Pallottoliere saggio
Un fatto mi sembra ormai certo. Non me ne vogliano gli altri signori candidati ma questa campagna elettorale ha restituito ai racalmutesi un’unica vera vincitrice: Cinzia Leone.
Non temo smentite sul punto. Dubbi non vi sono. Lo testimonia il fatto – ripetutosi costantemente – che gli avversari l’hanno continuamente attaccata, quasi a temerne le innegabili capacità comunicative, le reali potenzialità politiche e anche la probabile vittoria finale.
Si attacca per pavidità, prima ancora che per convinzione, e, comunque, non tanto per elevarsi nel confronto, per ergersi migliori. E’ mancata negli altri la progettualità, il dibattito costruttivo, il positivo confronto.
Cinzia Leone ne esce vincente dopo avere reso ai vari mittenti colpi indegni e attacchi infondati, basati solo su aprioristiche precondizioni che nell’agone politico nulla possono.
Non solo non ne esce minimamente scalfita, ma ringrazia le ostili approssimazioni perché le hanno permesso di capire, ragionare, replicare. E in ciò è apparsa illuminata e illuminante, mentre gli altri perdevano consenso. All’attacco nevrotico e ossessivo ha risposto con misura, eleganza, precisione.
Addirittura con disarmante ironia.
La si è vista eccellere nelle prime uscite televisive, confermarsi in comizi ed assemblee in cui ha dominato con sorprendente autorevolezza, straordinariamente persuasiva.
Com’è tipico di tutte le competizioni, le partite vanno giocate, l’incertezza del pronostico rende giustizia al confronto acceso, dibattuto, quando gli interpreti reciprocamente si accusano e gli animi esacerbati infervorano.
Ma il paese, nel frattempo, ha potuto valutare e prepararsi alla decisione migliore. Cinzia Leone è destinata a sovrastare perché ha indebolito avversari che già si presentavano limitati nella loro pochezza politica, direi quasi evanescenti, ma soprattutto ha manifestato qualità superiori nel suo ricco contesto compiutamente fatto di uomini, donne, idee.
Pallottoliere saggio
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