mercoledì 2 giugno 2010

ESCLUSIVA (BLOG). Parla l’arciprete di Racalmuto Don Diego Martorana sulla vicenda di Salvatore Petrotto

ESCLUSIVA (BLOG Regalpetra Libera)
“Apprezziamo il suo coraggio, ma servono modelli sani”

Sincerità e coraggio del sindaco che ha capito di aver sbagliato. Se dice di non ricandidarsi fa un atto di onestà nei confronti dei suoi concittadini”. L’invito a raccogliersi attorno al Corpus Domini

di Salvatore Picone

“Un atto di coraggio, sicuramente che ci deve portare ad una riflessione seria sul presente e sul futuro di questo nostro paese”. Don Diego Martorana è chiaro nella sua dichiarazione alla luce di quanto detto dal sindaco Salvatore Petrotto sul giornale “Malgrado tutto” poi piombato sulla stampa nazionale. Su quanto dichiarato da Petrotto sulla sua situazione personale: di aver fatto, nei primi mesi da sindaco di Racalmuto, nel 2007, “uso di sostanze stupefacenti”.
Uno choc che arriva anche dentro le chiese di Racalmuto, dentro le sagrestie dove da sempre i sacerdoti intimano le famiglie al controllo dei ragazzi che fanno abusi di droghe e di alcol. E l’arciprete di Racalmuto, da sempre vicino ai giovani, accoglie come un segno di speranza la confessione di Petrotto.
“Il fatto che il sindaco abbia dichiarato questo è importante – ci ha detto Padre Martorana - un vero atto di coraggio parlare di una propria debolezza a tutti. E ha fatto bene a parlarne proprio perché si tratta del sindaco della comunità”.
“La vicenda personale di Salvatore Petrotto – dice – ci fa capire che tutti possiamo sbagliare e che nessuno deve meravigliarsi. Certo per lui che ricopre una carica pubblica l’errore è doppio. Ma Cristo ci insegna che la speranza vince sempre. Apprezzo anche la decisione di chiedere scusa e abbandonare le calunnie e le polemiche, senza rancori. E così devono fare tutti, anche chi in questi anni ha fatto opposizione”.
Petrotto ha anche annunciato che è pronto a lasciare. Nell’ultima seduta del Consiglio ha detto che non si candiderà più.
E questo rafforza il suo coraggio. Ha capito che ha sbagliato e ora è ritornato sulla sua strada. Se dice di non candidarsi più fa un atto di onestà non solo nei suoi confronti ma di tutto il paese. Speriamo che sia una scelta meditata”.
Come si rivolge al sindaco?
“Lo invito ufficialmente domenica 6 giugno alla concelebrazione Eucaristica che si terrà in Matrice alle 18,30. Invito lui, gli assessori, i consiglieri comunali e tutti gli operatori politici attorno a Cristo. La festa del Corpus Domini ci ricorda che la vita è fatta essenzialmente di relazioni che creano comunione. La comunità famiglia, la comunità civile, la comunità ecclesiale senza la Comunione, fatta di intesa, di comprensione e di perdono non può generare amore. Sappiamo che esiste l’insidia del diavolo, che vuole la divisione. Ma abbiamo la possibilità di essere vittoriosi se attingiamo da Gesù Eucarestia che è sorgente della Comunione”.
Cosa si augura per il futuro di Racalmuto?
“Dalle negatività possiamo uscirne positivamente. Se il sindaco ha attraversato un brutto periodo e ora capisce di aver sbagliato, questo lo aiuto nei confronti del rapporto che ha con la gente. Ma serve andare oltre. La speranza – l’ho sempre sostenuto – è nei giovani sani di Racalmuto che sono tanti. La lettera di Alfredo Sole che “Malgrado tutto” pubblica è anche questo un messaggio di speranza che ci arriva da un giovane che ha commesso tanti errori e ora sta pagando con il carcere a vita. Ora si rivolge ai giovani, gli dice di non legarsi alla delinquenza e alla mafia perché portano solo alla morte e all’inferno, senza retorica. E’ positivo comunque che un giovane ‘sballato’ com’era Sole, possa tornare sui suoi passi. Tornando a Petrotto, il fatto che una carica politica dica di aver sbagliato ed essere pronto a lasciare per questo motivo, mi rincuora perché l’importante è salvarsi di fronte a Dio e alla propria coscienza, non di fronte agli uomini”.

Don Diego Martorana, arciprete delle parrocchie di Regalpetra, sempre in corsa da una chiesa all’altra, attento ai problemi della sua comunità, adesso spera, con tutto il clero, in una stagione nuova per Racalmuto. Dove ci siano “modelli con sani principi di vita”, dove ci siano valori non solo in chiesa, ma a scuola, in famiglia, in piazza. Valori per chi decide di svolgere un servizio per la collettività e per il sociale, per un paese che da sempre vive con un grande rispetto per la sua storia, per le tradizioni e anche per le feste religiose, unico momento che appartiene a tutti i racalmutesi. E, ancora più importante, i valori che servono a far crescere una Racalmuto sana ed onesta.

(Salvatore Picone )

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