martedì 28 febbraio 2012

La politica di Racalmuto deve fare pulizia e dire, senza indugio, no alla mafia.


Sergio Scimè, 28/02/2012 h 15:31


Le cose per Racalmuto non sono messe bene. Se il comune verrà commissariato per infiltrazione mafiosa è gravissimo, un marchio indelebile per la nostra comunità. Il blog rimane, spesso in solitudine, nelle sue battaglie di democrazia e di trasparenza. Constato con amarezza che il cambiamento è molto difficile, è radicato quell'atteggiamento di sfiducia e di rassegnazione. La politica non riesce ad intraprendere percorsi nuovi, di apertura, di vero coinvolgimento. Tra 68 giorni, se il comune resta libero, si voterà.
Nessuno si presenta con la propria faccia, nessuno ha il coraggio di dire veramente quello che pensa di questo paese.
I prossimi candidati a sindaco o a consiglieri comunali devono apertamente contrastare qualunque forma di corruzione mafiosa, devono allontanare la mafia dalla politica. Tante illegalità sono passate sotto i nostri occhi, tanti procedimenti giudiziari ancora aperti. Non è più tempo di guardare dalla finestra, non possiamo nascondere la verità. Racalmuto se vuole risorgere dalle ceneri, dal buio, dalla violenza, deve avere il coraggio di fare chiarezza, tagliando con il passato. Bisogna percorrere una nuova strada. La svolta deve partire dalle nuove proposte politiche, sottoscrivendo regole certe. I cittadini devono sorvegliare, il potere è nelle vostre mani.

5 commenti:

  1. Gero Miceli
    L'impegno che porti avanti personalmente e con il blog è davvero lodevole. Auguro a Racalmuto che tra 68 giorni si voti e che possano scegliere bene. Se io fossi un racalmutese saprei già a chi dare la preferenza! ;-) Ad maiora semper Sergio!

    Maria Saccomando condivido,,,,

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  2. Calogero Buscarino
    Deve cambiare la cultura attraverso i comportamenti quotidiani di ciascuno.

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  3. Carissimo Calogero Buscarino,
    perfettamente d'accordo: gira e rigira è proprio questione di cultura! E quella chi ce l'ha? Puoi magari essere erudito e conoscere immagini francesi di albatri tutti ali e niente gambe e magari farci dello spirito alludendo al sinonimo "corbezzoli" (arbusto peraltro a noi racalmutesi non rinnegati molto caro per l'onirico sogno erotico di Sciascia in immaginaria contemplazione delle pingui dee ericine folleggianti davanti la casina di Matrona), eppure costui resta sempre incolto, deleterio per l'avvenire di Racalmuto. E Sergio sbaglia a non saper fare anche con costoro il "colapasta" come si vanta di fare con me.
    Calogero Taverna

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  4. Sergio è davvero encomiabile la battaglia politica che stai sostenendo. Io mi scuso con tè e con gli amici che frequentano questo blog se qualche volta affronto argomenti seri con un pò di provocazione e di ironia. Io sono persuaso che il senso dell'umor contraddistingue le persone intelligenti,di conseguenza diffido molto di quei soggetti che con facce serie prospettano le loro intenzioni. La storia di questo paese, degli ultimi quaranta anni, è piena di politicanti che hanno dato i peggiori risultati con le migliori intenzioni.Credo che al dibattito politico si partecipi senza sentimenti e risentimenti, l'interlucutore può essere un avversario e mai è un nemico, perchè la dialettica politica è la celebrazione della democrazia e non la notte dei lunghi coltelli. Nel ribadire le mie scuse, invito i Racalmutesi fieri e meno fieri, residenti e non, a ritornare a scrivere su questo Blog. Forse è poco, ma mi faceva tanto piacere leggere gli interventi di questi Signori, se non altro perchè hanno una visione più distaccata e sincera del vita di questo sempre più piccolo paese.Grazie.

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  5. Ringrazio l'amico Fiero Sine Die.Non ho deciso di astenermi dallo scrivere per proverbiale permalosità racalmutese.In quello che dicevo, non c'era mai astio o prese di posizione per l'uno o per l'altro.Da "fuoriuscito" ho le mie idee e credo che, la "stanzialità", a volte, non permetta una opportuna e totale imparzialità di giudizio o una visione non condizionata da sentimenti abitativi.Reputo che molto si possa fare per Racalmuto; penso ai giovani, alcuni dei quali scrivono piacevolmente(quando non alzano i toni) su questo blog.Mi piacerebbe leggere che i giovani di Racalmuto avessero intrapreso iniziative per migliorare la vivibilità del Paese. Mi viene in mente l'organizzazione, ad esempio, di giornate dedicate a ripulire alcuni quartieri.Mi viene in mente la costituzione di un gruppo teatrale.Mi vengono in mente convegni dove si discutono i problemi dei giovani, con la partecipazione, magari, di qualche nome di spicco.Sono sempre convinto che, come ho avuto modo di scrivere in precedenti post, la nascita del senso civico sia un trampolino di lancio fondamentale per la rinascita di Racalmuto."Io non amo girare il capo dall'altra parte ma, se il caso lo necessita, faccio notare, a chi ha atteggiamenti scorretti,l'errore che sta commettendo", senza arroganza, privo di alcuna prepotenza.All'amico, mi permetta il termine, Massimo Agrò, che apprezzo per i contenuti dei suoi scritti, anche se vedo soprattutto critiche e poche soluzioni, dico che non ho nulla da ostentare, non scrivevo per mettermi in mostra.Scrivevo perchè amo Racalmuto, con la presunzione che un parere, una piccola idea, potesse essere una goccia per riempire, insieme ad altre gocce, un bel contenitore.
    Racalmutese Fiero

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