Comitato Civico Art. 1
Via della
Repubblica Racalmuto
Lettera
Aperta
E’ vero che
la politica in questi anni, a Racalmuto,
ha dato un cattivissimo esempio gestionale delle risorse finanziarie e
della macchina amministrativa.
Ma è
altrettanto vero che la Commissione Straordinaria, che da quasi due anni ne ha
preso il posto per le note vicende, non sembra
avere acquisito la giusta consapevolezza sulle reali aspettative dei
cittadini.
Tra le tante,
la vicenda relativa alla chiusura dell’asilo nido comunale ha contribuito a
rendere pesante l’aria
che si respira in paese.
La gente
fatica ad accettare il fatto che davanti (alla legittima ) esigenza del
risanamento finanziario, che spesso, purtroppo, si riduce ad un groviglio di
numeri inverosimili da far bilanciare,
un’amministrazione possa
sacrificare servizi essenziali
per la vita di una comunità.
E ciò
risulta ancora più indigesto se si considera
che il personale dell’asilo nido, è stato retribuito per un
intero anno senza che alcuno svolgesse la sua mansione.
Così come
risulta indigesta la decisione di utilizzare risorse del bilancio comunale per
finanziare iniziative, assolutamente non prioritarie a danno di servizi
indispensabili alle fasce deboli della popolazione.
Tornando
alla vicenda dell’asilo nido, è giusto che la gente sappia alcune cose:
-Intanto che
la tendenza a livello nazionale e regionale è quella di potenziare gli asili
nido, preferibilmente comunali, e non di chiuderli; tant'è che Racalmuto per questo motivo ha ricevuto nel 2010 un finanziamento di 130.000 per la
ristrutturazione e l’arredamento della struttura, ultimata nel 2012.
-L’Amministrazione, inspiegabilmente, decide
di riconvertire quei locali come sede della biblioteca comunale, nonostante
siano disponibili altri immobili idonei
e inutilizzati, delibera lo stanziamento di 125.000 € dal bilancio per demolire
quanto era stato in precedenza realizzato e non ancora collaudato, rendendo
estremamente complicato, se non impossibile, alla prossima amministrazione che
sarà votata fra qualche mese dai cittadini, riattivare l’asilo nido qualora lo ritenesse
opportuno; Ci chiediamo, inoltre, che
fine hanno fatto o faranno gli arredi
acquistati.
Ma non finisce qua.
-In coerenza
con quanto detto in precedenza il Ministero dell’Interno nell'ambito del Piano di Azione e Coesione (PAC) inserisce Racalmuto nel Progetto Nazionale Affido rivolto ai bambini da 0-3 anni erogando un ulteriore finanziamento di ben
59.000 € per potenziare la struttura che nel frattempo, inopinatamente, è
stata soppressa.
Il buon
senso e il rispetto per i cittadini a questo punto imporrebbero un ripensamento
; presupposto irrinunciabile per poter spendere regolarmente questi ulteriori
fondi.
E invece no!
A quanto pare, per non perdere il finanziamento stanno pensando di “bruciare” questi soldi in una
struttura che per conformazione, posizionamento e funzionalità non è
assolutamente idonea alla finalità di che trattasi, e già scartata in passato
per questi motivi.
Un’altra
forte contraddizione è presente nella relazione che accompagna il nuovo piano
regolatore generale che sta per essere approvato, la dove si afferma che in
base ai parametri di calcolo che tengono conto del numero degli abitanti e della prospettive di
sviluppo demografico e urbanistico è necessario costruire un altro asilo nido. Ci troveremmo
ad avere un asilo nido virtuale fuori dal paese dopo avere soppresso quello
reale in centro ristrutturato ed arredato di tutto punto. (Siamo al paradosso)
Chiediamo
l’intervento della deputazione, che
rappresenta il territorio, affinché interceda su chi di competenza per
far si che la comunità possa esercitare il diritto di decidere su una materia
tanto delicata.
Racalmuto 7/1/’14
Per il Comitato Art. 1 Giuseppe
Guagliano
Componente del direttivo del Partito Democratico
cose di striscia la notizia......e per questi motivi che in 'italia non si va avanti, e si fanno sempre piu' spreco di denaro
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