lunedì 16 gennaio 2012

"I poteri del sindaco e quelli del consiglio comunale" di Salvatore Sardo

L’entrata in vigore della L.R. n. 7/92 (elezione diretta del sindaco) e le innovazioni apportate all’Ordinamento Amministrativo degli enti locali, con la distinzione tra le funzioni di indirizzo e dicontrollo assegnate agli organi politici elettivi e quelle gestionali attribuite agli organi burocratici (legge Bassanini), hanno modificato in modo rilevante la vita politica e amministrativa dei comuni siciliani.
 Orbene, dal 1993, cioè dall’entrata in vigore della citata L.R. 7/92, il sindaco, espressione diretta del voto popolare, ha assunto un ruolo assolutamente preminente rispetto al consiglio comunale che non rappresenta più il luogo centrale delle decisioni politico – amministrative come era nel passato.
In buona sostanza il legislatore ha voluto rafforzare le funzioni ed i poteri dell’organo monocratico elettivo ( sindaco ) rispetto all’organo collegiale elettivo ( consiglio comunale ). Infatti al sindaco sono stati attribuiti tutti i poteri residuali: quello che per legge non è attribuito in modo specifico al consiglio è di competenza sindacale; cosicché il consiglio ha visto  diminuire le sue prerogative e con esse la sua importanza ed il suo prestigio.
Per fare qualche esempio concreto basta ricordare che la legge attribuisce al sindaco la funzione dicapo dell’amministrazione comunale, quella di ufficiale di governo, la nomina  e la revoca degli assessori comunali, del segretario comunale, dei dirigenti, degli esperti, dei consulenti, dei professionisti esterni, dei RUP, la determinazione delle tariffe, l’emissione delle ordinanze; è il presidente della fondazione Leonardo Sciascia, della fondazione Teatro Regina Margherita, fa parte di diritto dell’assemblea del consorzio Tre Sorgenti, dell’Ato idrico, dell’Ato rifiuti, nomina i rappresentanti del comune al Consorzio Universitario, al Consorzio ASI ecc… quasi tutta l’attività amministrativa è nelle mani del sindaco  mentre al consiglio sono rimaste poche competenze: bilancio preventivo e consuntivo, piani territoriali, piano triennale delle OO. PP. , regolamenti e  qualche altra cosa ancora oltre alla funzione di indirizzo e di controllo politico  - amministrativo; attività, quest’ultima, difficile da svolgere da quando è stato abolito il controllo preventivo di legittimità.
È evidente che il nuovo ordinamento amministrativo degli enti locali ha sbilanciato a favore dei sindaci l’assetto dei poteri locali con notevoli conseguenze sui comportamenti di quest’ultimi.
Il potere quasi “assoluto” conferito ai sindaci, sconosciuto in passato, ha dato loro alla testa!
Molti si sono comportati come se fossero dei podestà, esercitando le pubbliche funzioni in modo quasi privatistico, non tenendo in nessuna considerazione quanto previsto nei programmi elettorali, disattendendo gli accordi politici stipulati con i partiti alleati e ricorrendo spesso alla corruzione politica pur di mantenersi  in sella.
Tutto ciò ha portato alla personalizzazione della politica, al ridimensionamento della funzione dei partiti nella selezione della classe dirigente, al populismo e alla demagogia.
La storia politico – amministrativa del nostro paese nell’ultimo ventennio è la conseguenza diretta 
 di queste non ben ponderate innovazioni legislative: auspichiamo opportuni interventi legislativi che modifichino la situazione presente e portino ad un bilanciamento dei poteri tra il consiglio comunale ed il sindaco.
Pur consapevoli dei limiti e delle criticità  dell’attuale legislazione in tema di ordinamento amministrativo degli enti locali e consci di trovarci in una situazione difficile con il comune commissariato ed una “commissione di accesso prefettizia” che sta ispezionando gli atti amministrativi per capire se c’è stato condizionamento mafioso dell’attività amministrativa, riteniamo sia possibile un nuovo inizio che metta al centro dell’azione politica l’interesse collettivo e l’impegno a lavorare per risolvere le annose questioni che le passate amministrazioni non hanno saputo risolvere senza la tentazione di addebitare ad ogni costo ed esclusivamente alle leggi imperfette le manchevolezze degli uomini.
Questa è la sfida che ci sta di fronte.

