venerdì 3 maggio 2019

Racalmuto, analisi politica di Emilio Messana dopo le elezioni


Post di Emilio Messana

Comincio con i bambini, il loro sorriso - che ho incontrato e cercato ovunque - è l'emozione più intensa di questi anni di amministrazione.

E poi la scuola, le associazioni, la chiesa, i nostri impiegati, i carabinieri, i gruppi organizzati dei giovani, che ringrazio per essersi impegnati insieme a noi per rimettere in marcia il nostro paese.

Ho interpretato il mio ruolo come strumento per promuovere forze nuove al governo, per favorire la partecipazione diffusa all'azione amministrativa, per garantire la massima trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche, non lasciando mai soli i nostri impiegati di fronte agli innumerevoli problemi.

Ho anteposto la verità alle mistificazioni, la sobrietà del lavoro al clamore mediatico, il rispetto dell'avversario all'insulto e al dileggio.

La risposta è stata un conflitto politico, come mai prima, sfociato in due mozioni di sfiducia e riproposto nelle urne.

La classe politica che si è divisa tra Vincenzo Maniglia e Cinzia Leone è quella che fa prevalere l'interesse del gruppo anche a costo di travolgere le istituzioni.

Le liste  cui danno vita sono aggregazioni di forze senza alcun legame che non sia la gestione del potere, dove chi si candida in alcuni casi nasconde la faccia di qualcun altro.

Lo conferma Lillo Bongiorno, che rilascia giudizi e fa appelli quasi fosse il sindaco, lui che non si è nemmeno candidato e farebbe bene già che c'è, visto che ha parlato di una "sorta di linciaggio personale" che in realtà non ho mai subito, a porgere le scuse pubbliche per l'unico e vile episodio di insulti gratuiti nei miei confronti ad opera del fratello del sindaco Maniglia  e di un candidato non eletto della sua lista.

Lo confermano le dichiarazioni di ringraziamento di Angelo Di Vita e Valentina Zucchetto e di Peppe Licata e Sabrina Mangione: la lista li ha portati a destinazione, l'autobus è arrivato al capolinea, chi è stato eletto saluta, ringrazia e prosegue, gli altri possono tornare a casa. Lo spirito unitario della campagna elettorale era solo di facciata.

Noi abbiamo presentato una proposta politica alternativa al modello Maniglia e Leone.

Con la Lista Racalmuto Libera e Onesta abbiamo piantato un seme che è germogliato.
Il consenso elettorale ottenuto, ben oltre il risultato della lista, dimostra che molti elettori hanno apertamente ripudiato il modello “autobus” tipico delle due coalizioni che hanno espresso gli attuali consiglieri comunali.

Noi ci riconosciamo nella vitalità straordinaria della nostra comunità, che in questi anni abbiamo apprezzato e stimolato.

È bastato alzare lo sguardo, parlare di valori, spiegare e difendere le nostre azioni, illustrare il nostro programma, per conquistare alla mobilitazione politica tanti e tanti concittadini. Li ringrazio tutti, uno per uno.

La lista Racalmuto Libera e Onesta mantiene il valore di una dichiarazione d'amore per il nostro paese che disvela una visione della città e dell'impegno politico da arricchire e costruire insieme.

La politica è bella quando hai la fortuna di incontrare uomini, donne, giovani disposti al bene comune senza chiedere nulla in cambio.

A Vincenzo Maniglia, uscito vincitore, auguriamo di stare sempre sulla frontiera dello sviluppo, della legalità e della partecipazione.

Al popolo di Racalmuto ancora grazie e al Consiglio Comunale tanti auguri di buon lavoro.

Noi, forti delle nostre idee, del consenso avuto, tesseremo il filo della politica per il bene comune e dell'impegno civico.

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