sabato 30 luglio 2016

Racalmuto: Pietro D’Asaro pop art, un murales ricorda il Monocolo


Chiunque attraverserà quella strada o prenderà un caffè in uno dei bar della zona, avrà modo di ammirare un murales che richiama alcuni particolari di opere di Pietro D’Asaro.
Un’idea alquanto originale, quella di legare la pittura del “Monoculus Racalmutensis” alla pittura murale e alla pop art, nata grazie all’intuizione dell’assessore alla Cultura del Comune di Racalmuto Salvatore Picone che così spiega il progetto realizzato in stretta collaborazione con l’Università polacca “Marii Curie-Sklodowska” di Lublino: “Grazie all’Erasmus, la prestigiosa Università di Lublino, con cui Racalmuto ha stretto una fattiva collaborazione, ha concesso a due studentesse di svolgere nel nostro paese il loro programma. In un primo momento avevamo deciso di realizzare un murales dedicato a Falcone e Borsellino. 
Ho chiesto il parere ad alcuni artisti e docenti della scuola media, tra cui Giuseppe Agnello e Sergio Scimè, e a vari cittadini, che hanno consigliato di rendere omaggio, in qualche modo, a Pietro D’Asaro, come il Caravaggio sotto il ponte a Varese. E così ho chiesto di realizzare, oltre all’opera dedicata a Falcone e Borsellino che sarà realizzata sempre in quella zona frequentata dai giovani, un qualcosa che richiamasse l’opera del nostro grande pittore del Seicento”.

Il murales è in corso di realizzazione in via Garibaldi, vicino la scuola media dedicata proprio a Pietro D’Asaro, da parte di Beata Kukawska e Agnieszka Smiech nell’ambito del progetto Erasmus voluto dal Prof. Danylo Tkanko dell’Università “Marii Curie -Sklodowska”. Le due studentesse, il cui lavoro è coordinato da Renato Volpe dell’Ufficio Cultura del Comune, hanno presentato diversi bozzetti all’amministrazione comunale.
Accanto alle figure tratte da opere del Monocolo – un particolare della Madonna della Catena, conservato nella Chiesa Madre di Racalmuto e della Sacra Famiglia conservato a Cammarata – la scritta, di impatto, “Ra – CALM – uto”.
Calm, acronimo di calma, di tranquillità. Semplice, ma di grande effetto.
“Come Alda Merini sui Navigli, o il centro di Berlino o i celebri murales di Boston, vogliamo raccontare il contemporaneo e lasciare anche un segno su un grigio passato di cemento – dice l’assessore Picone - Colori nuovi e nuove visioni, aperte all’Europa e al mondo. E’ tutto un percorso che stiamo tracciando, legato naturalmente a quanto ereditato dal tempo, ovvero dai nostri beni culturali, ma con riflessioni sul presente e su quello che l’arte ha oggi da dire. E su questa strada ci muoviamo anche al Mu.Ra., il nascente museo del Castello Chiaramontano legato naturalmente all’arte sacra nostrana, ma soprattutto all’arte contemporanea”.

“La collaborazione con la Polonia – conclude – continuerà grazie anche al nuovo gemellaggio con la città di Opole Lubelskie. Dopo questo lavoro su D’Asaro, le due studentesse inizieranno a lavorare al progetto dedicato ai giudici Falcone e Borsellino. Anche qui un omaggio alla nostra terra, ai siciliani onesti con il murales della legalità che sarà realizzato nei pressi della Caserma dei Carabinieri”.

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