giovedì 27 gennaio 2011

Rapinate tabaccherie a Racalmuto e Grotte (trs 98)

L’ennesimo furto è stato perpetrato questa notte, presso la tabaccheria di Licata Ricottone, la cui rivendita è ubicata nel centralissimo Corso Garibaldi, di fronte la statua di Leonardo Sciascia. Ancora una volta, la banda è riuscita ad entrare dentro l’esercizio, riuscendo indisturbati , nella notte a sollevare il marmo e di conseguenza con un piede di porco a scardinare il portone di ferro. Dentro, poi, non trovando i soldi, hanno portato via tutte le stecche di sigarette contenute sugli scaffali, caramelle e altri oggetti ancora. Stamattina, nel consueto orario d’apertura, le ore 07.30 circa,
il titolare ha avuto nuovamente la gradita sorpresa di ritrovare il suo esercizio commerciale saccheggiato dai malviventi. Immediata è scattata la denuncia da parte del titolare. Sul posto cosi, si sono portati i Carabinieri della locale stazione per i rilievi di rito. E’ stato appurato che mancavano tutte le stecche di sigarette, piu’ i pacchetti singoli pronti alla vendita, nonché oggetti vari. Ancora da quantificare il bottino che ammontera’ a qualche migliaio di euro. I militari hanno constato come non sia la prima volta che la tabaccheria viene presa di mira. Infatti, l’ultimo furto con scasso risale a qualche mese fa e compiuto sempre con le stesse modalita’. Quello che piu’ colpisce. È che la tabaccheria si trova in un punto, dove anche di notte si corre il serio rischio che qualcuno possa passare con l’autovettura, ma anche questa volta nessuno ha visto niente e nessuno.

E nella vicina Grotte,ignoti malviventi in azione, hanno preso di mira la tabaccheria n° 1 di Via Garibaldi, all’incrocio con Piazza Umberto I. Nonostante la posizione centrale della rivendita, la vicinanza alle sedi delle forze dell’ordine e la presenza di numerose telecamere di video-sorveglianza situate in vari punti del paese, i ladri non hanno avuto remore nel porre in atto il loro piano criminoso. Anzitutto hanno provveduto a neutralizzare la sirena del sistema d’allarme posizionata proprio al di sopra della saracinesca – da un primo esame pare che abbiano utilizzato la fiamma ossidrica -, per poi procedere allo scasso delle serrature. Una volta all’interno del locale hanno prelevato un quantitativo di tabacchi, il cui valore è ancora da determinare, ed il computer utilizzato dagli esercenti. Indagini sono in corso.

(fonte, trs98)

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