lunedì 23 gennaio 2012

Mulè (UDC), La biblioteca all'ex macello è una scelta sbagliata








Sig. Commissario Dott. Petralia,
mi chiamo Carmelo Mulè, sono nato a Racalmuto sessantadue anni fa e ci vivo da sempre,sono impiegato presso l'Azienda Sanitaria di Agrigento alle dipendenze del Dipartimento di Prevenzione.
Nel 1980 ero vicesindaco ed assessore ai beni culturali di questa Racalmuto, in un tempo in cui di beni culturali, dalle nostre parti,non se ne parlava nemmeno.Nel bilancio del Comune il capitolo relativo constava di sole 44.000 lire, somma con la quale si potevano comprare 44 panini imbottiti. L'organico del comune prevedeva un bibliotecario, ma non c'era la biblioteca.
La mia prima proposta rivolta al Consiglio Comunale dell'epoca mirava ad impinguare il capitolo relativo alla cultura fino alla concorrenza di 100.000.000. di lire. I consiglieri si spaventarono, ma poi capirono ed approvarono. La prima spesa è stata indirizzata alla nascita della bibblioteca e con quello che c'era a disposizione, in termini di locali e personale, nacque la biblioteca comunale che oggi Lei vuole spostare, stante  a quello che apprendo, nei locali dell'ex macello comunale.
L'ubicazione è sbagliata, restando quella zona poco popolata e decentrata oltre chè buia e prospiciente all'aperta campagna.
I locali sono inadeguati e pieni di umidità, con l'aggravante che un riscaldamento adeguato provocherebbe l'innalzamento del grado di umidità dannoso, a sua volta, sia per i libri che per i ragazzi.
Dalla nascita della biblioteca nacque il primo approccio con lo scrittore di Racalmuto, il quale si offri per primo per la donazione di molti volumi, trasportati poi dalla villa sperliga a Racalmuto dal sottoscritto e dal consigliere Lillo Sardo a proprie spese e con mezzo proprio; se ne sono fatti di viaggi da Palermo a Racalmuto. Ho acquistato libri ed enciclopedie, scaffali, sedie,tavoli ed alla fine la biblioteca comunale nacque con tanto di inagurazione. Poi è arrivata la delazione; le presunte tangenti che sui libri acquistati dalle case editrici sarebbero stare versate in mio favore; fantasie di un paese dove più è la vocazione a distruggere che non a costruire. Un paese che giudica per sentito dire, le persone per bene, poi quando arrivano glia altri, si avvolge nella propria paura e mugugna.
Io La invito a riflettere sull'opportunità dello spostamento che si vuole operare, in considerazione del fatto che un servizio del genere deve essere posizionato più a centro possibile. In caso contrario spiegherò le mie motivazioni più dettagliatamente, ritenendo che il cambio strutturale dei beni e servizi venga lasciato alla politica quando questa arriverà.
 Rag. Carmelo Mulè, segretario cittadino dell'U.D.C. 

3 commenti:

  1. Luigi Iannello
    scusate, ma per scelte così importanti che sono relative alla vita sociale di una comunità di residenti, che comporterebbe il levare i locali alla Proloco Di Racalmuto dove attualmente oltre a mostre e convegni si sta svolgendo un servizio di dopo scuola e i locali anche a disposizione di feste etc, un esterno, cioè il commissario, che è stato chiamato a dirigere il comune super partes, ha potere? O tutto ciò è un chiaro intento intimidatorio verso la Proloco da parte del consiglio comunale che non è stato nemmeno capace di inserire Racalmuto nel consorzio turistico "Valle dei Templi" che è stato creato da poco tempo atto alla valorizzazione delle nostre zone?

    Giovanni Salvo
    Al di là della scelta più o meno opinabile, penso che tale soluzione non rientri nei compiti di un commissario. Non si tratta di ordinaria amministrazione. Vuoi vedere caro Carmelo che il signor. Petralia è nelle mani di qualche consigliore, o peggio di un gruppo di furbetti che stanno approfittanto della vacatio amministrativa per fare e disfare? Il mio intuito di racalmutese me lo fa ritenere fortemente.

    Concetta Rizzo
    Attenzione! Bisognerebbe capire, magari qualcuno di voi - ben attenti alla vita amministrativa del nostro paese - lo sa già, se è scaduto o se scadrà prossimamente il contratto di locazione dei locali dove al momento si trova la biblioteca....Visualizza altro

    Luigi Iannello
    Allora, se di questo dovrebbe trattarsi, meglio trasferire la biblioteca al Castello!

