lunedì 25 ottobre 2010

Forum facebook acceso dopo la nota della maestra Sabrina Salvaggio

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Baldassare Todaro Rosa Pitrotto si puo riassumere tutto in 2 parole (CHE SCHIFO)
23 ore fa ·

 


  • Carmelo Mulè complimenti a Sabrina Salvaggio; la Fondazione, purtroppo, non riesce a dare quello per la quale è stata concepita.
    17 ore fa












  • Carmelo Rizzo Alle ore 17 la sala era semivuota.........(no comment!)











  • Sabrina Salvaggio Grazie Sergio, per aver dato rilievo sul tuo blog all'indignazione mia e dei miei colleghi.
    16 ore fa ·










  • Giovanni Salvo
    Mi sento di chiedere, qualora le cose siano andate nel modo descritto, scusa a nome di tutta la citadinanza racalmutese.
    La solita visione elitaria della Cultura più volte denunciata...
    Potrei scrivere tante cose, in quanto l'argomento mi è m...olto caro.
    La cosa comunque non mi stranizza più di tanto poichèritengo la fondazione Sciascia "Un mausoleo di ovvietà".
    Volendo spendere qualche parola in favore del dott Collura, dico che almeno lui è stato onesto e diretto.
    Lo so non importerà niente a nessuno il mio poco autorevole giudizio...ma sciascianamente dico all'insegnante ferita non ci faccia caso: L'italiano non è l'italiano, bensì il ragionare.

    15 ore fa · 












  • Sabrina Salvaggio Doverosa precisazione: "feriti" sono stati i bambini. Noi insegnanti, bene o male, sopravviveremo all'offesa...
    13 ore fa ·












  • Ignazio Enrico Marchese
    Hai fatto bene cara Sabrina a scrivere e pubblicare questa lettera, che faccio anche mia, anche a nome degli alunni fra i quali anche mia figlia. Vedi, cara Sabrina, il NOSTRO caro Nanà non avrebbe mai approvato un comportamento simile, nè ...da uno scrittore nè da un intellettuale quale Collura si ritiene d'essere. Il problema è che più di intellettuale forse si tratta di intellettualoide, neanche avvezzo ai minimi canoni della comunicazione, che avrebbe dovuto cogliere l'occasione per colloquiare con i bambini facendo una Lectio Magistralis degna di questo nome. Anni fa mi capitò di colloquiare con Nino Caponnetto e, dopo lungo tempo che non ci vedevamo, gli chiesi cosa stesse facendo in quel periodo.Mi rispose che stava facendo la cosa più bella del mondo, parlare con i bambini delle scuole elementari e insegnare loro a stare lontani dalla mafia, formare in loro una coscienza civile che proprio in quegli anni si stava formando. Nino era però una grande persona che aveva fatto del suo impegno civile la sua ragione di vita e che oltretutto rifulgeva di luce propria, non era certo un intellettualoide che vuole mostrarsi agli altri dal sua scranno che crede al di sopra degli altri ma, come succede ahimè sempre più spesso, oggi da quello scranno il caro Collura è caduto giù pesantemente e, si sà, chi cade da più in alto si fa sicuramente più male!
    Sul marmo che accoglie le spoglie del nostro grande amico Nanà c'è scritto "c'è ne ricorderemo di questo pianeta", e da oggi, e per lunghi anni, i bambini, uomini di domani, si ricorderanno di un raccoglitore di articoli di giornale che, con il nome di Nanà, voleva spacciarsi per uomo di cultura ma che, in una ridente giornata d'inizio d' autunno, scivolò nel baratro dei millantatori! Amen

    12 ore fa · 












  • Carmelo Mulè Caro Ignazio, mi piace il tuo Amen!
    12 ore fa ·










  • Ignazio Enrico Marchese A chiusura di tutto, senza sterili e pretestuosi commenti ad una situazione chiusa sotto gli occhi di tutti! Grazie a te Carmelo.
    12 ore fa ·










