mercoledì 20 novembre 2013

Rendete questo paese libero (Serafina Macaluso)

Chiunque voglia guidare noi tutti deve essere libero. Deve mettersi nelle condizioni di poter lavorare liberamente e con passione. Per libertà intendo che,devono essere distrutte quelle catene costruite con le maglie del tornaconto,della corruzione,dell'indifferenza nei confronti dei cittadini.
Un paese diventa libero solamente quando ognuno di noi può dire ciò che pensa,senza interferenze, e agire onestamente senza sviamenti.
un paese libero dalla povertà,dove ognuno di noi può tornare a casa soddisfatto delle proprie fatiche, perché ripagato.
Un paese libero dalla corruzione,dove le nostre coscienze sono più forti di qualsiasi somma di denaro.
Libero dall'indifferenza,dove la classe politica soddisfi i nostri bisogni,rispetti i nostri diritti e perché no che abbia rispetto dei sogni di questi giovani.
Libero dai falsi moralisti,sarebbe bello se i fatti rispecchiassero le belle parole.
Libero dalla mafia,nessuno deve morire ,soffrire o AVERE PAURA di questa grave piaga.
E a chi pensa che sto chiedendo troppo,che questo succede nelle favole,sappiate che vi sbagliate ,sto solo chiedendo che vengano rispettati i nostri diritti.
Invito gentilmente a chi voglia mettersi alla guida di noi tutti,di non farlo se non si reputa capace di soddisfare queste nostre esigenze di legalità. Invito inoltre a spogliarsi da ogni cattiva intenzione.
Nessuno deve più togliere risorse a noi e a questo paese, adesso bisogna dare e fare.
Noi racalmutesi abbiamo avuto pazienza, adesso vogliamo essere ripagati con l'ONESTA', IL LAVORO E UN VERO INTERESSE nei nostri confronti.
Basta comizi, parole, critiche e insulti. Passate all'azione, aspettiamo da anni solamente questo...
Rendete il nostro comune, una casa per tutti e il vostro lavoro uno spiraglio di luce per noi .
Rendete questo paese libero, saremo liberi tutti e anche voi.
Chiedo gentilmente di astenersi dalle prossime elezioni.perditempo,"uomini d'onore",quaquaraquà , e tutti quelli che sulla nostra onestà ci vorranno solamente "mangiare". Grazie.

Serafina Macaluso

1 commento:

  1. Carissima Serafina Macaluso.
    L’ammiro molto per quello che dice. Perché lo dice con sincera foga, con piena convinzione, con invidiabile entusiasmo, e, perché no, con orgogliosa rabbia.
    È giusto che chi vuole mettersi alla guida di noi tutti deve essere libero, intendendo per libertà “la distruzione di tutte quelle catene costruite con le maglie del tornaconto, della corruzione, dell’indifferenza nei confronti dei cittadini”.
    È giustissimo che sia libero “dai falsi moralisti, dalla mafia e rispetti i diritti dei cittadini. Si renda libero questo paese per essere tutti liberi”
    Infine, Lei invita chiunque voglia mettersi alla guida di noi tutti a passare all’azione.
    MA PER FARE CHE COSA ? Rendere tutti noi liberi ? liberi di dire tutto quello che si pensa ? Oppure fare qualcosa che possa tornare a vantaggio di tutta la Comunità ?
    Ma per fare QUALCOSA prima di tutto bisogna definire questo “Qualcosa”. Cioè bisogna spiegarne la consistenza, le finalità e la realizzabilità. In altri termini, bisogna preparare un progetto da portare avanti e questo progetto non può essere il frutto di una sola persona, ma la sintesi laboriosa ed elaborata di più persone o di più gruppi di persone che deve sfociare in un progetto finale condiviso e approvato.
    Per concludere, la libertà invocata è importantissima, ma chiaramente insufficiente per portare avanti le sorti di un paese.
    Infine, la LIBERTÀ individuale a un certo punto deve lasciare il passo alla necessaria e indispensabile NON LIBERTÀ individuale, nel senso che se un progetto utile alla comunità viene approvato in sede istituzionale, non si può invocare la libertà di non portarlo avanti.
    Per concludere, la scelta dei nostri rappresentanti deve tenere conto di alcuni valori fondamentali: la volontà di alzare lo sguardo dalla punta delle proprie scarpe e di guardare lontano, la competenza nell’individuare i problemi, la capacità di progettarne la soluzione, il rigore morale nel comportamento e nelle iniziative che intraprende e la convinzione di volere fare “crescere” la comunità di cui fa parte. Ovviamente è assolutamente indifferente la lunghezza delle scarpe , il colore dei capelli, il tono della voce, il sesso di appartenenza e la via di abitazione.
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