
I parlamentari
del partito Democratico Maria Iacono, Angelo Capodicasa, Giuseppe
Lauricella, Tonino Moscatt e Roberto Morassut,
quest’ultimo già assessore all’urbanistica del comune di Roma, si sono rivolti
al ministro degli interni per chiedere chiarimenti sui lavori di messa in
sicurezza del teatro Regina Margherita di Racalmuto proposti dalla commissione
prefettizia operante nello stesso comune.
In particolare i
parlamentari democratici nel sottolineare l’importanza storico- culturale che
il teatro Regina Margherita riveste nel panorama dei beni architettonici e
culturali presenti nella Provincia di Agrigento hanno chiesto al ministro degli
interni di intervenire presso la gestione commissariale per fermare il degrado
programmato del teatro regina Margherita e se si intende subito inviare un
ispezione nel Comune di Racalmuto per valutare l’opera della commissione
prefettizia.
Secondo Iacono, Capodicasa,
Moscatt, Lauricella E Morassut, “il progetto della commissione prefettizia
nelle more di realizzare un nuovo piano di sicurezza sta apportando delle
modifiche strutturali al teatro tale da renderlo non più il teatro di trecento
posti ma una struttura che potrà ospitare non più cento persone, secondo i
parlamentari democratici tutto ciò snaturerà un’opera d’arte che in questo modo
ne’ risulterà sfigurata e non renderà ai cittadini di Racalmuto il loro teatro,
perché quello che ne verrà fuori dopo il restauro sarà un’altra cosa”.
“Chiediamo ha aggiunto
inoltre Maria Iacono, prima firmataria dell’interrogazione, un impegno del
ministero degli interni perché si faccia chiarezza sul progetto del teatro
Regina Margherita che rappresenta una delle opere architettoniche
dell’ottocento siciliano, opera tra le più significative, progettato
dall’architetto Dionisio Sciascia, allievo del Basile, inoltre il teatro regina
Margherita è il teatro di Leonardo Sciascia, quello per la cui riapertura si è
speso in tutta la sua vita, vedere le immagini del teatro allagato e chiuso
dopo la brevissima riapertura, rappresenta un colpo al cuore per tutti i
Racalmutesi ma soprattutto per la cultura Agrigentina”.
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