mercoledì 11 dicembre 2013

Racalmuto. Elezione Renzi e dibattito locale: (Prg, Rifiuti, Fondazione, Teatro, Fondi Anas ... )

La strabocchevole vittoria di Matteo Renzi alle primarie per la leadership nazionale del PD ha un significato che va oltre la valenza interna del Partito. 
Il risultato sintetizza la volontà oramai conclamata degli Italiani di ritornare alla politica vera.
A Racalmuto, le vicende legate allo scioglimento delle Istituzioni Democratiche per infiltrazione mafiosa, e il “modus operandi” della Commissione Straordinaria hanno reso  ancora  più pressante tale esigenza. 
Non è stato facile, per i Renziani, mantenere le posizioni e il programma  del Sindaco di Firenze.
Sembrava una battaglia persa in partenza al cospetto di un gruppo dirigente arroccato nelle segreterie del partito  che ad ogni elezione esercitava e perpetuava la filosofia del - pochi ma noi-.
A Racalmuto un primo passo verso il cambiamento è già stato fatto con l’elezione del  segretario e di un direttivo completamente rinnovato. Ma la scommessa non è solo quella di cambiare le persone.
E’ necessaria una diversa prospettiva di valutazione per dare luce ad un percorso di onestà e coerenza.
E’ necessario il coinvolgimento dei cittadini per individuare chi dovrà guidare la macchina amministrativa e quali dovranno essere i percorsi da seguire;e questo si può fare solo attraverso lo strumento delle primarie.
Il vero cambiamento, in sostanza è:
-quello di attuare una politica che incontri e assecondi le esigenze e il sentire della gente.
-quello dell’assunzione delle  responsabilità proprie e altrui.
-capacità di fare autocritica e saper chiedere scusa, se necessario.
A Racalmuto il nuovo corso Renziano del PD deve perseguire tutto questo, ma saper andare anche oltre.
Le questioni da affrontare sono numerose e di grande rilevanza politica e sociale; e chi si propone per incarnare il nuovo corso deve dimostrare con i fatti di averne l’autorevolezza e il coraggio,  aprendo dei tavoli pubblici di confronto e discussione.
- E’ necessario diradare la nebbia che avvolge da troppo tempo certe vicende per poterle, finalmente, consegnare alla storia con serenità.
- va fatta una valutazione e dato un giudizio sulle amministrazioni politiche, e su quelle commissariali.
- bisogna decidere cosa dire e cosa fare su questioni vitali quali la gestione:
  Della nettezza urbana, dell’Ato Idrico, del gas, dell’elettricità, delle comunicazioni e dei servizi in generale.
- è necessario che qualcuno spieghi ai cittadini le modalità con cui sono stati gestiti in questi anni progetti ed Enti partecipati dal Comune quali il Consorzio Tre Sorgenti, il Progetto Pit Demetra, il Parco Letterario Leonardo Sciascia, il Progetto Equal Demetra, Fondazione Sciascia, Fondazione Teatro Regina Margherita progetto di ampliamento del cimitero (con i relativi 540.000 € versati dai cittadini); la Commissione dovrebbe relazionare su quante risorse sono state attinte dai bilanci del comune, e di quanto altro denaro pubblico è stato utilizzato, facendone rilevare il ritorno in termini di crescita sociale ed economica.
- bisogna chiedere con forza un cambio di rotta alla Commissione sull'utilizzo dei fondi Anas e su alcune scelte riguardante il piano regolatore:
  • Revoca del progetto di rifacimento del prospetto della Fondazione Sciascia (115.000 €);
  • Revoca del progetto per trasformare l’asilo nido (recentemente ristrutturato) in biblioteca (140.000 €); 
  • Revoca del progetto per il rifacimento della strada che porta in c/da noce (100.000 €). 
  • Accoglimento di molti rilievi più che sensati sul PRG proposti dai cittadini.

E' opportuno che venga chiesto con forza (tramite la deputazione Regionale e Nazionale) alla Commissione di soprassedere su alcune decisioni che potrebbero condizionare negativamente il futuro del paese.
Ci sembra giusto che certe decisioni vengano prese dall'amministrazione di prossima elezione.
Dopotutto stiamo parlando di rinviare le decisioni di pochi mesi.
Solo attraverso questo percorso si potrà recuperare il rapporto fiduciario con la gente.


Racalmuto 11/12/’13                                               
Giuseppe Guagliano
 (Componente Direttivo  Partito Democratico)

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