Salvatotre Sardo
Consigliere Comunale del Pd

12 commenti:

  1. il nuovo inizio deve partire dai reali bisogni del paese. La politica non ha mai rispettato il programma elettorale proposto alla gente prima delle elezioni. La politica è stata solo un costo ma nulla di buono è stato fatto. Il paese cammina con la marcia indietro. Agli occhi di chi guarda da vicino e da lontano Racalmuto in questi anni ha perso tanto. Proprio in questo momento sto cestinando dal mio pc le tante schifezze di mala politica di questi ultimi anni. Colpa di uno? Lasciamo stare. Più di venti assessori hanno attraversato questa legislatura le stanze del potere locale con la complicità dei consiglieri comunali. Ma quanto ci è costata questa "truffa politica" in termini di sviluppo per il paese? Quando dal blog "Regalpetra libera" è iniziata, tre anni fa, la forte opposizione, in tanti erano lì in silenzio a "grattare: picciuli e potere". Non perdiamo tempo, pensiamo al futuro. Oggi c'è la totale sfiducia nella politica, chi fa politica deve partire con azioni concrete. Per esempio diminuire le indennità di consiglieri, presidente del consiglio, assessori e sindaco. Non è possibile che ad Agrigento il gettone di presenza è di 55 euro e a Racalmuto 75 euro. Bisogna fare un patto di garanzia. Chi vince amministra chi perde sta all'opposizione. Il sindaco deve presentare ogni semestre un resoconto del lavoro svolto. Per scelte importanti utilizzare il sistema referendario e far decidere le persone. Azzerare tutte le spese inutili e sono davvero tante. Idee nuove per il rilancio culturale. Massima trasparenza in tutto, a partire dai lavori pubblici, alle assunzioni. Sono davvero tante le cose da fare.. Complimenti a Giovanni per la "sartoria", in tempo sana tutte le ferite.

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    1. perché, c'è mai stato un programma elettorale proposto ai Racalmutesi, con idee concrete, fatti da realizzare e proposte propinato ai Racalmutesi per avere il nostro voto negli ultimi vent'anni? Luigi Iannello

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  2. Carissimo Totò, complimenti davvero. E lo dico sul serio: se avessi potuto disporre di una "post" come quella tua quando ho collaborato ad una tesi sul nuovo titolo V della Costituzione avrei fatto prendere più del 110 e lode che ha preso il mio assistito. Vedi, i nuovi saccenti ed i nuovi gesuitici moralisti mai capiranno la serietà di quello che tu fai presente. Il problema della "residualità" che mi pare tu sfiori, è veramente tragico: pensa alle enormi responsabilità dei consiglieri comunali che ignari che qualche obbligo incombe loro per "residualità" possono finire sotto processo per omesso o ritardato rapporto ex art. 2 c.p.p. Che ne sanno certi burbanzosi giovincelli che confondono la doverosa competenza e professionalità che solo una lunga esperienza fa conseguire per politica "babba" (credo che voglion dire dei loro babbi e non sanno che si eredita il loro DNA)? Si accomodino pure nei superni scranni municipali e, come si dice, se ne accorgeranno sul mingere. Non si può fare a meno di rispettabilissimi amministratori pubblici come te. La politica è cultura; la prolungata amministrazione è saggezza, la lunga militanza nei partiti (di qualsiasi colore) è scuola, avvedutezza sociale, è sensibilità per il bene comune (cattolicamente, marxisisticamente, fascisticamente, liberalisticamente, non fa poi molta differenza). Giovani: bravi quando agognate ad una vita migliore; no quando siete risibilmente supponenti. E mi riferisco al Laudator Parvae Mariae. In latino? Già! cosi faccio arrabbiare il mio simpaticissimo Racalmutese fiero. Se fosse problema di un qualche Salice Piangente (a Racalmuto, poi... bah!) tutto sarebbe semplice. Se parlo di rottamazione, non mi riferisco certo a qualche sgradito dato anagrafico. Mi riferisco al ciarlare di incopetenti ed impreparati moralisti da strapazzo,magari in regola con l'anagrafe. Racalmuto rispetto a come l'ho lasciata nel 1960 è sterlarmente migliorata, e non è stato certo per virtù dello spirito santo (al quale come avete capito non credo) ma ai tanti perversi peccatori del luogo (ai quali io tributo il dovuto onore). Il levatici tu ma cci mintu io non mi è mai piaciuto. E poi quelli di Giurgenti ca pigliano 20 euro in meno sono più onesti di quelli di Racalmuto? Se la Banca d'Italia non mi avesse strapagato io non sarei quel mostro di onestà che gli addetti ai lavori sanno; se al SECIT non avessi avuto quel doppio stipendio che avevo (e che faceva maledettemente incazzare un mio paesano padovano, modesto impiegato del Ministero delle Finanze) chissà quanti soldi facevo "estero su estero" come la Caina. Qui ho detto qualcosa che rassomiglia al Giovanni "Sartore" che ne io né mia moglie abbiamo capito e che son sicuro Sergio vorrà chiarirmi a quattr'occhi quando a fine febbraio sarò a Racalmuto. Caro Totò: è iniziata la campagna elettorale: facciamola anche noi come la sappiamo fare, senza prudenze tattiche. La verità soprattuto, quella verità che Cristo non seppe spiegare a Pilato. Da parte mia: Viva Totò Sardo Sindaco!
    Lillo Taverna

