Ciao Peppe, i ragazzi dell'oratorio della Chiesa Madonna del Rocca

Serafina Macaluso e i ragazzi dell'oratorio ricordano Giuseppe Noto Campanella morto a causa di un terribile incidente stradale

 mentre si recava a lavoro

Scrivo solo ora perché volevo convincermi che non fosse vero, parlo non solo a nome mio ma a nome di quanti un minimo ti abbiano conosciuto. Ricordo con tenerezza il periodo dell'oratorio della chiesa Madonna della Rocca,quando tu di quel nido per ragazzi ne eri il custode. Ti vedevano sempre lì su quella terrazza,con quel mezzo sorriso e quell'aria serena di chi dalla vita aveva avuto tutto,mai una volta arrabbiato mai scortese.

Te ne stavi con noi li seduto sui gradini e ascoltavi i nostri discorsi da ragazzini e tu eri l unico adulto ammesso ad ascoltare. Come il più paziente dei padri stavi dietro le nostre marachelle e a non avendo il coraggio di rimproverarci ridevi con noi e basta,ci reputavi divertenti. Le sera d'inverno in cui pioveva noi giocavamo sotto l'acqua rientrando in chiesa i nostri piedi lasciavano le piccole impronte tu mai arrabbiato ci guardavi con pazienza ci ammonivi ma con dolcezza e lì nasceva quel mezzo sorriso che sempre ti portavi addosso. Era per noi dolce routine. Per noi la frase "C'è Peppe" voleva dire che l'oratorio era aperto e che tu potevi giocare con noi. A volte ti vedevamo lì un po in disparte con la tua sigaretta e io pensavo che avevi proprio l'aria di un grande guardiano,e un grande guardiano non può andarsene via così. Ricorderemo per sempre il tuo sorriso,la tua aria pacata,la tua pazienza,quel senso di serenità che davi scambiando con te due parole.  Ma la verità è che mai nessuna parola potrà veramente descrivere la persona meravigliosa che sei .... non bastano le parole. A me piace pensarti ancora lì su quella terrazza che aspetti noi ragazzi come un tempo,per giocare.

CIAO PEPPE, dai RAGAZZI DELL' ORATORIO...