Il verbo maggiormente utilizzato dai politici e dagli aspiranti amministratori in questo momento elettorale è TRATTARE. Trattano dei posti in consiglio comunale, in giunta e sul sindaco.
Due posti in lista al partito di destra, due al centro, due a sinistra, due a quello e all'amico. Uno al dottore che ha i voti, l'altro all'associazione, poi l'ingegnere e il commercialista, le donne e i giovani.
Rimane l'interrogativo sui consiglieri della precedente legislatura. Alcuni candidati non li vogliono in lista, altri invece non si pongono il problema. Ma qualcuno va oltre; non solo gli ex consiglieri ma anche soggetti singoli ritenuti responsabili devono restare fuori.
Poi si discute del "cosa fare", di legalità, di rinnovamento. I candidati non si sentono proprio, probabilmente è una strategia (meno dici più hai consenso), ma questo silenzio comunica qualcos'altro.
La trasparenza ha un prezzo per tutti. Il silenzio conviene.
Sergio Scimè, blogger
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