L'ultimo libro di Carmelo Sciascia "Note 2013", una raccolta degli interventi di Sciascia su Libertà. Pubblichiamo la prefazione al libro di Stefano Pareti.
di STEFANO PARETI
Diciamoci la verità: le pagine delle opinioni e dei commenti che ogni giorno compaiono su Libertà sono tra le più frequentate dai lettori. Sono una palestra di idee e di confronto che porta un valore aggiunto al giornale. Carmelo Sciascia ne è una delle presenze più assidue e motivate, spesso ritroviamo la sua firma nelle pagine della Cultura. Ha molto da raccontare e da segnalare, una sentinella che richiama l'attenzione del lettore su temi che rischiano l'oblio o l'indifferenza.
Personalmente lo leggo volentieri perché so che non mi deluderà mentre si destreggia con eleganza tra letteratura, cinema, costume, politica, musica e… la Sicilia.
Sì, perché Carmelo è orgogliosamente siciliano, ma ormai anche piacentino, visto che è tra noi da più decenni.
Penso si possa dire che abbia ben assimilato la lezione rigorosa e volterriana di Leonardo Sciascia, fondata sulla laicità e sulla ragione. Carmelo non punta solo al cuore del lettore, ma anche alla sua testa, sospingendolo verso un uso costante della razionalità. I suoi scritti per Libertà qui raccolti potevano essere tranquillamente pubblicati su testate a maggior diffusione e rappresentano un arricchimento sia per il nostro quotidiano che per i lettori: Carmelo rende un servizio alla nostra comunità.
E' insomma un uomo di cultura raffinata, quella cultura che è parte integrante della civitas piacentina, una società non priva di fragilità e problemi.
Ad essi gli interventi di Carmelo offrono la sponda per una analisi culturale e sociale che aiutano nella navigazione a vista nelle acque agitate in cui siamo costretti.
Questa raccolta ripercorre un anno di vita culturale piacentina e nazionale: un ricordo, un incontro, una segnalazione, una mostra d'arte, una novità editoriale o musicale, una riscoperta da salvare, un film da non perdere, i nuovi fenomeni sociali e letterari.
Carmelo è scrittore e giornalista luminoso, colto e brillante. Il suo stile è sempre chiaro e preciso. Per concludere, voglio ricordare una acuta affermazione che a Carmelo si attaglia, tratta dal romanzo "La strega e il capitano": «Poiché nulla di sé e del mondo sa la generalità degli uomini, se la letteratura non glielo apprende».
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