“LE VIE DELL’ANIMA”
LA STRADA DEGLI
SCRITTORI
Per rilanciare
cultura e turismo
nel cuore letterario della Sicilia
Racalmuto, Fondazione Leonardo
Sciascia
11 Novembre 2013
Prima visita in Sicilia del Ministro dei Beni culturali
Massimo Bray
lunedì 11 novembre 2013
Arriva
alla Fondazione Sciascia di Racalmuto,
alle ore 11,00, per lanciare con le più alte autorità della Regione Siciliana
il progetto pilota “La strada degli scrittori”, un percorso turistico-culturale
che va da Racalmuto a Porto Empedocle passando dai luoghi natii di Leonardo
Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri.
Un progetto esaminato con un tavolo tecnico
a metà settembre da cinque assessori del Governo regionale (Michela Stancheris,
Ass. Turismo - Mariarita Sgarlata Ass. Beni culturali – Linda Vancheri, Ass. Attività Produttive, Nelly
Scilabra, Ass. Formazione - Mariella
Lo Bello, Ass. Territorio e Ambiente)
ed entrato adesso in fase operativa con un Protocollo stilato dagli stessi assessori
che lo illustreranno e lo sigleranno davanti al Ministro, al Governatore Rosario
Crocetta e al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone.
Il progetto è finalizzato al rilancio di
un’area che ha al centro la Valle dei Templi, una “strada” di 30 chilometri ricca
di fondazioni, teatri, castelli, luoghi di ispirazione letteraria come Contrada
Noce, a Racalmuto, il buen retiro di
Leonardo Sciascia dove resiste la vecchia casa in pietra abitata a metà del
Novecento, quando lì scrisse Le
parrocchie di Regalpetra.
Dopo una breve sosta alla Noce, il ministro
concluderà la sua missione siciliana a Porto Empedocle con un momento di
riflessione sul dramma del Mediterraneo, un omaggio ai migranti annegati a
Lampedusa, una visita al cimitero dove sono sepolte alcune delle vittime della
tragedia del 3 ottobre scorso.
Il
Progetto “La strada degli scrittori”
La proposta, lanciata da Felice
Cavallaro, è legata alla Sicilia e alla sua anima letteraria, ai luoghi che
hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza, da Verga a
Pirandello, da Brancati a Sciascia, da Bufalino a Consolo, da Ignazio Buttitta
a Dacia Maraini e così via, senza dimenticare Giuseppe Tomasi di Lampedusa,
passando da centri piccoli e grandi di un’isola che Goethe già considerava
indispensabile conoscere per capire il resto d’Italia. La prima area in cui
sperimentare la proposta può essere concentrata nei trenta chilometri che vanno
da Racalmuto a Porto Empedocle. Nel mezzo splende la Valle dei Templi di
Agrigento con il giardino incantato della Kolimbetra, ma in quei trenta
chilometri insistono pure le case natali, le statue, i luoghi frequentati, le
trattorie, i paesaggi amati da Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea
Camilleri. Una miniera d’oro, un percorso dell’anima puntellato da teatri,
fondazioni, circoli, miniere, castelli. Una linea che va dalla Contrada Noce,
il buen retiro di Racalmuto dove
Sciascia scrisse gli ultimi libri, alla ormai famosissima Scala dei Turchi.
Ecco
l’itinerario di questo angolo siciliano che dalla collina al mare può
conquistare turisti decisi a trasformare una vacanza fra le spiagge della Vigàta
del Commissario Montalbano in un’occasione per far vivere i libri dei tre
grandi scrittori, per contestualizzare le storie, per assaporare le loro pagine
miscelandole con i profumi dei luoghi. Sono i trenta chilometri della Statale
640 che i lavori di ampliamento in via di definizione, da parte della Cmc di
Ravenna, rendono veloci e sicuri, ravvicinando in pochi minuti le tappe del
percorso.
Si propone di attivare un meccanismo
capace di scuotere e mobilitare in piccoli grandi centri della Sicilia
soprattutto alcuni gruppi di giovani da incentivare perché riescano a costruire
lungo quei percorsi progetti in grado di offrire loro redditizie occasioni di
lavoro. Fuori dalla diffusa logica dei contributi improduttivi, dalla deriva di
sostegni e fondi pubblici o, peggio, dalla distorsione sfociata nella
platea di precari, cooperative fittizie, lavoratori socialmente utili e così
via.
Si pensa piuttosto a vere e proprie (anche piccole) attività imprenditoriali
capaci di produrre un sufficiente reddito per sostenere il lavoro di autisti,
guide, attori, tecnici della scena, interpreti e di un indotto fatto di
trattorie, B&B, artigianato, commercio. Bisognerebbe sforzarsi di delineare
un percorso per fare capire ai giovani come possano costruirsi un futuro con le
loro mani. Permettendo loro di accedere a finanziamenti per inserirsi nel
progetto, per formare le Società, acquistare beni e attrezzature come pulmini,
computer, mezzi scenici, divise, etc…
La Regione Siciliana e gli altri Enti
coinvolti dovranno offrire il progetto generale e rendere immediatamente
visibili le tante caselle produttive da riempire perché ogni gruppo, ogni nuova
società o ditta, ogni aspirante lavoratore partecipi, cosciente di correre
anche un rischio economico personale, ma certo di una scommessa in cui vale la
pena giocare il futuro di una generazione.
se Racalmuto entra a far parte di un circuito turistico artistico-letterario regionale può ricavarne soltanto benefici, è sicuramente un progetto realizzabile un itinerario che prevede la visita dei luoghi che sono stai di Sciascia, Pirandello e Camilleri.
RispondiEliminaEgregio Felice Cavallaro,
RispondiEliminala proposta da Lei lanciata di realizzare il progetto “La strada degli scrittori” è un esempio concreto di come si possa contribuire concretamente alla crescita culturale, economica, turistica , politica del nostro territorio.
Da quanto si vede, sembra che il progetto venga fatto proprio dalle autorità governative nazionali e regionali. Speriamo che dalla proposta si passi al più presto alla definizione dei particolari del progetto e alla sua concreta realizzazione. I vantaggi (culturali, turistici, imprenditoriali) non sarebbero limitati ai territori limitrofi alla “Strada degli Scrittori” ma si estenderebbero a tutto il territorio regionale e accora più oltre. Giovanni Liotta