martedì 24 luglio 2012

Ricominciamo con Gaetano, Felice e tutti gli altri protagonisti per una nuova stagione Racalmutese

Oggi ho partecipato come blogger accreditato (vero !) a tutte le fasi della lunga mattina per vedere ed ascoltare i ministri e tutto il resto; Fondazione Sciascia e Teatro con Ficarra e Picone. Siamo abituati a queste visite importanti, ringrazio i giornalisti racalmutesi che fanno da gancio in modo particolare Felice Cavallaro e Gaetano Savatteri. Non dico questo perché hanno citato il blog Regalpetra libera nel periodico Malgrado tutto, uscito per l'occasione. Ma lo penso veramente, andando in contrasto qualche volta con qualche mio amico.  Racalmuto ha bisogno di Felice e di Gaetano; ma da soli non si va da nessuna parte. Bisogna ricucire i rapporti con tutte quei cittadini "normali" che ogni giorno si confrontano con la quotidianità. I dissapori non aiutano. Serve una nuova stagione di riconciliazione e di crescita complessiva della comunità. Racalmuto è un paese ricco di organizzazioni culturali e sociali che lavorano spesso in sordina, ma ci sono.

ARCI, PRO LOCO, CENTRO STUDI REGALPETRA, SCOUT, GREST, CENTO MANI PER LA COMUNITA', RAKAL MAUT, ASSOCIAZIONI MUSICALI, CORO TERZO MILLENNIO e tante altre ancora. C'è il fermento delle chiese, una scuola con insegnanti molto attivi preoccupati del futuro dei ragazzi racalmutesi.
Racalmuto c'è!
Sergio Scimè, blogger

14 commenti:

  1. Perchè, come tu (Sergio)sostieni, Racalmuto avrebbe bisogno di Felice e di Gaetano? Perchè, se non ci fossero loro due(i "ganci", come tu li hai definiti), Racalmuto apparirebbe come un paese incapace di rinunciare a "benefattori" esterni che sposano la sua causa e si prestano a intermediazioni tra la comunità locale e il potere? ...Devo pensare che avevo ragione quando, in tempi non sospetti, avevo definito "sceriffi" i commissari straordinari, altezzosi, formalisti, chiamati a redimere un paese di serie B; questi tre sceriffi si sono subito distinti per la altezzosità con cui hanno rifiutato ogni appraccio con la "base", con i semplici cittadini: niente colloqui, niente udienze, niente saluto. Ma, a quanto sembra, udienze, colloqui e saluti (cordiali) sono riservati a pochi cittadini di serie A: Felice e Gaetano. Racalmutesi di serie A; ma che non vivono a Racalmuto. Insomma, non-racalmutesi, ma di serie A (!). Beneffattori che hanno a cuore le sorti di questo irridemibile paese.
    Bene! ...fuor da ogni ironia, dico a gran voce che non so cosa farmene di sceriffi ministeriali, di ministri in visita "di pietà" con valige piene di nulla e, soprattutto, di benefattori-ganci cittadini-non-racalmutesi di serie A. Racalmuto, attraverso le visite dei ministri e attraverso le mediazioni esterne dei giornalisti-ganci-non-racalmutesi, non viene gratificata; viene mortificata! Come si fa a non percepire questa differenza!!??.
    LILLO FARRAUTO

    RispondiElimina
  2. Ma Gaetano e Felice avallano un giornale che enfatizza ciò che i suoi redattori o i loro amici portano avanti e censurano o ignorano quello che fanno gli altri: sono e sono stati sempre esclusivi, non inclusivi. Come si fa a iniziare da loro?

    RispondiElimina
  3. per me si è racalmutesi sempre (a Racalmuto, in Canada, a Milano, a Roma, a Vicenza; a Regalpetra, ovunque) sinceramente apprezzo il lavoro dei due giornalisti e di tanti altri Racalmutesi noti e non noti che vivono e non vivono in paese, questo poco importa, ma si sbracciano per fare qualcosa di positivo. Bisogna agire e loro questo secondo me lo stanno facendo, dimostrandolo. Domani, penso e spero che i miei figli continueranno ad amare il paese perché ha saputo reagire alle prepotenze politico mafiose di quei pochi che hanno tentato di imprigionare un'intera comunità. Io ci credo nel futuro, sono molto ottimista.

