mercoledì 10 agosto 2016

Racalmuto, lettera del vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Guagliano

Lettera del vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Guagliano
Qualche giorno fa, casualmente, ho incontrato Salvatore, un amico del tempo della scuola,  che non vedevo da tantissimi anni.
Salvatore è andato a vivere in Canada, subito dopo essersi diplomato.
Da circa 10 anni non veniva a Racalmuto.
Gli ho detto che sono stato eletto, nelle ultime amministrative, Consigliere Comunale di maggioranza nella lista del sindaco Messana. Questa informazione gli è servita da stimolo.
Ha iniziato a parlare senza interruzione e con molta enfasi.
Mi ha detto che  trova il paese migliorato; Più pulito e ordinato, almeno nelle strade principali.
Lo stesso non si può dire, delle periferie e del territorio in generale.
Ha la sensazione che ogni cosa in questa terra vada a rilento; ed ogni miglioramento alla fine risulti vano poiché gli altri corrono di più e in definitiva il divario si allarga.
Per avvalorare questa tesi, mi ha portato una sua recente esperienza:
Dovendo comprare un elettrodomestico gente locale gli ha consigliato di recarsi presso un rinomato grossista che si trova a Montedoro.
Presa la macchina si avvia; si imbatte subito fuori paese in un ponte con una strana ed anomala restrizione di carreggiata, con tanto di cartello che obbliga al transito alternato, che nessuno però rispetta. Subito dopo un cartello indica la direzione per  Montedoro ma qualche metro oltre, una barriera e  un altro cartello che vieta di intraprendere quel percorso; una scritta così recita: Strada Provinciale Racalmuto – Montedoro chiusa al traffico.
Non viene indicato il numero dell'Ordinanza ( obbligatoria x legge ),  il motivo della chiusura e sopratutto non viene indicato nessun percorso alternativo.
Noto che in realtà il traffico, anche pesante, entra ed esce attraverso quel varco che espone, come detto, un perentorio divieto.
Torna in paese e chiede spiegazioni.
Gli dicono che il ponte è chiuso per eccesso di “zelo” (forse qualcuno spera di poterlo demolire e ricostruire).
La strada x Montedoro è  chiusa da anni causa smottamenti del terreno.
Le frane esistono veramente ma ciò nonostante la strada  è aperta e il cartello serve solamente a qualcuno x sottrarsi da ogni responsabilità.
Nonostante tutto il mio amico decide di chiedere un percorso alternativo, comportandosi come se si trovasse in Canada, dove se un ponte viene dichiarato pericolante si interviene subito, se un Ente Pubblico  mette un Cartello che segnala una strada chiusa, la strada è chiusa davvero, e dove un Ente Locale nel cui territorio queste problematiche dovessero verificarsi ne pretenderebbe  la sistemazione entro pochi mesi specie se serve a collegare vari comuni e due  provincie confinanti.  Gli indicano la strada  che porta alla miniera direzione  Milena con svolta al bivio per  Montedoro.
Si incammina; superato il cimitero inizia a notare la presenza di buche nel manto stradale. Dopo un po  le buche aumentano di numero, di dimensioni e si fanno sempre più  profonde, in alcuni tratti non esiste più neanche l'originario mento stradale.
Decide, allora, di rinunciare e fa retromarcia per paura di quello che potrebbe trovare più avanti!!!
Cosa porterà con se questo nostro compaesano al suo ritorno in Canada? Quali valutazioni? Quali considerazioni? Di certo farà fatica, pur essendo un Siciliano d'origine, a ritenere normale una situazione di questo tipo.
-Ma lui non sa, o forse si, che di cose assurde a volte paradossali in questa terra c'è ne sono tante.
-Non sa che su quella strada formato “trazzera” nessuno vuole riconoscere la competenza neanche la ex Provincia, come invece sarebbe naturale,  ed in ogni caso cambierebbe poco visto che l'altra di cui la  competenza provinciale è certa dopo anni continua a rimanere chiusa x mancanza di fondi.
-Ma il mio amico certamente  non  sa che la società Italkali che gestisce l'estrazione dei sali essendo il principale utente della strada, ha predisposto un progetto di 570.000 €  x la sistemazione definitiva della strada in questione e che a tutt'oggi non riesce ad avviare i lavori a causa di questa Pirandelliana  confusione.  
-Non sa che l'Ex Provincia ora Libero Consorzio di Comuni e diventata una scatola vuota, che quasi non eroga più servizi e  che somiglia sempre più ad uno stipendificio.
-E il mio amico non sapeva, prima che glielo dicessi io,  che il comune di Racalmuto dispone di 236 unità lavorative a fronte di una pianta organica che ne prevederebbe, non più di 60.
E allora nascono spontanee, al mio amico, alcune domande:
-Disponendo il comune di tutto questo personale, come mai non si riesce a tenere il paese e il territorio pulito, ordinato e decoroso  oltre che adeguatamente manutenzionato?
-Come mai,  per lo svolgimento di molti servizi ed attività, lo stesso utilizza ditte e personale esterni? 
-Come mai molti servizi pubblici sono tanto costosi quanto scarsi qualitativamente?
Ma i cittadini e la classe dirigente di questo Paese si pongono queste ed altre domande?
Salvatore ha l'impressione che tutto questo in qualche modo abbia subito una “ normalizzazione”.
Il mio amico, mi confessa che non vede l'ora di rientrare in Canada, per ritornare forse fra altri 10 anni, magari quando tutto questo non sarà più considerato “normale”!!!!
E chiaro che stiamo parlando di problematiche la cui origine travalica  la responsabilità di questa Compagine Amministrativa, che tuttavia si era impegnata a ragionare soluzioni plausibili attraverso il rispetto di un percorso tracciato dal programma elettorale che, com'è noto, ha ricevuto la fiducia dei Racalmutesi. (Giuseppe Guagliano)

1 commento:

  1. Mi scusi consigliere Guagliano, ma questo consiglio comunale non ha mai trattato il tema della viabilità che fa letteralmente schifo nel nostro territorio, se è nelle sue competenze potrebbe invitare il consiglio comunale a deliberare sulla messa in sicurezza del territorio dal punto di vista strutturale con un piano economico preciso e puntuale?

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