  • Beata Bellavia
    Sabrina, non mi trovo d'accordo con quanto asserisci nella tua lettera, perchè, avendo assistito alla manifestazione, ho visto ciò che è accaduto. I bambini non si sono attenuti al religioso silenzio loro richiesto e nella sala c'era un fas...tidiosissimo mormorio che si è subito spento dopo che se ne sono andati. Con questo, voglio precisare, non intendo contestare la condotta degli alunni che, sicuramente, non avrebbero potuto comportarsi altrimenti, quanto l'invito a PERSONE che non possono assistere ad una manifestazione così impegnativa. Quali competenze hanno bambini di nove, dieci anni riguardo a Leonardo Sciascia? Come avrebbero potuto comprendere una lectio magistralis così complessa come quella che Matteo Collura ha presentato? Avrebbero forse colto i riferimenti a Jean Paul Sartre o a Dostoevskij? Conoscevano forse la storia dal Golpe Cileno? La caduta di Salvador Allende e l'ascesa di Augusto Pinochet? Per quanto voi maestre abbiate potuto prodigarvi per istruire adeguatamente i bambini al fine di affrontare l'impegnativa giornata "di cultura" (perchè, intendiamoci, erano lì sol per velarsi di un'iniziativa che trasudava la parola "cultura"), non sareste comunque riuscite ad immergerli completamente in conoscenze che si assumono attraverso tutta una vita, che viene appunto chiamata, da Nietzche in poi, "saturazione della storia". Contesto, quindi, la scelta di aver invitato bambini così piccoli ad un'iniziativa che non comprendeva solo l'emissione del francobollo, ma un'impegno culturale non indifferente, al quale i piccoli spettatori non avrebbero comunque potuto far fronte.
    I bambini dDEVONO assistere a manifestazioni culturali, ma specifiche ed adatte a loro: questa è didattica!

    11 ore fa · 











  • Carmelo Mulè Alla fine, forse, bisognerà chiedere scusa a Sig. Collura! Io penso, però, che in questi casi la giornata di lavoro deve essere diversificata; se i bambini c'erano non bisognava mandarli via, ma esaurire il loro spazio e poi continuare con tutti quei nomi sopra citati.
    11 ore fa ·











  • Sergio Scimè
    ‎... quella lectio magistralis molto interessante andava fatta in altro momento, con studenti di liceo o con universitari, ma in quella sede c'erano i ragazzi, si trovavano lì xkè invitati a partecipare ad una giornata importante per la mem.........oria del nostro scrittore Leonardo Sciascia e per Racalmuto, qualcuno avrebbe voluto delle semplici statuine per riempire le sedie vuote, i ragazzi servivano per la scenografia. C'è stata una defaiance nell'organizzazione dell'evento: questa la verità. Anche la Fondazione sembra distratta dalle vicende di degrado istituzionale che è presente, in questo periodo, nel nostro piccolo comune. Ma i bambini con questa storia non c'entrano nulla, non c'entrano gli insegnanti l'unica vera ed isostituibile risorsa culturale da sempre. Continuate ragazzi il progetto che avete iniziato, con i vostri bravi insegnanti, su Leonardo Sciascia, lui non c'entra nulla ... ieri la fondazione non ha dato un bell'esempio. Mi dispiace per lo scrittore Collura, forse doveva fermarsi con la lectio magistralis, e parlare direttamente con i ragazzi ... il mormorio si è spento xkè dopo l'uscita dei bambinii si è calato il sipario... perchè gli unici veri protagonisti erano i bambini di Racalmuto...
    11 ore fa · 









  • Giovanni Salvo


  • L'emissione di un francobollo doveva essere una festa.
    Non mi sarei stranizzato se qualcuno degli alunni avesse tirato fuori anche qualche bandierina tricolore.
    E' un momento commemorativo; una occasione sciupata, più unica che rara, per pote...re spiegare ai bambini racalmutesi che il loro compaesano illustre si è guadagnato quel riconoscimento per avere saputo dire sempre la verità.
    Peccato.

    10 ore fa · 












  • Beata Bellavia
    ‎@Carmelo Mulè: Se il Sig. Collura è stato invitato a fare una lectio magistralis, era lecito, da parte sua, aspettarsi di trovare una platea competente o quantomeno rispettosa. Bisogna chiedere scusa ai bambini che sono stati costretti al ...supplizio di un incontro non adatto a loro!
    Che li si faccia assistere a progetti adeguati al loro grado di maturità: le lectio magistralis lasciamole ad un pubblico maturo e più spontaneamente interessato.
    @Sergio Scimè: Per quanto io ne sappia gli ospiti vengono scelti in base a ciò che si può loro offrire: non potevamo offrire nulla ai bambini delle elementari? Avremmo dovuto invitare i liceali! (il vero protagonista era Sciascia! Il suo ricordo!)
    @Giovanni Salvo: non abbandoniamoci a patetiche rievocazioni: le bndierine sarebbero state più che mai fuori luogo, quasi un insulto al VERO significato della giornata. Questa giornata commemorativa non avrebbe fatto altro che sortire l'effetto stereotipizzante nelle menti dei bambini non ancora pronti ad un'analisi attenta del personaggio.

