Complimenti a Sergio ... Tucidide l'avrebbe promosso a pieni voti: sa parlare e sa essere "conciso". Un rammarico per me che mi si accusa nel sito di Sergio di incomunicabilità, e concordo essendo un frequentatore di Camus e di Sarte. Sia chiaro che a me di fare la lavandaia non mi garba troppo, amando non solo Racalmuto ma anche i racalmutesi che seguo, nella mia ultratrentennale ricerca storica, da 10 mila anni ad oggi, sino a questa candidatura nel partito di Azzurra del caro amico Sergio Scimé. Sbaglio a debordare dagli auspicati limiti dei "commenti" ma questi sono una ghiotta occasione per eludere superflue censure. Non convincerò i cari "anonimi" ma riesco a sensibilizzare espressioni nazionali dei partiti (cose orrende come si sa, ma senza di loro non c'è democrazia) per scongiurare immondi inciuci, almeno a Racalmuto.Calogero Taverna
sergiù non hai nemmeno la stoffa per fare il politico altro che sindaco..perfino le telecamere ti imbarazzano...lascia stare ..sei una persona vera e sincera nnon ti sporcare ...sprecheresti solo il tuo tempo candidandoti... goditi la famiglia e fottitene dei problemi di racalmuto.
se vuoi convincerci a votarti perchè non cominci ad utilizzare il tuo blog per descriverci nei dettagli pratici come risolveresti tu Sindaco ogni singolo problema di Racalmuto? Siamo stanchi di sentirti dire che sei disponibile a candidarti (sapessi quanti altri racalmutesi lo sarebbero pure) e che per Racalmuto ci vuole un lavoro di squadra: perdonaci, ma queste sono parole che si sono sempre sentite in campagna elettorale. Vogliamo proposte concrete, lo sappiamo che sei disponibile e non vedi l'ora di fare il Sindaco, ma questo poco ci interessa. Cordialmente Uno dei tanti Racalmutesi che andranno a votare.
... condivido il principio che oltre ad elencare i problemi bisogna proporre le soluzioni alla gente. Ma qualcuno è nuovo come lettore del blog ma trova, se vuole, le tante proposte e idee sviluppate nella rete di regalpetra libera, ma continueremo nei prossimi giorni ad affrontare temi importanti come l'istituzioni di servizi di aiuto sociale per le famiglie in difficoltà. Non ho capito se l'anonimo sopra voleva fare un complimento o il contrario dicendo che non ho la stoffa di politico, certamente sono una persona libera di esprimere il mio pensiero come d'altronde tutti, penso che Racalmuto ci appartiene e tutti dobbiamo contribuire con responsabilità e con la buona politica per un NUOVO INIZIO. Ringrazio sempre il dott. Taverna per tutto e soprattutto per i contributi storici e culturali molto interessanti che offre ai lettori del blog.
Caro Sergio fidati di un amico, alcuni commenti sono di quei politici noti (senza palle) che si vergognano persino di mostrare la loro identità, vai avanti per la tua strada. Sono quelle persone che non scendono mai in piazza e non pagano mai un caffè, ma in campagna elettorale iniziano a salutare e sono gentili, ma dopo le elezioni si fanno soltanto gli interessi familiari.
Sergio se diventi sindaco per piacere fai qualcosa per gli immigrati dell'est e dell'Africa che aumentano in paese. Giovanna assidua lettrice del blog.
