Se in una famiglia ci sono solo debiti che, magari, non si riescono a pagare, manca anche di che mangiare.
Una sana gestione credo che consente anche dei buoni investimenti, anche quelli che creano ricchezza e lavoro.
Ed è quello che stiamo tentando di fare, nella nostra realtà, nel settore dei servizi sociali e degli interventi mirati riguardanti i lavori pubblici.
Per non parlare della necessità di liberare le imprese dagli impedimenti pseudoburocratici o peggio ancora pseudogiustizialisti.
Quando un imprenditore viene bloccato per anni, malgrado sia fornito di tutte le autorizzazioni previste dalle vigenti leggi ed addirittura si tenta di rovinarlo, non solo facendogli perdere i soldi investiti, ma anche togliendogli la libertà, ed allora c'è poco da sperare per le nuove generazioni.
Mi riferisco ai furori giustizialisti che nell'agrigentino, in modo particolare, ci fanno apparire tutti quanti delinquenti e mafiosi.Salvo a scoprire, andando fuori dalla nostra provincia che si è sempre trattato di una serie, ed è il caso di dirlo, di illegittimi impedimenti posti in essere dai veri mafiosi, anche i mafiosi che denunciano per tentare di farsi accreditare presso le autorità giudiziarie.
I miei concittadini mi hanno sempre capito molto bene.
Aiutatemi a far si che vengano dissequestrati tre alberghi in costruzione, sui quali sono stati apposti i sigilli quasi quattro anni fa, per delle presunte irregolarità.
Siamo tutti quanti, a Racalmuto, 27 persone, tra tecnici, imprenditori e politici in attesa di giudizio, a seguito di proditorie ed insensate azioni di vario genere tese a bloccare, una miriade di attività economico-produttive che avrebbero contribuito a creare lavoro vero, stabile e duraturo per decine e decine di giovani disoccupati.
E' ovvio che si tratta di iniziative strumentali, tese a distruggere un paese, una comunità o per lo meno a rallentarne lo sviluppo socio-economico e culturale.
E' ovvio che risulta difficile per un'intera Comunità come quella che rappresento risollevarsi quando, sul finire degli anni Ottanta e gli inizi degli anni Novanta, subisce delle terribili stragi mafiose, con il tragico carico di morti e di devastazione da esse provocato.
Adesso, liberi dai terroristici condizionamenti posti in essere dagli autori degli omicidi e dalle cosche mafiose, ci si accorge che è rimasto invece in piedi l'errato convincimento che tutte le imprese di Racalmuto erano condizionate dalla mafia e quindi, anch'esse, tutte quante mafiose.
Tanto che negli ultimi anni è bastato ravvisare un semplice rapporto di parentela tra un qualsiasi imprenditore e dei mafiosi o per degli errati convincimenti, per far chiudere i battenti ad almeno tre aziende che davano lavoro a decine e decine di dipendenti.
Salvo a scoprire, a seguito dei puntuali ricorsi contro degli ingiustificati provvedimenti che, magari, non basta essere parenti di mafiosi per essere considerati mafiosi.
Ed è ciò che è avvenuto a Racalmuto in tre circostanze.
Se a queste perdite economiche ed occupazionali, aggiungiamo anche la vicenda degli alberghi bloccati da quasi quattro anni, ci rendiamo conto di come è stata rasa al suolo un'intera economia locale, di un piccolo paese come Racalmuto.
E chi mai avrebbe potuto, pur volendolo, investire a Racalmuto?
Bastava o basta ancora essere parenti di o magari, pur provvisto di tutte le autorizzazioni di rito, investire a Racalmuto, per rischiare o di essere considerati mafiosi oppure di perdere appresso agli investimenti economici anche la libertà.
A me sembra che sia stato messo in atto il vademecum del totale annientamento di ogni singola iniziativa imprenditoriale.Col braccio armato della legge, o per meglio dire di un'errata applicazione della legge, sono state bloccate negli ultimi dieci anni, a Racalmuto, una miriade di realizzazioni: da una pompa di benzina, contro le quale si sono scagliati, anche con delle strumentali denunce, dei conclamati mafiosi; ad una discoteca; nonché a degli edifici sequestrati in una zona d'espansione, sino ad arrivare ad un ennesimo sequestro, in grande stile ed attraverso delle azioni eclatanti, più di tre anni or sono, di tre alberghi in costruzione.
Tre aziende, inoltre , come detto,sono state ritenute in odor di mafia e bloccate ingiustamente nelle loro attività, per come emerge da delle sacrosante sentenze dei Tribunali.
Ed allora che cosa è successo o che cosa continua a succedere nella mia amata Racalmuto?
Spiegatemi il perché di questo accanimento contro un'intraprendente comunità come quella racalmutese?
Quando si scopre, sistematicamente che, tutto ciò che è stato ordito contro l'economia e le attività del mio paese, da dieci anni a questa parte, è palesemente ingiusto, per come sancito da numerose sentenze, perché qualcuno, o più di qualcuno, continua ad accanirsi continuando ad imbastire delle ingiuste iniziative giudiziarie?Aiutatemi a spiegare tutto ciò a chi non può, non vuole o si rifiuta di capire.
Ne va del nostro bene e del bene dei nostri figli.
Altrimenti è finita per sempre!
Chi se la sente più di investire a Racalmuto per creare ricchezza reale e non fittizia e soprattutto occupazione?
Se è questa la fine riservata a tutti quanti, imprenditori, politici, dipendenti comunali o professionisti,anche quando si fanno le cose in piena regola e chi si muove più!
Credo che sia arrivato il momento di dire basta, sollevare la testa, con orgoglio e passione civile e reagire contro lo strapotere di chi, con l'apparente intento di far osservare la legge, la calpesta e la viola costantemente, in ogni sede, pur di dimostrare che a Racalmuto, centinaia di persone, realmente oneste, capaci ed intraprendenti, devono per forza di cose apparire invece disoneste e delinquenti.
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