 82 del D. Lgs. 18 agosto 2000
n. 267, che ridefinisce la disciplina degli amministratori locali, delineando
un nuovo sistema di riferimento per la determinazione delle indennità di
funzione e dei gettoni di presenza degli amministratori locali;
Vista la deliberazione n. 1/2013 della Commissione
Straordinaria in funzione di consiglio avente per oggetto: Approvazione piano
di equilibrio finanziario pluriennale, ai sensi dell’art. 243 bis del d.lgs n.
267/2000 introdotto dal decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 convertito con
legge n. 213/2012 che tra le misure di riequilibrio finanziario dell’ente
prevede : Misura 6. Azione 10 – Adeguamento ai minimi di
legge della indennità di carica di Sindaco, Giunta e consiglieri;
Rilevato che l’indennità di funzione del
Presidente del Consiglio Comunale ed i gettoni di presenza dei consiglieri sono
determinati dal Consiglio Comunale;
Considerato che la funzione del presidente del
Consiglio Comunale e dei consiglieri debba essere svolta con spirito di
servizio ed abnegazione per il raggiungimento del bene comune;
Considerato che nel corso
della campagna elettorale i candidati
della lista “Emilio Messana Sindaco di Racalmuto” si sono impegnati a
ridurre il costo della politica anche mediante la rinuncia ai gettoni di
presenza per le sedute del consiglio comunale
e all’indennità di funzione del presidente del consiglio e ad ogni altro emolumento compresi i rimborsi
ai datori di lavoro pubblici e privati per le assenze dei lavoratori che
svolgono presso il comune funzioni pubbliche;
Ritenuto doveroso, pertanto, nell’attuale fase congiunturale e
comunque per un periodo che non va oltre l’approvazione del bilancio di
previsione del prossimo esercizio finanziario, deliberare la rinuncia
all’indennità di carica del Presidente del Consiglio Comunale e dei gettoni di
presenza dei consiglieri comunali; destinandone le economie derivanti e al
finanziamento di attività e servizi di natura sociale in favore della
popolazione, in progetti assistenziali, culturali o in opere
pubbliche;;
Ritenuto che la funzione
di amministratore comunale debba essere svolta con serietà, impegno e
responsabilità al servizio della cittadinanza
per il raggiungimento del bene comune, tenendo conto del contesto
sociale, economico, occupazionale e del carico tributario sopportato dalla cittadinanza senza atteggiamenti demagogici e populistici;
Visto l’art. 19, comma
5, della L.R. 30/2000 e S.M.I. che prevede
che le indennità di funzioni e i gettoni di presenza possono essere
diminuiti con delibera rispettivamente di giunta o di consiglio;
Tutto quanto premesso e
considerato;
Vista la L.R.
30/2000;
Visto il Decreto del
Presidente della Regione Siciliana del 18 ottobre 2001, n. 19;
Vista la L.R. n. 22
del 16 dicembre 2008;
Visto lo Statuto
Comunale;
SI
PROPONE
1. Rinunciare,
tenuto conto dell’attuale fase congiunturale e comunque per un periodo che non
va oltre l’approvazione del bilancio di previsione del prossimo esercizio
finanziario, a percepire l’indennità di funzione destinata al Presidente del
Consiglio Comunale ed i gettoni di presenza
in favore dei consiglieri comunali per la loro partecipazione alle
sedute del Consiglio Comunale;
2.
Di convocare le sedute del consiglio comunale e
delle commissioni consiliari dopo le ore 19,30 in modo da consentire, nella
generalità dei casi, ai lavoratori dipendenti di potere svolgere regolarmente
le attività lavorative senza che il comune debba rimborsare i datori di lavoro per
le assenze derivanti dalla partecipazione ai lavori del consiglio o delle
commissioni;
3.
destinare
le economie derivanti dalle suddette rinunce al finanziamento di attività e
servizi di natura sociale in favore della popolazione, in progetti
assistenziali, culturali o in opere pubbliche.
I Consiglieri Comunali Ivana Mantione, Giuseppe Guagliano, Salvatore Maniglia, Sergio Pagliaro, Marilena Piscopo, Maria Morgante, Carmelisa Gagliardo, Morena Mattina, Vincenzo Mattina, Marcello Tufarulo
I Consiglieri Comunali Ivana Mantione, Giuseppe Guagliano, Salvatore Maniglia, Sergio Pagliaro, Marilena Piscopo, Maria Morgante, Carmelisa Gagliardo, Morena Mattina, Vincenzo Mattina, Marcello Tufarulo
La rinuncia ai gettoni di presenza da parte dei consiglieri comunali, e alla indennità di funzione da parte del presidente del consiglio comunale può essere considerata un atto degno di qualche apprezzamento, anche se di lievissima entità politica. Il compito del consiglio comunale è ben diverso e di livello certamente superiore. Principalmente consiste nell'analizzare le situazioni locali e, soprattutto, nel proporre iniziative concrete tendenti a stimolare, favorire, realizzare attività capaci di migliorare il livello della nostra comunità.
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Non è l'indennità di carica il problema del nostro paese. Se amministratori e consiglieri lavorano per il bene della Comunità essendo anche retribuiti che ben venga. Daccordo con il Sindaco Messana quando dice che la Politica è diligenza, rettidune ed onore, sacrificando gli interessi. Se effettivamente, tutti loro, stanno tenendo questo profilo, allora la retribuzione è sacra. Semmai è stato sbagliato aver sbandierato durante la campagna elettorale di rinunciare alle retribuzioni. Io, non l'avrei mai fatto, perchè si deve pur tirare avanti la carretta. A meno che non si è benestanti....-...
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