venerdì 4 maggio 2012

Mafia e politica (a Racalmuto) camminavano a braccetto

Argomento centrale in molte discussioni è lo scioglimento del comune di Racalmuto per infiltrazione mafiosa. Da alcune cose che leggo, vedo partiti e  politici  che cercano di delimitare il fenomeno agli ultimi anni. Non è così. La commissione ispettiva ha controllato le carte dal 2007 ad oggi. Questo non significa che nel passato (prossimo e remoto) non c'era infiltrazione.
La mafia a Racalmuto c'è sempre stata, ma alla politica ha convenuto dire che non c'era, che era una mafia di atteggiamenti. I due poteri locali (politico, mafioso) si sostenevano a vicenda, camminavano a braccetto. Dividendo posti ed appalti pubblici.
La gente comune era in uno stato di soggezione, con il voto controllato: SINGALIATU. A raccontare questa (incredibile) verità nelle aule di giustizia è la mafia stessa. Ma è storia raccontata dai nostri scrittori (Sciascia, Savatteri) nei libri che parlano di Regalpetra. La politica (fino a questo momento) ha nascosto la verità, fatta di spartizione, tangenti, compromessi. Per un reale cambiamento ci vogliono uomini nuovi, puliti e forti nelle idee. Il passato, dopotutto, meglio a riposo.
Sergio Scimè, blogger

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