    RispondiElimina
  4. ....ma il paese non sa reagire all'atteggiamento "esclusivo" (che esclude, appunto) dei tre sceriffi e dei loro mandanti che mai si degnano di prestare attenzione alle basse sfere della società locale. Notabili e giornalisti esterni, invece, trovano facilmente accoglienza. Vuol dire che sceriffi e "stampa" non-libera (....) dovranno guidare questo paese. Bene. Io, così, non riesco ad insegnare ai miei figli l'amore per un luogo che di "libero" non ha proprio nulla. Sono molto pessimista (e non potrebbe essere altrimenti, in coerenza con le idee politiche che ho sempre professato: idee che provengono da convinzioni profonde, non da istruzioni ministeriali o da linee di redazione di giornale). Ciao Sergio.
    LILLO FARRAUTO

    RispondiElimina
  5. Caro Sergio, ricordati, e non è un demerito, che un blog è una sorta di diario in pubblico on line (Virttorini lo ha fatto cartaceo) ovvero un luogo virtuale di memoria e di riflessione, non è un giornale e tu non sei un giornalista, sei un blogger. Invece,
    i giornalisti riportano per mestiere gli accadimenti rispettando la linea editoriale del giornale che li stipendia, chi giornalista non è riflette liberamente su quei fatti e ne rivela la trama sottostante approntando una sorta di segnaletica, dopodiché ciascuno è libero di seguire l'indicazione che vuole, se poi, nonostante un segnale di strada interrotta, uno prosegue lo stesso e va a ruzzolare in qualche scarpata "ddra sutta a pinninu", non dia colpa alla segnaletica se si sfracella la testa!
    Il tuo blog fino ad un certo punto, mentre era in auge la vecchia politica, ha svolto egregiamente il suo ruolo di blog, ha piazzato la sua segnaletica sovrapponendola a quella ufficiale, ha rappresentato uno spazio di libertà per riflettere su quello che stava avvenendo a Racalmuto negli ultimi anni, perché appiattirlo ora alle politiche e ai giochetti altrui? (Pensando che siano e saranno semplicemente altrui). Vale per tutti: può dire che amerà il paese nel futuro soltanto chi ha dimostrato di averlo amato nel passato in tutte le sue espressioni, anche in quelle più umili e non soltanto nei dì di festa, in occasione di passerelle strategiche, di misfatti eclatanti o di funerali importanti o per gestire direttamente o indirettamente questo o quel contenitore culturale.
    P.S.
    Altre mie riflessioni integrative le potrai leggere nel post "Né cinici né spirtuna" pubblicato sul blog Castrum Racalmuto Domani
    Cordialmente, come sempre, Piero Carbone

    RispondiElimina
  6. LILLO FARRAUTO ha esternato in maniera asettica ciò che Racalmuto sta vivendo. la penso proprio come lui. il popolo dovrebbe reagire
    VINCENZO MANIGLIA

    RispondiElimina
  7. Caro Vincenzo il popolo ha giustamente reagito durante la passata amministrazione quando il degrado era palese a tutti. Adesso siamo nella fase "costruens" ognuno di noi faccia quel che può. Sono due anni di commissariamento non una vita, la responsabilità di tutto quello che non si è fatto o è stato fatto male va attribuito a chi ci ha amministrato nel passato.

    RispondiElimina
  8. Caro Piero io scrivo quel che vedo. Demolire non aiuta, dobbiamo, ognuno per quel che può dare al paese, senza nulla pretendere. In questo momento sono certo della grande moralità di chi è attore di questa nuova stagione, credimi non è poco.

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. complimenti per la censura del commento!

      Elimina
  10. c'erano pure ex consiglieri sciolti per mafia in teatro. EVVIVA LA NOVITA^

    RispondiElimina
  11. Bravo Sergio, finalmente hai capito da che parte stare, compimentoni.

    RispondiElimina
  12. Avrei anch'io da ridire in merito all'operato dei cosiddetti " sceriffi ;" credo che sia ancora presto per giudicarli.La domanda che invece sgomita per trovare per prima una risposta è questa: esistono convinzioni profonde che permettono di criticare ( ora !) i benefattori esterni e gli sceriffi e di non dire nulla (allora !)riguardo ai malefattori interni e ai delinquenti che hanno spinto il paese verso il dirupo? se le ideologie non patissero il singhiozzo, forse il nostro paese non sarebbe, come sostiene Lillo Farrauto, così irredimibile.

    RispondiElimina
  13. quando parliamo dei poteri occulti della fondazione sciascia di racalmuto e della loro gestione dei fondi pubblici?

    RispondiElimina