Arrivo alle 10,55 circa. Il Ministro scende dall'auto davanti al portone del municipio di Racalmuto, sale le scale ed entra in quella che è stata fino a qualche giorno fa l'aula del consiglio comunale sciolto per infiltrazione mafiosa.
Dentro c'erano i rappresentanti delle forze dell'ordine, della magistratura, il vescovo, il prefetto di Agrigento, i tre commissari prefettizi che guideranno per 18 mesi il comune e i redattori di "Malgrado Tutto".
Non c'era nessun altro, qualcuno ha provato ad entrare ma è stato allontanato dalla polizia.
"Scusi, non può entrare. Mi dispiace."
Un incontro a porte chiuse. Fuori dall'aula anche l'ex commissario straordinario dott.Petralia. Un commissario che per cautela ha fatto poco in questi mesi, quasi nulla.
L'ingresso del ministro ha dato la sensazione di un "Colpo di Stato" in un comune dove la ragione si è persa. Tutta gente in divisa con altrettanti uomini della polizia in borghese. Insieme al ministro entra il prefetto che guiderà il comune: Gabriella Tramonti. C'è molto lavoro da fare.
Democrazia sospesa, a tutela della legalità.
Le frasi dette nell'aula consiliare:
"Siamo qui per portare legalità e giustizia. Siamo qui per fare pulizia e riportare democrazia in un paese vittima di imbrogli amministrativi e di infiltrazione mafiosa dentro l'istituzione".
I cittadini racalmutesi in gran silenzio accolgono il ministro, quando si affaccia dalla chiesa Madre nel corso di via Garibaldi per vedere la statua di Sciascia. Un'atmosfera molto diversa rispetto a quando a far visita era stato il Presidente della Repubblica Napolitano.
Un silenzio che assume una pluralità di significati.
Un aiuto nell'interpretazione del silenzio.
Ognuno sceglie l'opzione più confacente.
Opzione n. 1 : Il silenzio di un bambino che ha fatto una monelleria.
Opzione n. 2 : Il silenzio di una comunità cosciente e rispettosa della decisione ministeriale.
Opzione n. 3 : Il silenzio di una comunità stanca dopo anni di ingiustizie.
Le parole del Ministro: "Privare un comune di eleggere i propri rappresentanti è una forzatura, da questa forzatura rinascerà il paese". Speriamo.
In auto blu, con il lungo seguito di polizia e carabinieri, visita alla sede della Fondazione Sciascia.
Lì, il discorso si fa molto lungo.
Blog REGALPETRA LIBERA
blogger Sergio Scimè
il giorno della liberazione. TUTTI A LA MAISON, tutti a la casuzza con le mogli e i figli. W la libertà e la democrazia. W la Repubblica.
RispondiEliminaMi ha fatto senso vedere qualche consigliere comunale attendere il Minisro davanti al municipio con il vestito della domenica e con aria sorridente !!!!!! diro' di piu',tentavano addirittura di intrufolarsi dentro al comune seguendo il corteo ministeriale....MA si puo' essere cosi IGNOBILI... lupi vestiti da pecore. Non si crede hai propri occhi dopo anni di nefandezze... non dimettendosi nemmeno di fronte all'irreparabile hanno la faccia tosta di mettersi ancora in prima fila (come nelle processioni)!!!!!!!.............E la gente onesta a lavorare con il marchio addosso di appartenere ad un paese che ha subito la piu' grave calamita' avvenuta mai nei suoi secoli di storia......VOTATELI GENTE... VOTATELI DI NUOVO A TEMPO DEBITO...CHE SCHIFO.......
RispondiEliminaPerchè pochi racalmutesi presenti e silenziosi!
RispondiEliminaCaro Sergio,l'interpretazione è una!come al solito i racalmutesi sono stati allontanati dalle "istituzioni",sempre per colpa di chi ha organizzato il cerimoniale (sempre le stesse persone).
Inoltre,avvicinarsi al Ministro,solo per salutarla o dialogare con Lei era impossibile per lo spiegamento di forze.
Chi ha potuto avvicinare il Ministro,sono stati solo i soliti,coloro che vengono a Racalmuto per mettersi in mostra durante certi "eventi" e poi non fanno altro che denigrare Racalmuto e i Racalmutesi,inutile fare nomi tu li conosci molto bene.
Sergio, tu hai sempre detto,tutti insieme dobbiamo farcela,siamo noi responsabili del nostro futuro.
Non vero, perchè tu per primo lasci fare a questi individui e non ti ribelli?
Nessun cerimoniale. L'insediamento dei tre commissari è stato organizzato dallo Stato direttamente nella persona del prefetto Ferrandino. Nella poltrona più alta c'era il Ministro, Lei presiedeva quell'incontro. Leggendo alcuni commenti noto che c'è tanta ignoranza in materia. Il Ministro era a casa sua dentro il comune. Dal momento della firma del Decreto del Presidente della Repubblica, tutte le cariche istituzionali decadono, da quella data i tre commissari prefettizi hanno pieni poteri. Nessun passaggio di consegna è necessario. Qualcuno continua a fare finta di non capire, cercando polemica sterile.
RispondiElimina..e così, la "gratificazione" è arrivata! In piazza, questa mattina, auto blu, prefetti in blu, generali in blu, prelati in blu, sindaci in blu, giornalisti blu (la particella "in" qui è superflua), gorilla in blu, e anche qualche scimmia (in blu, ovviamente), bimbi (blu) con bandierine (blu) (..manco stesse passando la madonna..) accompagnati da adulti (blu e in blu) in trepida attesa di una benedizione (blu) che non è arrivata, strisce pedonali blu, e finalmente la ministra (blu, in blu e sul blu).
RispondiEliminaTre sole cose erano grige, ..grige scure, scurissime: il cielo, la statua di Sciascia e la mia faccia.
Lillo Farrauto
...io non sono iscritto al blog, quindi tecnicamente devo usare "commenta come ANONIMO". Ma in fondo al testo che scrivo metto con chiarezza la mia "firma", LILLO FARRAUTO.
RispondiEliminaMi chiedo perchè anche gli altri non facciano lo stesso: criticare è una libertà per tutti; farlo assumendo la piena paternità delle critiche è un "dovere morale". Questo penso; e questo rilevo.
LILLO FARRAUTO (..appunto).
Caro Sergio, io sono ignorante, ma tu sei molto furbo e un gran"Politico", con la P maiuscola, giri e rigiri ogni risposta come i vecchi politici.
RispondiEliminaInfatti non hai risposto a nessuna delle mie domande che tu hai capito bene!
Resta solo una cosa, per un giorno lo Stato ha speso un mucchio di Euro per fare passeggiare il Ministro e le forze dell'ordine a Racalmuto....