domenica 28 giugno 2009

La parola ai racalmutesi...di Sergio Scimè

Alla domanda:
Cosa cambieresti di questa amministrazione?
IL 78 % dei votanti ha risposto TUTTO.
IL 15 % ha risposto QUASI TUTTO.
IL 5% ha risposto NIENTE.

Un grande risultato per numero di presenze. Grazie!!!
Un blog nato da poco più di un mese ha registrato centinaia di visite e di apprezzamenti.
Un blog letto da tanti racalmutesi, ma anche da tanti amici vicini e lontani, che s’interessano della vita del nostro paese.
Dai messaggi che ricevo ogni giorno in tanti amano Racalmuto e tanti vogliono conoscere il nostro paese. Racalmuto è per i forestieri metafora permanente della società siciliana.
Un laboratorio permanente per gli studiosi.
Una sofferenza permanente per chi ci vive.
Il risultato del sondaggio è sconfortante.
Chi amministra ( la politica, i consiglieri comunali, la società civile e religiosa) dovrebbe riflettere.
I cittadini non possono aspettare tre lunghi anni per poter scegliere un governo migliore.
I bambini saranno costretti a crescere di tre anni in un paese che nulla investe su di loro in termini di strutture ludiche e ricreative.
I ragazzi non possono crescere nel buio, nel male esempio, con modelli sbagliati, senza nessuna possibile aspettativa positiva per il futuro.
Le famiglie non accettano il dramma sociale che perdura ormai da anni in questo paese.
Nessuno si muove.
La politica tace.
Una violenza a se stessi e agli altri.
Dobbiamo riprendere le fila di una matassa che scappa, da ogni dove, senza meta.
Il dato del sondaggio è allarmante.
Quest’amministrazione non ha più il consenso della maggioranza dei cittadini.
Forse trova a malapena una maggioranza consiliare, che cambia di giorno in giorno, con la stessa frequenza degli ordini del giorno.
Si aspetta.
Si aspetta cosa.
La politica argomenta su tutto, presta attenzione alle notizie di gossip, tralasciando il vero problema.
Una domanda ai consiglieri:
Chi è lì, da due anni, sente il dovere di parlare ai cittadini sul programma svolto?
E se per motivi diversi, nessuno dei punti del programma elettorale è stato realizzato, sente il dovere di mettersi a lavorare per realizzare il programma?
La storia la conosciamo.
La gente ha il diritto di sapere.
Questa volta, con uno scatto di orgoglio e di coraggio, bisogna dire basta.
Non c’è scelta.
La parola ai racalmutesi.

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Grazie di cuore a tutti i racalmutesi, vicini e lontani, per la solidarietà manifestatami.
Ho dato ascolto da subito ai vostri consigli e suggerimenti.
Grazie. Grazie. Grazie.

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