domenica 5 febbraio 2012

Milano, 29 ottobre 2000 e gli "Eretici di Regalpetra"

Vincenzo Consolo e Piero Carbone
Milano, 29 ottobre 2000

Caro Carbone, 
con molto ritardo ho finalmente letto il suo godibilissimo "Eretici a Regalpetra". Mi sento onorato di essere stato accomunato agli abitanti di Regalpetra, che hanno "l'eresia scritta nei geroglifici del sangue". Mi sono appassionato ai notai, preti, gesuiti, farmacisti, medici, contadini di questo straordinario paese del sale, così diverso dal mio S. Agata "insalanùtu". Cordiali saluti.
Vincenzo Consolo

(lettera inviata da Vincenzo Consolo a Piero Carbone) 

1 commento:

  1. Vincenzo Consolo, da vero intellettuale ha sempre assunto posizioni critiche e mai scontate, come dice Gaetano Savatteri. Un cosa è essere un letterato encomiastico e massificante, altra cosa è essere un intellettuale con l’onere e l’onore di dire la verità. Ecco perchè Consolo si sente onorato di essere accomunato tra gli eretici ovvero tra quegli uomini e donne di tenace concetto capaci di perseguire la libertà,la giustizia e laverità con la forza della ragione.
    All’amico Sergio, ho scritto questa mia modesta riflessione come premessa ad un invito a riflettere che ti vengo a porgere.
    A Bivona inizi novecento c’era un Sindaco chiamato Don Nenè. Questo Sindaco per farsi benvolre da tutti diceva si a tutti, perciò fu ribattezzato Don Sisi.
    Si a Racalmuto si pronuncia SE. Non vorrei che ti dovremmo chiamare Don Sese.
    Mi pare, e spero di sbagliarmi, che ultimamemente sei troppo Don Sese e meno eretico, dici troppi si e denunci meno le cose che vanno male da sepre.
    Consolo da intellettuale Galantuomo definisce Racalmuto il “paese del sale” e la sua Sant’Agata paese ‘nsalanutu. ‘Nsalanire da Silene (Luna), ‘nsalanutu- lunatico,stralunatu. I Greci credevano che chi avesse perso il senno lo avesse mandato sulla Luna(Selene). Se questo è il significato che da Consolo all’aggettivo ‘nsalanutu, ritengo che S. Agata e Racalmuto hanno molto in comune.
    Sergio, tu devi portare la ragione ed il senno in quest paese con la denuncia ed il confronto forte, con proposte e progetti, con tolleranza e determinazione.
    Sergio non mi costringere a chiamarti Don Sese.

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