Lettera del vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Guagliano
Qualche giorno fa, casualmente, ho incontrato Salvatore, un
amico del tempo della scuola, che non
vedevo da tantissimi anni.
Salvatore è andato a vivere in Canada, subito dopo essersi
diplomato.
Da circa 10 anni non veniva a Racalmuto.
Gli ho detto che sono stato eletto, nelle ultime
amministrative, Consigliere Comunale di maggioranza nella lista del sindaco
Messana. Questa informazione gli è servita da stimolo.
Ha iniziato a parlare senza interruzione e con molta enfasi.
Mi ha detto che trova
il paese migliorato; Più pulito e ordinato, almeno nelle strade principali.
Lo stesso non si può dire, delle periferie e del territorio
in generale.
Ha la sensazione che ogni cosa in questa terra vada a
rilento; ed ogni miglioramento alla fine risulti vano poiché gli altri corrono
di più e in definitiva il divario si allarga.
Per avvalorare questa tesi, mi ha portato una sua recente
esperienza:
Dovendo comprare un elettrodomestico gente locale gli ha
consigliato di recarsi presso un rinomato grossista che si trova a Montedoro.
Presa la macchina si avvia; si imbatte subito fuori paese in
un ponte con una strana ed anomala restrizione di carreggiata, con tanto di
cartello che obbliga al transito alternato, che nessuno però rispetta. Subito
dopo un cartello indica la direzione per
Montedoro ma qualche metro oltre, una barriera e un altro cartello che vieta di intraprendere
quel percorso; una scritta così recita: Strada Provinciale Racalmuto –
Montedoro chiusa al traffico.
Non viene indicato il numero dell'Ordinanza ( obbligatoria x
legge ), il motivo della chiusura e
sopratutto non viene indicato nessun percorso alternativo.
Noto che in realtà il traffico, anche pesante, entra ed esce
attraverso quel varco che espone, come detto, un perentorio divieto.
Torna in paese e chiede spiegazioni.
Gli dicono che il ponte è chiuso per eccesso di “zelo”
(forse qualcuno spera di poterlo demolire e ricostruire).
La strada x Montedoro è
chiusa da anni causa smottamenti del terreno.
Le frane esistono veramente ma ciò nonostante la strada è aperta e il cartello serve solamente a
qualcuno x sottrarsi da ogni responsabilità.
Nonostante tutto il mio amico decide di chiedere un percorso
alternativo, comportandosi come se si trovasse in Canada, dove se un ponte
viene dichiarato pericolante si interviene subito, se un Ente Pubblico mette un Cartello che segnala una strada
chiusa, la strada è chiusa davvero, e dove un Ente Locale nel cui territorio
queste problematiche dovessero verificarsi ne pretenderebbe la sistemazione entro pochi mesi specie se
serve a collegare vari comuni e due
provincie confinanti. Gli
indicano la strada che porta alla
miniera direzione Milena con svolta al
bivio per Montedoro.
Si incammina; superato il cimitero inizia a notare la
presenza di buche nel manto stradale. Dopo un po le buche aumentano di numero, di dimensioni e
si fanno sempre più profonde, in alcuni
tratti non esiste più neanche l'originario mento stradale.
Decide, allora, di rinunciare e fa retromarcia per paura di
quello che potrebbe trovare più avanti!!!
Cosa porterà con se questo nostro compaesano al suo ritorno
in Canada? Quali valutazioni? Quali considerazioni? Di certo farà fatica, pur
essendo un Siciliano d'origine, a ritenere normale una situazione di questo
tipo.
-Ma lui non sa, o forse si, che di cose assurde a volte
paradossali in questa terra c'è ne sono tante.
-Non sa che su quella strada formato “trazzera” nessuno
vuole riconoscere la competenza neanche la ex Provincia, come invece sarebbe
naturale, ed in ogni caso cambierebbe poco
visto che l'altra di cui la competenza
provinciale è certa dopo anni continua a rimanere chiusa x mancanza di fondi.
-Ma il mio amico certamente
non sa che la società Italkali
che gestisce l'estrazione dei sali essendo il principale utente della strada,
ha predisposto un progetto di 570.000 €
x la sistemazione definitiva della strada in questione e che a tutt'oggi
non riesce ad avviare i lavori a causa di questa Pirandelliana confusione.
-Non sa che l'Ex Provincia ora Libero Consorzio di Comuni e
diventata una scatola vuota, che quasi non eroga più servizi e che somiglia sempre più ad uno stipendificio.
-E il mio amico non sapeva, prima che glielo dicessi
io, che il comune di Racalmuto dispone
di 236 unità lavorative a fronte di una pianta organica che ne prevederebbe,
non più di 60.
E allora nascono spontanee, al mio amico, alcune domande:
-Disponendo il comune di tutto questo personale, come mai
non si riesce a tenere il paese e il territorio pulito, ordinato e
decoroso oltre che adeguatamente
manutenzionato?
-Come mai, per lo
svolgimento di molti servizi ed attività, lo stesso utilizza ditte e personale
esterni?
-Come mai molti servizi pubblici sono tanto costosi quanto
scarsi qualitativamente?
Ma i cittadini e la classe dirigente di questo Paese si
pongono queste ed altre domande?
Salvatore ha l'impressione che tutto questo in qualche modo
abbia subito una “ normalizzazione”.
Il mio amico, mi confessa che non vede l'ora di rientrare in
Canada, per ritornare forse fra altri 10 anni, magari quando tutto questo non
sarà più considerato “normale”!!!!
E chiaro che stiamo parlando di problematiche la cui origine
travalica la responsabilità di questa
Compagine Amministrativa, che tuttavia si era impegnata a ragionare soluzioni
plausibili attraverso il rispetto di un percorso tracciato dal programma
elettorale che, com'è noto, ha ricevuto la fiducia dei Racalmutesi. (Giuseppe Guagliano)
Mi scusi consigliere Guagliano, ma questo consiglio comunale non ha mai trattato il tema della viabilità che fa letteralmente schifo nel nostro territorio, se è nelle sue competenze potrebbe invitare il consiglio comunale a deliberare sulla messa in sicurezza del territorio dal punto di vista strutturale con un piano economico preciso e puntuale?
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