    9 ore fa · 












  • Sabrina Salvaggio
    ‎@Beata Bellavia: permettimi di dissentire da alcune parti dei tuoi interventi, per il resto condivisibili (anche se comunque sia Sergio Scimè, sia Carmelo Mulè, sia Giovanni Salvo hanno già anticipato molte delle mie chiarificazioni)
    Tu dic...i (scusami per il tu, me lo permetto solo perchè siamo su FB) che i bambini -cito testualmente- "erano lì sol per velarsi di un'iniziativa che trasudava la parola "cultura""....
    No, erano lì perchè invitati: e comunque non credo che un'iniziativa che "trasudi" cultura debba essere un deterrente per le nuove generazioni.
    Inoltre, pur rendendoci conto (noi insegnanti) dell'improponibilità di una "lectio magistralis" a bambini di quell'età, proprio PERCHE' INVITATI, ritenevamo scorretto nei confronti del relatore alzarci in massa e abbandonare la sala, cosa che evidentemente avremmo dovuto fare...
    Al Collura non rimprovero la sua delusione per non aver trovato una platea degna del suo livello culturale, bensì il modo villano in cui ci ha fatto capire che eravamo ospiti indesiderati: considerato che sia noi che lui eravamo lì sin dall'inizio della manifestazione (e soprattutto che la nostra presenza non gli era gradita...), gli sarebbe bastato contattare i responsabili della fondazione in modo da predisporre un breve intervallo per permetterci di andar via prima del suo intervento.
    Penultima cosa: è pacifico che andati via noi sia calato il silenzio... non credo che la ventina scarsa di persone rimaste abbia potuto produrre il benchè minimo mormorio!
    Infine: la didattica, come ho avuto modo di dire è anche, e soprattutto, conoscenza del proprio territorio, della propria cultura e delle proprie origini: il modo in cui noi presentiamo Sciascia a bambini di 9/10 anni non è, e non deve essere, quello in cui lo ha presenta Collura nella sua "lectio magistralis".
    Ciò non toglie che i bambini debbano essere edotti sulla sua figura e sull'importante ruolo civile e culturale svolto dal loro concittadino.
    Ed ecco perchè i bambini, nel giorno dell'emissione del francobollo a lui dedicato, DOVEVANO esserci (con o senza bandierine...).
    Tutto il resto sono chiacchiere inutili.
    Cordialmente, Sabrina.

    8 ore fa · 












  • Ignazio Enrico Marchese
    Un vero comunicatore sa adattare la propria comunicazione al contesto in cui opera, si poteva fare quindi una lectio magistralis adatta ai bambini che non avrebbe sminuito il significato della lectio stessa. Sono contrario alle critiche sul...la presenza, opportuna o meno, dei bambini. A mio modo di vedere era una bellissima occasione per coinvolgerli in un evento tanto importante in una sede istituzionale anche essa importante. Il binomio scuola istituzione e scuola di vita era quanto mai azzeccato, tanto più che ci si lamenta sempre che la Fondazione sembra essere riservata ad una cultura e ad un pubblico elitari. La mia meraviglia, in positivo, è stata nel vedere tanti bambini insieme che riuscivano a tenere un comportamento assolutamente rispettoso del luogo e dell'occasione ed infine il caloroso "tributo" di applausi, con intelligente e sagace esagerazione, riservato al Collura dagli alunni rimasti in sala. In quei due-tre minuti di applausi a scena aperta sta racchiusa la vera lectio magistralis della giornata, mentre il buon Nanà, avrebbe riso soddisfatto guardando gli alunni della sua scuola!

    7 ore fa ·










  • Carmelo Mulè Caro Ignazio oggi mi piaci
    6 ore fa ·










  • Beata Bellavia Nel mio invito c'era scritto "lectio magistralis di Matteo Collura". La verità è che forse non conosciamo il VERO significato di cosa sia una lectio magistralis.


  • 5 ore fa · 








  • Piero Carbone Visto che per il vicepresidente della fondazione i racalutesi adultii sono "indifferenti", "ignoranti" e "supponenti" non restava da invitare che i bambini.


  • 5 ore fa · 












  • Beata Bellavia I bambini come ultima ratio? Loro dovrebbero essere protagonisti, ma non in queste occasioni.
    5 ore fa · 









  • Ignazio Enrico Marchese E da quando una lectio magistralis non può essere fatta capire ai bambini? Forse da quando ci sono scrittori e/o relatori, o presunti tali, che amano sfoggiare la loro pseudo cultura ai soliti venti o trenta che fanno finta che gli interessi? Finiamola di sciorinare una pseudo cultura che a Nanà non interessava e che non interessa ai suoi amici, i racalmutesi!


