Vorrei dare un piccolo contributo di chiarezza sulla questione IMU
agricola che il Consiglio nell’ultima seduta ha determinato nella misura
massima del 10,60 x mille.
Va detto in premessa che
l’IMU era ed è prevista in tutti quei territori
comunali non ricadenti in zone svantaggiate.
In seguito alla modifica dei parametri, anche il nostro territorio è
stato assoggettato a tale tassa.
Il Governo Nazionale a partire dal 2014, secondo ragionamenti e
modalità che a tuttora non risultano del tutto chiari, ha trattenuto dai
trasferimenti in favore dei comuni, previsti dal FONDO NAZIONALE DI
SOLIDARIETA’ delle somme variabili. Per quanto ci riguarda 245.000 € (2014) e di 305.000 € (2015), dando indicazione di recuperare tali
minori trasferimenti, appunto, con l’applicazione dell’IMU AGRICOLA nella
misura standard di 7,60 x mille per il 2014 con possibilità di aumento e
diminuzione di 3 punti per il 2015 a partire da quella di base.
Per tanto l’applicazione dell’IMU oltre che un obbligo di legge è
funzionale al riequilibrio del bilancio per gli importi prima citati.
Per il 2014 il Comune ha incassato circa 100.000 € e niente fa
supporre che per il 2015 ne possa incassare di più, anche applicando l’aliquota
del 10,60 x mille. Quindi, in attesa di intraprendere eventuali azioni legali di recupero, l’Ente deve
compensare il minore introito con altre entrate ( improbabili ) o con riduzioni
di spesa che si spera non siano le solita riduzioni di servizi per i cittadini.
Sarebbe, finalmente auspicabile, l’inizio di una politica seria di
tagli agli sprechi ( vedi costo abnorme
della bolletta dell’energia elettrica) e di riorganizzazione funzionale della
macchina amministrativa che potrebbe consentire il recupero di ingenti risorse
finanziarie.
Tornando alla questione IMU già nella scorsa seduta Consiliare avevo
proposto la riduzione dell’aliquota al 4,60 x mille ritenendola tecnicamente
possibile oltre che un atto di giustizia fiscale per i cittadini nonché
politicamente opportuno.
Se non che il Presidente dei
revisori dei conti, presente alla seduta, in concordia con la Giunta e gli
uffici finanziari, ribadì la necessità e l’obbligo di elevare al massimo la
tassa mettendo il Consiglio in guardia per possibili ripercussioni erariali.
Il gruppo consiliare di maggioranza, pur votando secondo queste
indicazioni, si riservò la possibilità di approfondire la questione, ed
eventualmente intervenire diminuendo l’aliquota con apposita seduta Consiliare.
Dalle verifiche, in effetti, è emersa la possibilità di abbassare l’incidenza
dell’IMU agricola per tanto il Presidente su indicazione di Consiglieri di
Maggioranza ha convocato, per Giovedì prossimo, una seduta straordinaria
dell’Assise per procedere alla rideterminazione in diminuzione della tassa.
Ancora una volta il Consiglio ha dimostrato notevole capacità di
ragionamento e senso di responsabilità.
Ancora una volta ha dimostrato di saper agire nell’interesse
preminente della cittadinanza, senza cedere a lusinghe, e tiri di giacca
provenienti da più parti.
Un segnale positivo di un Organo Istituzionale che vuole diventare
punto di riferimento riconoscibile, in un contesto di imperante confusione e
incertezza.
Racalmuto 10/06/’15
Giuseppe Guagliano
V. Presidente Consiglio Comunale Racalmuto
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