domenica 13 marzo 2011

Sac. Don Calogero Curto, La popolazione è stanca …


Ai Sigg.
Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Salvatore Milioto
Sindaco di Racalmuto Prof. Salvatore Petrotto
Comandante della Stazione dei Carabinieri Maresciallo Alessandro Costa
Arciprete di Racalmuto Don Diego Martorana

Come Sacerdote anziano, e non potendo essere presente al Consiglio Comunale Straordinario, sento il bisogno di esprimere il mio pensiero per quanto riguarda la situazione attuale della Nostra Comunità. Don Diego, prendendo la parola, parla di coscienza, e noi come coscienza comune ci dovremmo impegnare ed attuare affinchè la nostra Comunità riprenda il verso giusto, lasciandosi alle spalle tutte le male azioni di quest’ultimo periodo. Il dialogo è fondamentale per costruire un mondo migliore,
e pertanto le diverse istituzioni quali quella civile, ecclesiastica e di ordine pubblico hanno il dovere di comunicare e collaborare fianco a fianco per il bene comune e per far crescere in meglio ed in armonia, serenità e pace la nostra bella Comunità. Voglio portare un esempio che mi narrò Mons. Fasola a Favara nel 1960, e cioè uniti si porta avanti questa bella barca come il carro di S. Rosalia a Palermo tirato dai buoi, ma se ognuno va per conto proprio il carro rimane fermo e non ha alcuna possibilità futura.
Un altro punto è ascoltare, imparare a rispettare le proprie opinioni e quelle degli altri senza sopraffarsi. Ma usare il buon senso sempre nell’ottica del bene comune perché altrimenti si gira sempre in tondo e non si riesce mai a concludere nulla. Inoltre la popolazione è stanca … stanca delle difficoltà che deve affrontare … stanca di essere alla continua ricerca di lavoro in questo triste momento in cui la disoccupazione è crescente. Questo disagio porta all’aumento della criminalità. Diamo ai giovani la possibilità di scegliere tra il bene e il male. Ma quando a loro manca la buona scelta quale altra possibilità rimane????? Pensiamo a loro!!!!!!!

Canonico  Sac. Don Calogero Curto
Fonte: Ecclesia Racalmuto

4 commenti:

  1. Sarebbe un buon esempio se lo adottassimo tutti, compresi le autorità ECCLISIALE.
    San Giacomo Cusmano usciva dal tempio per andare ad aiutare a chi ne aveva bisogno,Signor PARROCI DI RACALMUTO PERCHE NON PRENDETE ESMPIO DI QUESTO UOMO INVECE DI PREDICARE LE BUONE NOVELLE.

    « Beato l'uomo che comprende le afflizioni dei poveri, e si adopera per consolarli! ».
    (Beato Giacomo Cusimano)

    Non potendo sostenere tutti i poveri della città che gli chiedevano soccorso, Don Giacomo invava spesso lettere ai signori delle famiglie più agiate sia elemosinando denaro, sia cercando un posto di lavoro per i disoccupati. Spesso rimaneva digiuno affinché a nessuno mancasse il cibo.

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  2. Finalmente, la "Voce" della Chiesa si fa sentire, "GRAZIE" Don Calogero Curto.
    Infatti quello che a Racalmuto è stata assente e la parola della Chiesa e delle Istituzioni, quali quella civile con la "C" maiuscola.
    Oggi,purtroppo,come Lei ben vede a racalmuto la politica fà i propri ...comodi, i giovani seguono le orme dei padri,aspettando che il politico di turno, gli dia o il posto o qualche contentino.
    Per quanto riguarda l'ordine pubblico,si dovrebbe ritornare indietro, si ricorda caro Don Calogero,quando le forze dell'ordine stavano in "piazza" e dialogavano con i cittadini e nello stesso tempo prevenivano. Per concludere caro Padre, oggi, se un racalmutese, della società civile con la "C" maiuscola, prende posizione contro le Istituzioni e questa politica, subito si grida: ma quello casa vuole, vuole "mangiare".
    GRAZIE Don Calogero, continui,Racalmuto Lo sostiene.

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  3. Sarebbe un buon esempio se lo adottassimo tutti, compresi le autorità ECCLISIALE.
    « Beato l'uomo che comprende le afflizioni dei poveri, e si adopera per consolarli! ».
    (Beato Giacomo Cusmano)

    Non potendo sostenere tutti i poveri della città che gli chiedevano soccorso, Don Giacomo inviava spesso lettere ai signori delle famiglie più agiate sia elemosinando denaro, sia cercando un posto di lavoro per i disoccupati. Spesso rimaneva digiuno affinché a nessuno mancasse il cibo.

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  4. Bravo Padre Curto, ogni tanto ci vuole una tiratina di orecchie !

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