Si è svolta ieri la premiazione della X Edizione del Concorso letterario "Una poesia per la pace..." nei locali della Chiesa "Madonna della Rocca" di Racalmuto. Un premio dedicato alla Pace nel mondo, organizzato da Nicola Macaluso, Luciano Carrubba, Valentina Festa e da una qualificata giuria composta da Giuseppe Mallia Presidente e dalle Prof.sse Di Sano e Tirone.
Vari i poeti partecipanti, non solo dalla Sicilia ma anche dalla Lombardia e dalla Toscana.
Quest'anno, ad aggiudicarsi il primo premio è Valeria Salvo, di Comitini (Ag), con la poesia "Perduta tenerezza" che ha ottenuto l'unanimità dalla giuria.
Cinquantesimo premio per Valeria, che ha ottenuto, in pochi anni e in giovane età, premi prestigiosi sia a livello nazionale che internazionale, tra cui, il 1° Premio Internazionale “Il Paese delle Robbe” sia in lingua italiana che in vernacolo siciliano a Milena (Cl), il 1° Premio “Una poesia per Pirandello” in lingua italiana e il 1° Premio “I Poeti del Mandorlo e della Natura” in vernacolo siciliano ad Agrigento, il 1° Premio Nazionale “La Biblioteca” a Napoli, il “Premio Acitrezza” del “Premio Internazionale di Poesia, Acitrezza, Terra dei Ciclopi” (2016), il 1° Premio regionale in lingua siciliana dedicato a Giuseppe Serroy ad Agrigento, il 1° Premio Nazionale “Memorial Miriam Sermoneta” a Roma (2017) premiazione svoltasi presso il Municipio VII in Piazza Cinecittà, il 2° Premio Nazionale “Parole&Poesia” a Formigine (Mo) tra 712 poeti d’Italia, 2° Premio Nazionale “Alda Merini” a Catanzaro nonché il 3° Premio nazionale “Città di Quartucciu” in Sardegna e il 3° Premio nazionale “Per il verso giusto” ad Arenzano in provincia di Genova, menzioni d’onore in Calabria (Villapiana Lido) e in Sicilia (Erice, Patti, Spadafora, Paternò, Riposto, Milena), 2° Premio Nazionale “Poeta per caso- Città di Acireale 2016” e 1° Premio Internazionale “Maria Madre del Buon Cammino” 2016 a Taormina. La poesia “Le candele di Afghanistan”, ha ricevuto una menzione d’onore al Concorso Letterario Nazionale “San Francesco d’Assisi” a Patti (Me) ed è stata inserita nell’antologia donata nel Natale del 2014 a Papa Francesco.
Diverse le poesie pubblicate nelle Antologie dei Concorsi nazionali: a Quartucciu in Sardegna, a Monza-Brianza (Lombardia), a Rocca Imperiale e Catanzaro (Calabria), a Roma, a Grosseto (Toscana).
Da due anni, nel periodo estivo, le sue poesie vengono esposte a Luino, sul Lago Maggiore, per il Festival della Poesia “Tramontana di versi”.
Nel 2015, la rivista “Nuova Tribuna Letteraria” della Venilia Editrice, sita al Albano Terme (Pd) le ha dedicato un articolo sui suoi componimenti poetici e sulla personale stilistica poetica.
Il suo ultimo libro “Perle di vento oltreoceano” è stato presentato presso il centro Mondadori della provincia di Agrigento, è reperibile presso la Biblioteca di Casa Pace (Valle dei Templi di Agrigento), ed inoltre diffuso alla Biblioteca Civica di Verona, alla Biblioteca “Giovanni Treccani degli Alfieri” di Montichiari (Bs) e alla Biblioteca Labriola di Napoli.
PERDUTA TENEREZZA
Il mondo ha perso la voce.
Vermigli corpi
giacciono
alla rinfusa dei giorni mai più infiniti.
Nella promenade di Nizza
sul brigde di Londra,
nei markets di Berlino
l’accanita morte velocizzò il passo,
il cielo spense e poi il trambusto.
Fiori gettati sui marciapiedi e fiaccolate.
Inni alla pace vogliamo,
strette di mano,
una bandiera bianca
che avvolga il mondo intero, lontano dal peccato,
nella stanza d’universo
dove la quiete sembra dispersa
il bene mutilato
il nostro Dio abbandonato.
Il mondo ha perso la vista
dinanzi all’innocenza degli infanti,
ha perso l’udito
al grido estremo dell’anima che ha devastato.
Nei bui sentieri
hanno disperso il tatto
alla mira dei pugnali e al lancio delle bombe,
il sogno di Dio,
uomo misericordioso, hanno strapazzato.
Solo Amore porta Pace,
il volo leggero di una colomba
le ali baciate dagli ulivi,
nel vicolo pulito ritrova la voce
nel felice chiacchierio della gente,
che apre gli occhi e sorride
alla nuova vita sbocciata, dono accettato,
il mondo a cui ritorna l’udito
dinanzi all’urlo di un dolore da riparare
e il tatto dinanzi al cosmo,
l’opera buona che Dio ama
e che ha voluto creare.
Il mondo ha perso il gusto,
il gusto della verità e della giustizia
dinanzi a donne uccise
bambini venduti
anziani maltrattati
amori bugiardi e avvelenati.
Si! Ha perso il gusto nelle tele del tradimento,
nella manipolazione dei corpi
nella leggerezza degli esseri,
ha calpestato la dignità
ha perso il gusto del pudore
dinanzi al Nostro Dio che piange
per la tenerezza che manca
e che l’uomo distrugge nella sua misera piccolezza.
Motivazione della Giuria: Nella poesia “Perduta tenerezza” sin dai primi versi prende forma la tensione verso le problematiche sociale dell’attualità e rimanda in particolare alle stragi del terrorismo, che hanno deluso le speranze di pace e di realizzazione di una società che ha divorato tutto e non ha lasciato nulla.
L’anafora presente nei versi mette in evidenza che il mondo ha perso “la voce, la vista, l’udito…” perché non è più capace di verità, di giustizia, né tanto meno di tenerezza che Dio gli ha donato ma che l’uomo distrugge nella sua misera pochezza.
La lirica, per quanto si presenti cupa nella sua struttura, lascia intravedere un barlume di speranza allorquando si anela all’amore come estrema ancora di salvezza, a cui l’uomo ha ancora possibilità di aggrapparsi per uscire dalle tenebre della contemporaneità.
Racalmuto, 11 Novembre 2017
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