venerdì 26 febbraio 2010

Bande di "mafiosi" non armati. A Racalmuto non c'è politica.


Nel suo significato etimologico la parola mafia sta ad indicare un gruppo di persone unite per conseguire o conservare con ogni mezzo i propri interessi particolari anche a danno di quelli pubblici.
Retto dalla legge della segretezza e dell'omertà, che ricorre a intimidazioni, estorsioni ed altre manifestazioni violente di natura diversa, mediante l'utilizzo anche di armi.
Se togliamo di mezzo le armi, di fatto, oggi più di ieri, al governo di tanti enti pubblici e privati possiamo dire che persistono gruppi "mafiosi" non armati.
Non c'è più una classe politico-dirigente, ma gruppi o meglio "bande" unite per conseguire o conservare con ogni mezzo i propri interessi.
Nelle istituzioni regna la segretezza, in chi le rappresenta l'omertà, contro ogni legge volta ad affermare la trasparenza e la condivisione.
La violenza psicologica e l'estorsione del consenso, fanno leva sul bisogno della gente.
Bisogno che viene mantenuto e alimenteto ad arte.
La mistificazione più subdola e la propaganda di basso conio aggrediscono ogni valore.
Lo stato di democrazia, la libertà, non sono cose che bisogna dare per scontate.
E' difficilissimo realizzarle è, pericolosamente, semplice perderle.
Lo stato di diritto va rivendicato ed esercitato ogni giorno in ogni momento.
A volte per frenare tentativi di deriva democratica basta, semplicemente, esprimere un pensiero, dire una parola, fare una critica, dire mi piace o non condivido, fare un commento.
Si pensi a chi per poter esercitare questi, per noi banali, diritti rischia o addirittura perde ogni giorno la vita.

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