lunedì 16 gennaio 2012

"Truffa politica, niente di più" di Sergio Scimè

il nuovo inizio deve partire dai reali bisogni del paese. La politica non ha mai rispettato il programma elettorale proposto alla gente prima delle elezioni. La politica è stata solo un costo ma nulla di buono è stato fatto. Il paese cammina con la marcia indietro. Agli occhi di chi guarda da vicino e da lontano Racalmuto in questi anni ha perso tanto. Proprio in questo momento sto cestinando dal mio pc le tante schifezze di mala politica di questi ultimi anni. Colpa di uno? Lasciamo stare. Più di venti assessori hanno attraversato questa legislatura le stanze del potere locale con la complicità dei consiglieri comunali.
Ma quanto ci è costata questa "truffa politica" in termini di sviluppo per il paese? Quando dal blog "Regalpetra libera" è iniziata, tre anni fa, la forte opposizione, in tanti erano lì in silenzio a "grattare: picciuli e potere". Non perdiamo tempo, pensiamo al futuro. Oggi c'è la totale sfiducia nella politica, chi fa politica deve partire con azioni concrete. Per esempio diminuire le indennità di consiglieri, presidente del consiglio, assessori e sindaco. Non è possibile che ad Agrigento il gettone di presenza è di 55 euro e a Racalmuto 75 euro. Bisogna fare un patto di garanzia. Chi vince amministra chi perde sta all'opposizione. Il sindaco deve presentare ogni semestre un resoconto del lavoro svolto. Per scelte importanti utilizzare il sistema referendario e far decidere le persone. Azzerare tutte le spese inutili e sono davvero tante. Idee nuove per il rilancio culturale. Massima trasparenza in tutto, a partire dai lavori pubblici alle assunzioni. Sono davvero tante le cose da fare.. 

6 commenti:

  1. A proposito di nuove idee per il rilancio culturale come ben hai detto ma anche e soprattutto per un rilancio economico del paese, avevo proposto all'ultimo sindaco, dominante della scena politica racalmutese degli ultimi vent'anni di far divenire Racalmuto un possibile centro di ritiro per artisti di fama e non mondiali che vorrebbero andare in pensione, trascorrere gli ultimi anni della loro vita a Racalmuto, e lui mi rispose, senza tanto garbo, sei sempre il solito, quello che vuole cambiare il mondo e chiuse l'argomento! Signori miei, uno, fino ad un certo punto può interessarsi della collettività dove è nato e passato i primi anni della sua vita ma se si accorge, come me, che un feed back positivo al mio manifestare interesse e proporre idee di crescita, non vengono ascoltate e prese in giro solo per invidia e anche nel mio caso omofobia, arriva un certo punto che gira i tacchi e se ne va! Ora caro Sergio, mi stai conoscendo e io sto conoscendo te da questo blog e da discussioni personali e sto manifestando il mio appoggio politico verso la tua persona come possibile sindaco di Racalmuto, ma, sei interessato ad avermi nella tua squadra, come assessore alla cultura, per sfruttare il mo bagaglio culturale, formazione etc etc che ho maturato in tanti anni che ho vissuto fuori? Si aspettano risposte. Io, sicuramente non ci perdo nulla, ma Racalmuto nel rinegarmi ci perderà e molto. Luigi Iannello

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  2. ‎... Ciao Luigi e grazie. Ben vengano le richieste di candidatura a tutti i livelli è sinonimo di democrazia. In questo momento è opportuno raccogliere idee e nuovi propositi per il paese, in questi giorni parlando con un amico si pensava a delle primarie non solo per i sindaci ma anche per gli assessori, in modo di affidare ai cittadini tutte le decisioni.

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  3. ma a Racalmuto c'è ancora politica, chi l'ha visti. Tutti pensano a se stessi. Il gettone di presenza, il lavoro per il figlio, l'assistenza per la nuora, il certificato per l'amico, le promesse mai mantenute per chi resta. Andate in quel paese per piacere. Caro Sergio ti eri ammorbidito un pochetto ma vedo che sei ritornato alla lotta, se vuoi fare il sindaco devi dire quello che pensi senza remore. La verità va detta e lo schifo va denunciato. Un'amica ed elettrice di regalpetra libera. ahahhahahahhaa

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  4. Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.
    La nomenclatura comunista lo voleva avvocato, lui preferì fare il medico così iniziò la carriera politica del Barone Rosso con il bolscevico baffone. Come vedete è abile affabulatore nelle sue difese d’ufficio della classe politica degli ultimi ventanni, e forse oltre per quel che lo riguarda anche oltre i ventanni, i suoi compagni non si erano sbagliati nel riconoscergli capacità forense. Il Barone Rosso riesce ad essere di più, ha fuso la medicina con la giurisprudenza, ed è nata la malacrianza una pratica tra la scenza e l’alchimia.
    Mi permetto di scerzare con il Barone Rosso che si conraddistngue per animo nobile ed intelligenza e spiccato senzo dell’umor. Ma il Barone come mai da uomo di sinistra non fa un po, dico solo un po, di autocritica. Lui fu secondo a Giggetto Restivo, nel senso che gli fece da vicesindaco, con duemila Euri di indennità per cinque anni. Barone allora non ti sei schifato della legge degli enti locali che mostri di conoscere bene!
    Comunista Rafanella
    Cosa dici in tua favella
    Che il buco ha la ciambella
    Rafanella rafanella
    Comunista rafanella.
    Eccellenza Barone Rosso
    Non lasciò nemmeno un osso
    Prebende e concorso.
    Non cedette mai il passo.b
    Pare che abbia valenza
    Il nuovo che avanza
    Il Barone da consiglio
    Con il baffo a cummoglio:
    Che sarà da ora innanzi
    Sono miei pure gli avanzi.
    La storia è ’ sempre quella
    Di un comuinista rafanella
    Alchimista paroliere
    Pronto sempre ad arraffare.
    Rafanella Rafanella
    Comista rafanella
    Rossa hai solo la crosta
    È finita ora la festa.

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  5. GENITORE INCAZZATO: Visto che c'è la possibilità di proporre la propria candidatura, mi propongo anch'io a fianco di Sergio Scimè!! Ad una condizione però che Sergio si proponga attraverso una lista civica (lasciamo che i vecchi partiti vadano alla deriva da soli!!), che si rediga un vero e dettagliato programma elettorale (programma mai visto nelle precedenti elezioni), universalmente comprensibile da tutti i cittadini. Programma che sia soprattutto votato alla crescita economica, sociale, morale e culturale di questo paese ormai privo di ragione (persa e mai più ritrovata). Insomma!! Possa Racalmuto essere di esempio per il l'intera nazione, la culla del nuovo modo di fare politica, totalmente "votata" all'interesse pubblico!! Vediamo se ci riusciamo!! Chi vivrà vedrà!

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  6. Chissà comè sarà un assessore incazzato?

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