L’austerità, l’applicazione
rigida di norme contabili, conduce,da un lato,all’abbattimento di qualsiasi
speranza nella crescita in un paese già in forte difficoltà economica
e, dall'altro, ad una totale sfiducia nelle istituzioni.
Ma tutto questo non deve
far pensare alla gente, indotta da qualcuno in mala fede che questa tassa non và
pagata, giusto protestare, far sentire la propia voce, ma attenzione in attesa di
eventuali sviluppi la prima rata va pagata.
Chiedere ai commissari se
c’è margine per abbassare la tassa o comunque di rimodularla, però dobbiamo
tenere conto del debito pregresso e questa è tutta un’altra storia.
Se siamo giunti a questo
punto, credo che ci siano delle colpe che riguardano le passate
amministrazioni,considerato il fatto che già € 3,07 a mq era già alto,che
paghiamo la scelta sciagurata da ogni punto di vista, di non adeguare la nostra
discarica e poter conferire i nostri rifiuti e quelli dei paesi limitrofi
.Credo che sia opportuno e urgente poter rivedere il contratto che ha firmato
l’amministrazione precedente con la gesag2 e casomai impugnarlo, e, se sia
possibile, rescinderlo.
Un altro grave problema
che riguarda i rifiuti è la questione del ccr di c/da corsa.
All’apertura di questo
centro nell’aprile del 2011, l’amministrazione di allora informava i cittadini
che in quella discarica era possibile portare i rifiuti differenziati per
singola categoria.
Infatti veniva
riconosciuto un incentivo ai cittadini che conferivano li i propi rifiuti
differenziati,ma tutto questo oggi non è avvenuto.
Anzi ai cittadini che si
sono informati è stato detto che non esiste nessun regolamento,e quindi hanno
solo perso tempo,e denaro a conferire i propi rifiuti in quella discarica.
Pertanto chiedo alla
Commissione Prefettizia di rivedere e rimodulare la tassa sui rifiuti solidi
urbani tenendo conto della necessaria gradualità prevista dalla legge
determinando, così, coefficienti congrui e aderenti alla realtà Racalmutese e di
considerare, ponendola nel giusto risalto, la differente capacità di produrre
rifiuti dei soggetti passivi.
GIUSEPPE BRUCCULERI
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