Rifiuti, che succede? Quanto durerà questa emergenza?
Siamo, di fatto, in emergenza rifiuti da quindici anni, ormai. Parossismo legislativo, inadeguatezza gestionale, totale assenza di investimenti pubblici nell'impiantistica (con i fondi di europei di Agenda 2000 nell'Ambito Gesa Ag 2 sono stati finanziati CCR e isole ecologiche e nulla più).
Senza stazioni di trasferenza, impianti di selezione e recupero della frazione secca e di quella umida, impianti di compostaggio per l'umido, tutto il rifiuto raccolto va a finire in discarica.
La discarica di Siculiana è satura e la terza vasca in corso di realizzazione non è ancora pronta. Le turbolenze avute con il governo regionale ne hanno rallentato le procedure di autorizzazione. Il Presidente Crocetta con un'ordinanza ha autorizzato l'incremento della capienza giornaliera delle altre discariche siciliane e disposto che Racalmuto insieme agli altri Comuni dell'Ato Gesa Ag 2 conferisca nella discarica di Grotte San Giorgio a Catania.
Pertanto, ai costi già elevati dovremo aggiungere i costi del trasporto a Catania e le maggiori tariffe praticate dalla nuova discarica. L'ordinanza autorizza il conferimento per trenta giorni e si spera che nel frattempo la discarica di Siculiana possa riaprire.
Molti comuni non hanno mezzi adeguati per affrontare questo lungo viaggio, ma soprattutto i cittadini non hanno soldi per pagare questo aumento dei costi. Ho chiesto al Prefetto di coinvolgere l'ARPA per valutare se qualcuna delle vecchie discariche comunali possa essere riattata, quantomeno per scongiurare il viaggio a Catania dei nostri rifiuti. La loro chiusura aveva un senso nella prospettiva del decollo immediato della raccolta differenziata: frazione organica nell'impianto di compostaggio, per farne fertilizzante; acciaio, alluminio, legno, plastica, carta, vetro, puliti e venduti ai consorzi di filiera, soltanto il rifiuto indifferenziabile sarebbe andato in discarica.
I cittadini pagano tasse altissime per la gestione dei rifiuti, ma i disservizi e i disagi non mancano. I Comuni possono assistere passivamente a delle decisioni regionali? Cosa non funziona?
Ispiriamo ogni scelta a due obiettivi prioritari: tutela dell'ambiente e sostenibilità dei costi.
Un sistema, anche in emergenza, che fa viaggiare i rifiuti indifferenziati in lungo e in largo per la Sicilia non tutela l'ambiente e non è sostenibile nei costi. I cittadini pagano tasse altissime e non è etico e lecito chiedere loro di pagare l'ulteriore aumento dei costi di trasporto e conferimento.
Pertanto, si valuti se le discariche chiuse possano essere riutilizzate in tempi brevi. Il Presidente Crocetta se gestirà l'emergenza per abbassare i costi e avviare i necessari investimenti nell'impiantisca avrà tutto il nostro sostegno.
Sindaco, i cittadini si chiedono quando partirà la raccolta differenziata. Può comunicarci una data certa?
Nel frattempo i racalmutesi investano sulla differenziazione domestica dei rifiuti. La raccolta differenziata a Racalmuto esiste, solo che i cittadini che conferiscono al CCR sono pochi, anche perché i cassonetti per strada sono disincentivanti. Abbiamo una strada per evitare che l'autocompattatore ogni giorno vada a Catania: conferire nei cassonetti soltanto il rifiuto indifferenziabile.
In tal modo si riempiranno più lentamente e potremo prevedere il loro svuotamento tre volte alla settimana.
Abbiamo contattato la società che gestisce il servizio alla quale chiederemo di corrispondere all'emergenza, organizzando un servizio di raccolta "porta a porta" dei rifiuti differenziati.
Diminuirà per il 2015 il costo per la raccolta dei rifiuti?
Il piano Aro prevede una diminuzione dei costi puntando, appunto, sulla raccolta differenziata. Possiamo anticiparne gli effetti. Facciamo una campagna di sensibilizzazione casa per casa, nelle scuole, nei blog, perché ciascuno di noi selezioni i rifiuti e li conferisca al CCR, in attesa che il servizio "porta a porta" sia operativo. E' il primo passo per uscire dall'emergenza e per ridurre i costi.
BLOG REGALPETRA LIBERA
ancora nel 2014 non si fa la differenziata obbligatoria buttando via materie prime molto preziose come la plastica, il vetro, ecc...
RispondiEliminacome ogni anno la provincia di agrigento nella classifica ( qualità della vita ) del sole 24 ore, siamo ultimi..
MI VERGOGNO DI VIVERE IN QUESTO PAESE!!
Non è comprensibile parlare di società ecosostenibile, di salvaguardia dell'ambiente, di comunità responsabile quando le istituzioni locali e regionali da decenni sono orientate a conferire i rifiuti indifferenziate nelle discariche private. Il nostro sindaco potrebbe aprire un tavolo di confronto con i sindaci su questo tema. Meno tasse con città più pulite e responsabili. Con delle date certe. Grazie al sindaco per l'apertura al confronto con i cittadini, giustamente indignati delle modalità di gestione dei rifiuti dal governo regionale.
RispondiEliminaLa raccolta differenziata e il riciclo di materie artificiali non è una soluzione eco-sostenibile. E' solo un'illusione che permette di tenere tranquilla la coscienza del consumatore, mantenendo alti i consumi e i profitti di pochi a scapito dell'intera collettività. Educazione al consumo razionale e riutilizzo intelligente sono la vera chiave di un futuro eco-sostenibile ed economicamente conveniente per tutti. Il riciclo è un vicolo cieco. Invece di organizzare un servizio di raccolta "porta a porta" dei rifiuti differenziati sarebbe opportuno fare educazione "porta a porta" per ridurre in maniera intelligente la produzione di rifiuti. Urgente è la necessità di ridurre la quantità di rifiuti prodotti, non la raccolta differenziata e il riciclo...
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