  • 4 ore fa · 












  • Lavinia Collura Che sia ben chiaro: le lectio magistralis sono, per definizione, sfoggio di erudizione e pedanza, accumulo di informazioni, trascendendo la virtuosità di chi le scrive, ergo, DA SEMPRE le lectio magistralis, specie quelle di un certo spessore, è difficile che vengano comprese da chi non possiede ampia e varia cultura.
    4 ore fa · 










  • Giovanni Salvo Per questo non ci sto capendo più nulla....!!!
    3 ore fa ·










  • Ignazio Enrico Marchese
    Se è vero, com'è vero, che le lectio magistralis son uno sfoggio di erudizione, è vero anche che il tipo di comunicazione cui ricorrere è affidato al relatore che , normalmente, la adatta al contesto!
    Ma per fare questo bisogna esserne capac...i. Quando una comunicazione non è efficiente ed efficace la responsabilità è sempre del comunicatore che, evidentemente, non ha usato i giusti canali di comunicazione.
    E siccome "non si può non comunicare" il caro Collura qualcosa ha comunicato, ai discenti l'ardua sentenza!!


    circa un'ora fa ·











  • Giovanni Salvo
    Cara Beata nella tua ,parsimoniosa ,risposta cumulativa non mi ero accorto di esserci anche io.
    Riguardo alle probabili bandierine e alle mie possibili patetiche rievocazioni, sempre che tu ti riferisca a a momenti storici come dire più rigi...di, ritengo che il cacciare via le persone è altrettanto un insulto, parecchio stereotipato.






  • ALTRA DISCUSSIONE
    Sergio Scimè
    Oggi alla Fondazione Sciascia si respirava aria pesante e spenta !
    sabato alle 17.35
    Gaspare Agnello
    Collura ha fatto male e mi dispiace perchè lo ritengo un critico serio e importante. Doveva adattarsi alla situazione. Ma evitiamo polemiche in omaggio a Sciascia che era maestra elementare come me.

    Salvatore Bellavia
    Gaspare, ma tu al solito fai paragoni arditi!!!

    Salvatore Bellavia
    Sottoscrivo in pieno quanto scritto dall'amico Sergio, e aggiungo a commento del comportameneto del Collura: Caro scrittore( non artista) capisco che volevi il tuo momento di gloria anche perchè: " Ogni santu voli gloria...e ogni sceccu voli suddra".
     
    Salvatore Petrotto
    Mi sembra doveroso, a questo punto, chiedere una spiegazione al diretto interessato, onde evitare di commentare il suo, più o meno condivisibile e/o giustificabile comportamento a sua insaputa.
    Pertanto, Cara Sabrina, cercherò di fargli pervenire la Sua nota.
    Chiedo scusa, anticipatamente, anche a nome di chi ha, più o meno indirettamente, con la richiesta di allontanamento dei bambini che disturbavano, messo in discussione la scelta del Prof. Morgante e di Poste Italiane che avevano invitato proprio quei bambini.

    Piero Carbone
    Di casi come questi ce ne sono stati e ce ne saranno, ma il vero problema sta a monte: nella gestione complessiva della Fondazione. Dovrebbe farsene carico la politica ovvero il consiglio comunale. Intanto, merito a Sabrina che ha sollevato indirettamente la questione.


    Gaetano Scimè
    I Lupi perdono il pelo ma non il vizio....

    Comitato la Matina
    Abbiamo, sempre più, la sensazione che la Fondazione Sciascia stia diventando un monumento all'ipocrisia e all'opportunismo.
    E' triste assistere quotidianamente allo svilimento, alla mistificazione del messaggio di verità,giustizia,libertà intellettuale, meritocrazia che il maetro ha lasciato ai Racalmutesi e al mondo intero.
    Unico motivo, questo, che giustifica l'esistenza stessa della Fondazione.
    Ha ragione Piero quando dice che il problema sta a monte.
    Per quanto riguarda l'infelice esternazione di Collura, crediamo che il suo nervosismo non scaturiva dalla presenza dei bambini, ma casomai dall'assenza di rappresentanti istituzionali di un certo calibro.
    Questo è il punto. Perchè erano assenti le istituzioni?
    Si tratta di scarsa sensibilità? O di un preciso messaggio?

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