    Sergio Scimè ‎.. dici bene cara Concetta Rizzo, ma l'idea di spostare la biblioteca all'ex macello nasceva per una ripicca della passata amministrazione verso Giuseppe Guagliano, non ci vuole niente a capire che quel luogo è fuori mano. Le biblioteche, , ovunque, si trovano nel centro della comunità, ci sono tanti locali, io per esempio avevo pensato ai locali dell''auditorium Santa Chiara insieme ai locali dell'ufficio elettorale, anagrafe ecc. Ma oltre a questi ci sono i locali del Castello in gran parte inutilizzati. Lo sappiamo tutti quello che ha fatto la pro loco in questi ultimi anni, un centro aperto a tutti, bambini, giovani, anziani. Si sono svolte tante manifestazioni culturali, mostre ecc ecc. tutto dimostrabile con foto e video, in buona parte pubblicate nelle rete. Attualmente c'è una ricca programmazione per il 2012. Ma nell'ipotesi che la biblioteca venga trasferita la pro loco che fine farà? Chiude? al momento ci sono diversi racalmutesi che svolgono servizi molto utili alla collettività. Ma nessuno pensa a questo? Non credo che il dott. Petralia faccia tutto da solo, ci saranno delle persone che lo consigliano male. Il consiglio comunale con a capo il presidente devono prendersi carico della problematica che non può essere affidata ad un commissario venuto da lontano.

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  2. Angelo Cutaia
    probabilmente il Commissario sta dando esecuzione ad una deliberazione precedente, non sua, tendente a sfrattare la scomoda Pro Loco di Peppe Guagliano, rea di sostituirsi con le sue attività sociali al Comune, con la scusa di risparmiare sull'affitto. In ogni caso i locali a piano terra del Castello sono più idonei.

    Luigi Iannello
    che comunque la Proloco Di Racalmuto non s'è mai sostituita alle attività sociali del comune di Racalmuto, ha solamente cercato di trovare una forma di collaborazione con i vari assessorati alla cultura e turismo del comune di Racalmuto con i vari assessorati alla cultura e turismo del comune di Racalmuto con la precedente amminitrazione, se poi cercare una collaborazione e per collaborazione si deve intendere anche compensazione per ciò che manca all'atro è dato per concorrenza sleale, credo che ci sia "del marcio in Danimarca", citando Sheakespeare. Però si deve anche dire che il commissario straordiario e l'amministrazione ha dato delle risorse umane alla Pro Loco dalla Borsa lavoro per l'anno 2012, quindi, non si dovrebbe pensare a male su questo... c'è da riflettere e far riflettere il commissario e il consiglio comunale che OGGETTIVAMENTE l'ex macello comunale non è appropriato per la biblioteca comunale, 100 volte meglio il Castello o l'auditorium Santa Chiara.


    Giovanni Salvo
    Condivido quanto sostiene Angelo...da ex ex ex amministratore ricordo che già a suo tempo avevamo studiato e ritenuto i locali del castello la soluzione migliore.


    Comitato la Matina
    La Pro Loco è un luogo dove si alimenta la discussione,la riflessione, la critica, il divertimaento e il piacere.
    Qui si soddisfano le curiosità, si nutrono i pensieri.
    Qui si partecipa.
    La Pro Loco, tra le tante altre cose, è anche un luogo di produzione e proposta culturale, di aggregazione ed incontro.
    La Pro Loco a Racalmuto è una filosofia, un messaggio.
    Qui si cresce: come cittadini e come persone.
    Tutto questo può picere o no; ma è così!
    G.G.

    Angelo Giudice
    se non ricordo male il comune di racalmuto ha avuto in lascito un edificio di cui i balconi danno su via sant'anna ed doveva essere adibita proprio a biblioteca, qualcuno mi sa spiegare che fine a fatto???

    Sergio Scimè
    ‎... Ricordi bene Angelo, prima lì c'era la biblioteca, ma quei locali adesso sono abbandonati. Pensate una bella biblioteca si poteva realizzare di fronte la scuola media nell'appartamento donato dalla maestra Grisafi dove c'è il Bar Mocambo ma quei locali sono ritornati agli eredi per la negligenza degli amministratori. Ci sono tante verità che nessuno ha il coraggio di dire.
    circa un'ora fa

    Angelo Cutaia
    che i locali donati dalla maestra Grisafi siano tornati agli eredi è una inefficienza amministrativa che mi puzza alquanto. Così per i locali donati dalla professoressa Messana a S. Anna. Lì il prof. Nalbone sperava di raccogliere tutto il materiale dell'Archivio Storico comunale che ancora attendono una seria collocazione. E intanto magari si continua a pagare ai privati gli affitti dei vari locali ove è depositato. Mentre quelli del Castello, migliori dal punto di vista dell'igiene libraria restano vuoti. Assurdo ma vero.

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  3. A Racalmuto niente sta al suo posto e nessuno svolge il proprio ruolo.
    Hodetto una cosa scontata?
    Che Bibblioteca! e Che Macello.

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