Ah! Se' Pure questo ti tocca fare, il prosseneto? Quanto ti decidi a stoppare implacabilmente gli anonimi (quelli che non si firmano, non quelli, come me, costretti ad usare lo strambo "profilo di "anonimo")? Forse tu li conosce e sai che in definitiva sono dei poveracci (specie culturalmente), ma credimi ti irradiano un deleterio effetto alone. Per me è una ciurma che non ti porta molto lontana nella navigazione per raggiungere lo scranno sindacale. Calogero Taverna
“La vita è bella” un titolo di un film che come oggetto ha una delle più grandi tragedie umane, L’olocausto. Perchè un titolo così bello per raccontare una tragedia così grande? Perchè un intellettale come Benigni, laico e realista, anche difronte ad un fatto storico pieno di follia umana e morte vuole esaltare il valore e la bellezza della vita. La vita è un contenitore. Se questo contenitore lo riempiamo di cose interessanti e belle sarà un bel contenitore e perciò un vita interessante e bella. Se invece lo svotiamo o peggio ancora la riempiamo di cose brutte, la vita sarà poco interessante e brutta. Negli ultimi anni vivere a Racalmuto è diventato brutto e per niente interessente. Sta a noi riempire la vita di questo paese di cose belle ed interessanti e nello stesso tempo allontanare le cose brutte. Domenico Modugno in occasione della visita in un piccolo paese dell’agrigentino scrisse una canzone: se questo è vivevere morire che cosè? Dobbiamo reaggire, dobbiamo far diventare il Nostro paese un bel paese: dove si parla di cultura; dove si sviluppa benessere; dove si ci impegna per costruire il futuro del paese e dei suoi giovani. Dobbiamoi vivere. Non si può continuare a parlare sempre di condanne ,di Mafia, di favoritismi di tagenti; di opportunisti e mezzecalzette; di briganti della politica e giudici di marciapiede; di piseudo dirigenti di partito che sembrano il gatto e la volpe usciti dal romanzo di Bellodi a caccia di Pinocchio. Il Gatto e La Volpe, certo hanno una bella faccia di bronzo, il problema, loro si intende, è che non c’è più una testa di legno che si fidi di U no D i C ostoro. Basta, pechè qua se non moriamo di fame moriremo di asfissia celebrale. Cantu e Cuntu, Cuntu e Cantu pi ‘nu perdiri lu cuntu
Complimenti a Sergio ... Tucidide l'avrebbe promosso a pieni voti: sa parlare e sa essere "conciso". Un rammarico per me che mi si accusa nel sito di Sergio di incomunicabilità, e concordo essendo un frequentatore di Camus e di Sarte. Sia chiaro che a me di fare la lavandaia non mi garba troppo, amando non solo Racalmuto ma anche i racalmutesi che seguo, nella mia ultratrentennale ricerca storica, da 10 mila anni ad oggi, sino a questa candidatura nel partito di Azzurra del caro amico Sergio Scimé. Sbaglio a debordare dagli auspicati limiti dei "commenti" ma questi sono una ghiotta occasione per eludere superflue censure. Non convincerò i cari "anonimi" ma riesco a sensibilizzare espressioni nazionali dei partiti (cose orrende come si sa, ma senza di loro non c'è democrazia) per scongiurare immondi inciuci, almeno a Racalmuto.Calogero Taverna
RispondiEliminasergiù non hai nemmeno la stoffa per fare il politico altro che sindaco..perfino le telecamere ti imbarazzano...lascia stare ..sei una persona vera e sincera nnon ti sporcare ...sprecheresti solo il tuo tempo candidandoti... goditi la famiglia e fottitene dei problemi di racalmuto.
RispondiEliminase vuoi convincerci a votarti perchè non cominci ad utilizzare il tuo blog per descriverci nei dettagli pratici come risolveresti tu Sindaco ogni singolo problema di Racalmuto? Siamo stanchi di sentirti dire che sei disponibile a candidarti (sapessi quanti altri racalmutesi lo sarebbero pure) e che per Racalmuto ci vuole un lavoro di squadra: perdonaci, ma queste sono parole che si sono sempre sentite in campagna elettorale. Vogliamo proposte concrete, lo sappiamo che sei disponibile e non vedi l'ora di fare il Sindaco, ma questo poco ci interessa.
RispondiEliminaCordialmente
Uno dei tanti Racalmutesi che andranno a votare.