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  3. Gentile dott. Sardo,
    ho letto con attenzione il Suo post, avendo avuto modo di apprezzarne i contenuti.
    Reputo, comunque, che oltre a un auspicato impegno degli amministratori futuri, occorra a Racalmuto il salto di mentalità.Non si può delegare la soluzione delle sorti del paese esclusivamente al sindaco o al consiglio comunale, rimanendo, inermi, ad osservare gli effetti e, se questi negativi, a criticarne l'operato.
    Racalmuto, per risorgere, ha bisogno della collaborazione di tutti, ognuno per la propria parte, svestendo i panni dell'arroganza e dell'interesse privato.Solo così ci sarà futuro per il nostro paese.
    Racalmutese fiero

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  4. I poteri del vice sindaco quali sono?

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  5. Signor Taverna se vuole bene al PD e al dott. Sardo è meglio che cambia discorso.

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  6. Che non sia: Laudator temporis acti.....
    Ricambio la simpatia al dott Taverna.
    Racalmutese fiero

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  7. Forse qualcuno non vuol capire che a me del PD clerical-social-democratico me ne frega un ... tubo.Quanto a Totò Sardo non è certo la maschera che i politicanti chiazzalori vorrebbero far credere ma il volto di quel grande medico di migliaia di vecchi, donne, uomini, giovani che la chiazza non la bazzicano. Spero che Totò Sardo partecipi umilmente alle primarie con oltre dieci candidati del centfro sinistra allargato. Vorrò vedere chi vince. Totò Sardo è un grande valore della Racalmuto migliore. Quanto alla storia del vice sindaco, debbo dire che come vicario del borgomastro Totò ha il merito principale del poco (per me molto) bene di quel periodo; sono pronto ad andarlo a testimoniare,ma non se lo augurino molti miei MONITORES: in tre mesi di permanennza a Racalmuto, dopo tre anni di assenza, il mio vizietto super ispettivo troppe cose mi ha permesso di appurare. Sono un laudator temporis acti? Sicuro: sono uno che nel 1971 è stato ammesso in quella nave togliattiana "che veniva da lontano ed andava lontano" e spero di starci ancora - il poco mio amico buon dio permettendo - per tanti altri anni. Con tanta simpatia per tutti, chiedendo il voto a nessuno.
    Lillo Taverna

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  8. Un medico che utilizza il suo lavoro per prendere voti, come il medico Totò Cuffaro o l'attuale presidente della regione Raffaele Lombardo. Mi stupisce un bel po' il dott. Taverna. Ha un'idea distorta della politica, Sciascia, il nostro scrittore racalmutese, è più politico di cento medici messi insieme. Più scrive più fa del male alla sinistra e al medico Sardo.

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  9. duttu tiempu di pira
    zi Pe Zi Pe,
    finieru li pira
    e fin' luzi Pe.
    Che bellu stu juocu Totò!!!

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  10. Mi riferisco al precedente anonimo. Secondo lei tra le sue contumelie e le mie argomentazioni i tantissimi lettori del blog (che so aumentati dopo i miei commenti) chi sceglieranno? Questo non per lei ma per chi ha orecchie .... E poi abbia il coraggio delle idee: esca dall'anonimato.
    Calogero Taverna

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  11. GENITORE INCAZZATO: un semplice consiglio al dott. Sardo, per favore alle prossime elezioni si presenti con qualcosa di nuovo!! che testimoni il suo rinnovamento!! Per esempio tagli finalmente questi baffi alla Lenin!! Il comunismo è da un bel pezzo che è finito!! Caro dottore le ricordo che se ha avuto la possibilità di progredire economicamente lo deve al sistema capitalistico dominante!! Pensi se fosse vissuto in terra russiana a quest'ora faceva la fame!!

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