... condivido il principio che oltre ad elencare i problemi bisogna proporre le soluzioni alla gente. Ma qualcuno è nuovo come lettore del blog ma trova, se vuole, le tante proposte e idee sviluppate nella rete di regalpetra libera, ma continueremo nei prossimi giorni ad affrontare temi importanti come l'istituzioni di servizi di aiuto sociale per le famiglie in difficoltà. Non ho capito se l'anonimo sopra voleva fare un complimento o il contrario dicendo che non ho la stoffa di politico, certamente sono una persona libera di esprimere il mio pensiero come d'altronde tutti, penso che Racalmuto ci appartiene e tutti dobbiamo contribuire con responsabilità e con la buona politica per un NUOVO INIZIO. Ringrazio sempre il dott. Taverna per tutto e soprattutto per i contributi storici e culturali molto interessanti che offre ai lettori del blog.
RispondiEliminaCaro Sergio fidati di un amico, alcuni commenti sono di quei politici noti (senza palle) che si vergognano persino di mostrare la loro identità, vai avanti per la tua strada. Sono quelle persone che non scendono mai in piazza e non pagano mai un caffè, ma in campagna elettorale iniziano a salutare e sono gentili, ma dopo le elezioni si fanno soltanto gli interessi familiari.
RispondiEliminaSergio se diventi sindaco per piacere fai qualcosa per gli immigrati dell'est e dell'Africa che aumentano in paese. Giovanna assidua lettrice del blog.
RispondiEliminaSergio se diventi sindaco fai che ci sia più pilu pi tutti; molti ragazzi a Racalmuto ne hanno bisogno!
RispondiEliminaAh! Se' Pure questo ti tocca fare, il prosseneto? Quanto ti decidi a stoppare implacabilmente gli anonimi (quelli che non si firmano, non quelli, come me, costretti ad usare lo strambo "profilo di "anonimo")? Forse tu li conosce e sai che in definitiva sono dei poveracci (specie culturalmente), ma credimi ti irradiano un deleterio effetto alone. Per me è una ciurma che non ti porta molto lontana nella navigazione per raggiungere lo scranno sindacale.
RispondiEliminaCalogero Taverna
“La vita è bella” un titolo di un film che come oggetto ha una delle più grandi tragedie umane, L’olocausto. Perchè un titolo così bello per raccontare una tragedia così grande? Perchè un intellettale come Benigni, laico e realista, anche difronte ad un fatto storico pieno di follia umana e morte vuole esaltare il valore e la bellezza della vita.
RispondiEliminaLa vita è un contenitore. Se questo contenitore lo riempiamo di cose interessanti e belle sarà un bel contenitore e perciò un vita interessante e bella. Se invece lo svotiamo o peggio ancora la riempiamo di cose brutte, la vita sarà poco interessante e brutta.
Negli ultimi anni vivere a Racalmuto è diventato brutto e per niente interessente. Sta a noi riempire la vita di questo paese di cose belle ed interessanti e nello stesso tempo allontanare le cose brutte.
Domenico Modugno in occasione della visita in un piccolo paese dell’agrigentino scrisse una canzone: se questo è vivevere morire che cosè?
Dobbiamo reaggire, dobbiamo far diventare il Nostro paese un bel paese: dove si parla di cultura;
dove si sviluppa benessere; dove si ci impegna per costruire il futuro del paese e dei suoi giovani. Dobbiamoi vivere.
Non si può continuare a parlare sempre di condanne ,di Mafia, di favoritismi di tagenti; di opportunisti e mezzecalzette; di briganti della politica e giudici di marciapiede; di piseudo dirigenti di partito che sembrano il gatto e la volpe usciti dal romanzo di Bellodi a caccia di Pinocchio.
Il Gatto e La Volpe, certo hanno una bella faccia di bronzo, il problema, loro si intende, è che non c’è più una testa di legno che si fidi di U no D i C ostoro.
Basta, pechè qua se non moriamo di fame moriremo di asfissia celebrale.
Cantu e Cuntu, Cuntu e Cantu pi ‘nu perdiri lu cuntu